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L'arco di Pan

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2013 21:35
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Sesso: Maschile
Maestro
17/10/2013 03:11
 
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I seguaci di Blue Dragon si riunirono uno accanto agli altri in modo da formare un gruppo compatto.
I serpenti non vedono bene, ma sono sensibili ai movimenti... la voce dell'Elfo si fece sentire nelle menti dei compagni.
<<Stavo pensando la stessa cosa anch'io>> commentò a voce bassa Otrebmu <<e forse ho capito come possiamo raggirare le difese di Kahr...>>
In poche parole Otrebmu espose il suo piano, trovandosi, per una volta, perfettamente d'accordo con Eruner.
<<Allora facciamolo!>> concluse Jekyll <<Si sta facendo tardi ed abbiamo ancora molta strada da fare prima di arrivare da Eron!>>
Il Paladino dall'armatura d'argento ed Eoden iniziarono a muoversi contemporaneamente, uno verso la destra e l'altro verso la sinistra del Guardiano del Primo Giardino e, subito, Kahr iniziò a seguirli spostando i suoi enormi occhi dalla pupilla verticale in alternanza su entrambi, quasi fosse indeciso su chi assalire per primo.
Sono molto colpito riflettè il Paladino di Atlantide Annullando la sua aura, Jekyll ed Eoden sono indistinguibili...si muovono persino nello stesso modo...sembrano la stessa cosa...
<<Frutto di lunghi anni di combattimenti insieme, immagino>> rispose il Vassallo <<Spero solo che anche Kahr abbia la stessa sensazione, altrimenti il nostro piano fallirà miseramente e dovremo essere pronti a soccorrere il nostro amico ed il suo lupo!>>
L'andatura cauta e sinuosa di Jekyll ed Eoden iniziò a delineare un percorso sempre più stretto e vicino alle spire mortali del serpente.
Kahr. dal canto suo, iniziò ad agitare nervosamente la coda: qualcosa non andava...uno dei due intrusi con l'aura più piccola era scomparso alle sue percezioni, mentre era comparso un secondo lupo.
La lingua biforcuta iniziò a guizzare sempre più velocemente fuori dalla bocca grondante veleno del Guardiano.
Assaggia l'aria per sentire l'odore di Jekyll e distinguerlo da quello di Eoden!!
<<Già...speriamo che il Cavaliere del Nord sia rapido, che possa agire prima che Kahr riconosca dall'odore chi è l'uomo e chi è l'animale!>>
<<Ah...ora ti vedo!>> sibilò Kahr, soddisfatto, puntando decisamente il muso affusolato verso l'Aspirante Vassallo dall'armatura d'argento <<Hai movenze da lupo, ma il vostro odore vi tradisce, cavaliere!!>
Prima che il grande serpente potesse lanciare il suo attacco contro il Paladino, Eoden, come se avesse capito che il loro tempo stava per scadere, si lanciò contro il Guardiano e, come previsto, il rapido movimento del lupo distrasse il serpente che si voltò per fronteggiarlo.
Quando, ormai, il Guardiano era lanciato irreversibilmente contro il suo lupo bianco, Jekyll lasciò esplodere la propria aura ed afferrò la coda dell'avversario: subito una spessa coltre di ghiaccio si estese lungo le spire squamose, immobilizzando Kahr in una enorme scultura gelata.
<<Otrebmu, fate presto!>> gridò Jekyll <<Non posso trattenerlo a lungo!>>
Subito il Vassallo espanse l'aura e, toccando l'armatura del compagno con una mano, donò maggiore potenza al ghiaccio che, sotto la spinta convulsa di Kahr, si stava già rapidamente frammentando.
Quando il potere di Otrebmu si fuse con quello del Cavaliere del Nord, le crepe che iniziavano a comparire sul ghiaccio, si chiusero immediatamente, sigillando il Guardiano del Primo Giardino in una coltre sempre più spessa.
<<Eruner, tocca a voi ora!!>> gridò il Vassallo.
Sul viso dell'Elfo comparve un sorriso soddisfatto ed un lampo selvaggio guizzò nel suo sguardo, poi con uno scatto che aveva del prodigioso il Paladino di Atlantide spiccò un balzo, sguainò la sua spada e menò un fendente rapido e preciso all'altezza del collo della scultura di ghiaccio.
La testa mozzata di Kahr descrisse una complessa circonvoluzione in aria prima di schiantarsi al suolo. Con l'impatto la coltre di ghiaccio si frantumò, rivelando la mostruosità che nascondeva e la pupilla verticale, in una sclera gialla, dilatata dallo stupore.
Jekyll staccò le mani dalla coda del Guardiano, ma gli ultimi spasimi di vita che ancora albergavano nel corpo flessuoso di Kahr ruppero la prigione di ghiaccio, scaraventando Paladino e Vassallo diversi metri più in là.
Otrebmu e Jekyll si rialzarono, ammaccati ed un po' storditi, ma sorridenti.
<<Ben fatto, fratelli!>> commentò il Vassallo, scrollandosi il ghiaccio che gli aveva rivestito l'avambraccio e la mano che avevano toccato l'armatura di Jekyll ed avvicinandosi alla carcassa del Guardiano.
Eoden corse al suo padrone per sincerarsi che stesse bene e ricevette una ben meritata dose di carezze.
Sì, Eoden, stiamo tutti bene, grazie! esclamò, un po' sarcastico, l'Elfo.
Jekyll, smesso di coccolare il suo gigantesco lupo bianco, si avvicinò alla testa mozzata e la guardò a lungo, perso in pensieri cupi.
<<Paladino, dobbiamo andare!>> lo esortò il Vassallo.
<<Non ancora, Otrebmu! Non abbiamo finito...avete un'ampolla od una fiasca?>>
<<Avete sete?>> chiese il Vassallo un po' seccato che si perdesse tempo.
<<No, ma...tra le tante leggende che, nelle mie terre, si raccontano su questo Labirinto ve n'è una nella quale si racconta che Lort, per superare gli altri Guardiani, prese da ciascuno, dopo averlo sconfitto, qualcosa che poi gli servì per superare il successivo!>>
<<Avete detto i Guardiani?!>> la voce di Eruner colse di sorpresa tutti e due, ormai abituati a sentirlo parlare telepaticamente.
Jekyll si voltò verso il Paladino di Atlantide, non avrebbe saputo decifrare l'espressione dell'Elfo.
<<Sì...>> ammise il Cavaliere del Nord.
<<E quanti dovrebbero essere, di grazia?>> chiese ancora l'Elfo con visibile disappunto.
<<Tre...>> rispose l'Aspirante Vassallo <<...dicono...>>
<<E quando contavate di avvisarci?>> anche Otrebmu pareva decisamente stizzito.
<<Prima di incontrare Kahr, non sapevo nemmeno che esistessero veramente questi Guardiani...veramente, fino a pochi giorni fa, prima della riunione con Ikarus, credevo che anche il Labirinto fosse sostanzialmente una bella storia...da raccontare durante una notte buia e tempestosa, come avete fatto notare anche voi, Eruner, ma poi la scoperta di quella pergamena con il racconto degli ultimi istanti di vita di Lort mi hanno fatto ricredere!>>
Otrebmu ed Eruner si scambiarono uno sguardo eloquente e comprensivo, dopotutto il loro compagno non aveva tutti i torti, ma ora che avevano scoperto che il Labirinto, per quanto diroccato, era una realtà, si rendeva necessario avere il maggior numero possibile di informazioni su quel luogo, fosse anche basandosi solo su racconti e leggende.
<<Dunque>> iniziò il Vassallo <<Jekyll, voi dite che questa leggenda racconta che, una volta sconfitto un Guardiano, è necessario prendere dal suo corpo un qualcosa che possa aiutare a superare il Guardiano successivo...giusto?>>
Il Cavaliere del Nord annuì, pensieroso.
<<La leggenda dei Doni del Guerriero Accorto>> mormorò l'Aspirante Vassallo dall'armatura d'argento.
Sarebbe a dire? chiese l'Elfo, tornando a comunicare nel modo a lui più congeniale.
<<Solo il Guerriero Accorto saprà riconoscere nel nemico sconfitto ciò che lo aiuterà a superare le difficoltà future...>>
Sono certo che Ikarus conosce anche questa leggenda... commentò, sarcastico, l'Elfo.
<<E quindi? Secondo voi cosa può darci Kahr per sconfiggere il prossimo Guardiano?>> chiese Otrebmu.
<<Io credo il suo veleno! Esso è un'arma mortale, ma anche un potentissimo medicamento oltre che un'antidoto contro molte magie!>>
Il Vassallo estrasse da una tasca nascosta del suo mantello una fiasca di pelle e la porse al Cavaliere del Nord, il quale, con molta cautela l'avvicinò ai lunghi denti affilati della bocca di Kahr e, premendola contro la gengiva violacea da cui emergevano le zanne più lunghe, la riempì di un liquido denso e trasparente.
Rialzandosi, Jekyll porse la fiasca al Vassallo che la rimise al sicuro nel suo mantello.
<<Ora possiamo andare!>> commentò il Cavaliere del Nord.
Come se avesse ricevuto un ordine, Eoden si mise alla testa del gruppo e, naso a terra, guidò i seguaci di Blue Dragon verso un arco di pietra rossa, compreso tra due enormi siepi di rose.
Prima che lo potessero varcare, però, Eruner si accorse che il colore brillante delle rose iniziava a scomparire ed i petali a cadere; l'elfo di voltò e rimase stupito nel constatare che il magnifico giardino aveva rapidamente iniziato a deperire, l'erba era diventata gialla e le piante avevano iniziato a perdere le foglie.
<<Ora che il suo Guardiano è morto, nulla mantiene più in vita questo giardino!>> suggerì Otrebmu.
I bluedragoniani si rimisero in marcia, seguendo Eoden tra infiniti corridoi e svolte improvvise; ogni volta che giravano attorno ad un angolo potevano vedere un muro ergersi improvvisamente davanti a loro a sbarre il passo o sentire un passaggio chiudersi alle loro spalle...il Labirinto continuava a cambiare per impedire ai guerrieri di Blue Dragon di giungere al castello che sorgeva al suo centro.
Camminarono per un tempo che a loro parve di molte ore, ma nessuno di loro, compreso Eruner, avrebbe saputo dire da quanto con precisione, disorientati com'erano dai continui cambi di direzione, dalla necessità di dover tornare frequentemente sui propri passi e, soprattutto, dal fatto che la luce, in quel posto, sembrava essere l'unica cosa che non cambiava mai.
Solo Eoden sembrava essere l'unico consapevole della loro direzione: il naso sempre costantemente posato a terra per sfiorare il lastricato sconnesso del Labirinto, avanzava deciso e, quando si trovava davanti ad un vicolo cieco, cambiava direzione in modo sicuro.
<<Sembra quasi che sappia dove stiamo andando...che conosca la strada...>> osservò il Vassallo.
<<Forse è così, amico mio, forse un odore particolare, che noi non percepiamo, lo guida...sembra che abbia trovato una pista e, quando succede, è come se vedesse un percorso illuminato con colori differenti a seconda del tipo di odore o di traccia che fiuta!>>
Si direbbe che vi sia capitato di vedere attraverso gli occhi del vostro lupo, Jekyll disse Eruner, colpito dalla precisione con cui l'Aspirante Vassallo aveva descritto le percezioni del grande lupo bianco.
<<Beh...diciamo che Eoden ed io siamo spesso in grandissima sintonia...talvolta sembra quasi che si possa parlare insieme, proprio come sto facendo con voi!>> Jekyll sorrise, sornione.
Eruner ed Otrebmu parvero accontentarsi di questa spiegazione e, in silenzio, continuarono a seguire Eoden.
Dopo un tempo interminabile Eoden si fermò davanti ad un enorme arco di pietra blu oltre il quale si stendeva un bellissimo prato.
<<E questo deve essere il secondo giardino...con il suo Guardiano...>> commentò Otrebmu, accarezzando delicatamente il profilo della fiasca con il veleno di Kahr, nascosta nel suo mantello.
<<Entriamo!>> disse Jekyll, avanzando <<Restare sulla soglia non ci aiuterà a sapere quello che troveremo qui!>>
Dopo aver varcato il grande arco di pietra blu, i seguaci di Blue Dragon lasciarono vagare lo sguardo lungo il prato e notarono due uomini che, ritti nel centro, parlavano tra loro sommessamente, indicando il castello al centro del Labirinto, dando le spalle all'arco di ingresso.
<<Da quegli uomini emanano aure di potenza incredibile...stiamo in guardia, amici miei!>> disse il Vassallo.
Otrebmu, a me pare addirittura di aver già sentito queste aure...solo che non credo che sia possibile che si tratti di...
Otrebmu, Eruner e Jekyll sguainarono le armi ed iniziarono ad avanzare lentamente.
Al rumore delle lame estratte dai foderi, le due figure si voltarono ad osservare il Vassallo e gli Aspiranti.
<<Ma...>> lo stupore di Otrebmu fu tale che non riuscì a completare la frase.
<<No...non è possibile...>> Jekyll esterrefatto si fermò e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, abbandonando la posizione di guardia.
<<Non può essere vero...>> anche Eruner fu talmente sopraffatto dallo stupore da non riuscire a comunicare telepaticamente.
<<Benvenuti, fratelli!>> disse il Sommo Palank.
<<Vi stavamo aspettando e finalmente siete giunti!>> sorrise il Sommo Ostri.
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