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L'arco di Pan

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2013 21:35
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17/10/2013 03:04
 
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Data 16-settembre-1006
Curatore Otrebmu Ittoram
Riunione della Compagnia dei Templari Sin Fein, per decidere in merito alla nomina come membro della suddetta compagnia di Jekyll Cavaliere del Nord, senza che questi abbia adempiuto ai punti 7-a e 7-c dello statuto dei Templari Sin Fein...


<<Otrebmu che state scrivendo?>> chiese Alkor, sedutogli di fronte.
<<Il resoconto della riunione>> rispose Ittoram.
<<E’ tempo perso, a che serve?>> obiettò Eruner.
Otrebmu non poté ribattere perché un altro parlò per chiudere la discussione.
<<Basta, siamo qui per decidere se Jekyll può unirsi ai Templari Sin Fein>> sentenziò Enricus IX.
<<Io dico di si>> disse Mariuccia.
<<Concordo>> disse Enricus.
<<Per quanto Jekyll sia meritevole non può farne parte se non ha compiuto un’impresa con dei Templari Sin Fein come dice il punto sette a del nostro statuto>> obbiettò Otrebmu.
<<Possiamo non tenerne conto>> disse Enricus.
<<Non possiamo invece, dobbiamo seguire le regole o cambiare lo statuto eliminando i punti sette-a e sette-c>> disse Otrebmu.
<<E’ esagerato cambiarlo per questo strappo alla regola>> disse Enricus.
<<Ma altri potrebbero voler farne parte senza tener conto del punto sette a, adducendo il caso di Jekyll>> sostenne Ittoram.
<<Scusate non volevo creare problemi, posso anche non entrare nella Compagnia dei Templari Sin Fein>> disse Jekyll, seduto a un lato del tavolo.
<<Io dico che deve farne parte, voi cosa ne pensate Eruner ed Ikarus?>> chiese Enricus.
<<Per me fate come volete>> disse Eruner annoiato.
<<Ikarus?>> disse Mariuccia.
<<Perdonatemi mi ero distratto, stavo pensando a una pergamena che ho trovato ieri>> si scusò Ikarus.
<<Va bene, ma cosa ne pensate?>> chiese Otrebmu.
<<Di cosa?>> replicò Ikarus.
<<Qui non la finiamo più>> disse Eruner.
<<Del fare entrare Jekyll nei Templari senza che abbia compiuto un’avventura con noi?>> replicò Otrebmu.
<<E perché non l’ha compie?>> chiese Ikarus.
<<E’ un’idea, una buona idea>> disse Enricus.
<<E che missione può fare e con chi?>> chiese Otrebmu.
<<Con voi, visto che insistete che si deve seguire la regola del punto sette a dello statuto dei Templari>> rispose Enricus con un sorriso.
<<Come io? Ho altro da fare!>> disse Otrebmu.
<<Ben vi sta a fare il pignolo>> sghignazzò Eruner.
<<Ed Eruner vi accompagnerà>> aggiunse Enricus.
<<E io cosa centro?>> si lamentò Eruner.
<<Be il punto sette-a dice che si deve partecipare almeno a un’avventura della Compagnia, e Otrebmu da solo non può essere inteso come compagnia, due bastano per intendere che l’avventura è della compagnia dei Templari Sin Fein>> spiegò il bardo, sempre sorridendo e poggiando le braccia sul tavolo.
<<E’ tutta colpa vostra>> sussurrò Eruner ad Otrebmu.
<<Otrebmu comanderà la missione>> disse Enricus.
Ecco lo sapevo pensò Eruner.
<<Perché lui a capo>> chiese Eruner.
<<Perché è un Vassallo>> rispose Enricus.
Eruner incrociò le braccia e si poggiò allo schienale della sedia.
<<Rimane il problema della missione>> fece notare Otrebmu.
<<Ho trovato>> disse Ikarus, alzandosi e correndo alla porta uscendo in fretta.
<<TORNO SUBITO>> si sentì gridare.
Trenta minuti dopo Ikarus rientrava nella stanza.
<<Scusate se ci ho messo tempo, ma non riuscivo a ricordare dove avevo messo la pergamena travata ieri>> disse Ikarus, sedendosi.
<<Cosa c’è scritto sulla pergamena?>> chiese Eruner.
<<Ecco leggete>> disse Ikarus, svolgendo la pergamena sul tavolo d’avanti a se, ma erano troppo lontani per leggere.
Gli altri Templari e Jekyll, si alzarono e andarono vicino al priore per leggere la pergamena.

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17/10/2013 03:05
 
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<<Che tu sia maledetto!>> il grido di Eron, la Strega del Labirinto, rimase come sospeso nell'aria.
Lort, Cavaliere del Giglio, estrasse la lunga spada dal cuore della donna. La Strega lo aveva maledetto, prima di morire, e questo non prometteva nulla di buono, ma, ora, solo la grande Porta d'Argento lo separava dalla mitica arma, che lui ed i cavalieri del suo Ordine cercavano da molto, troppo tempo: non doveva fare altro che percorrere il lungo corridoio e superare quell'ultima barriera.
Lort iniziò a correre e più avanzava più il caldo diventava soffocante. Corse per un tempo che gli parve infinito e cominciò a domandarsi se, per caso, non avesse perduto la strada, quando, finalmente, giunse alla Porta d'Argento. La spalancò senza esitazione: la Sala della Coppa era enorme, buia, non se ne distinguevano le pareti ed il soffitto. Al centro, unico punto di riferimento nell'oscurità circostante, l'Arco di Pan brillava, come un cristallo di ghiaccio al sole.
Il Cavaliere mosse solo pochi passi, quando dal buio sopra di lui, piombò sulla sua strada un grande drago.
Bianco, come la neve, con grandi occhi rossi, il Drago Guardiano, posto a difesa dell'Arco dalla Strega Eron, si parò davanti a Lort, dispiegando le ampie ali.
<<Non mi potrai fermare, drago!>> gridò il Cavaliere, sguainando la spada e lanciandosi contro la bestia.
Lort corse incontro al drago, la spada in pugno, pronto al combattimento, ma quando la punta della lama lo toccò, tutto divenne nebbia e si ritrovò in piedi davanti al corpo senza vita di Eron.
<<Com'è possibile?>> si domandò, correndo lungo il corridoio che lo avrebbe condotto alla Porta d'Argento. Dentro l'armatura scintillante, il calore era insopportabile e, senza fermarsi, Lort si sfilò l'elmo, gettandolo a terra. Giunse alla Porta e la superò. La Sala della Coppa era immersa nel buio più fitto e, nel centro, risplendeva l'Arco di Pan. All'improvviso un grande drago bianco si pose davanti al manufatto, le ali distese, fissandolo con terribili occhi di fuoco.
<<Ma…>> Lort sguainò la spada, scagliandosi contro il Drago Guardiano <<non può essere! Muori, bestia!>>
Invece di colpirlo, tutto fu, nuovamente, avvolto dalla nebbia e, di nuovo, si trovò dove giaceva la Strega del Labirinto.
Con un grido di frustrazione riprese la corsa verso la Sala della Coppa, mentre l'eco dei suoi passi rimbalzava sotto le alte volte del corridoio. Ormai ogni passo, ogni movimento costava uno sforzo enorme, il peso della sua armatura lo soffocava, si sfilò i guanti ferrati e gettò il grande scudo. Giunse alla porta e tutto fu come prima…e ancora una volta si ritrovò davanti al corpo di Eron.
Accecato dall'ira, tornò alla Porta d'Argento, liberandosi della corazza e della spada: troppo il loro peso!
Entrò nella Sala e si lanciò contro il possente animale, ma, questa volta, inerme e disarmato fu ghermito dagli artigli del Drago Guardiano. La risata, gelida e vittoriosa, di Eron del Labirinto risuonò nella Sala della Coppa. Poi il silenzio calò su Lort, Cavaliere del Giglio. E tutto si fece buio.
[Modificato da @Jekyll@ 17/10/2013 03:06]
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17/10/2013 03:05
 
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Quando i Cavalieri di Blue Dragon ebbero finito di leggere la pergamena, alzarono gli occhi dal tavolo e si scambiarono un'occhiata perplessa. Solo Ikarus e Jekyll sembravano assorti in pensieri cupi.
<<Questa storia non mi giunge del tutto nuova!>> sospirò il Priore, posando la pergamena ed osservando la luce del sole che illuminava la sala <<Ma non riesco proprio a ricordare dove possa averla già sentita prima!>>
<<Anch'io la conosco!>> affermò, serio, l'Aspirante dall'armatura d'argento <<Ma a differenza vostra, Ikarus, so bene di cosa si tratta!>>
I compagni osservarono il Cavaliere del Nord, sorpresi.
<<Dunque, spiegatevi, cavaliere!>> lo invitò Enricus con un cenno conciliante della mano.
Jekyll annuì.
<<Questa è la tragica fine della leggenda di Lort ed il Labirinto di Eron! In questa leggenda, si narra di un antico ordine cavalleresco, l'Ordine del Giglio, sorto secoli or sono nelle mie terre: coloro che venivano ammessi tra le fila di questi cavalieri rappresentavano l'elite morale e militare delle nobili famiglie figlie del Nord ed indossavano armature completamente bianche, imbracciavano un grande scudo con un giglio inciso al centro e brandivano una lunga spada dall'elsa color della neve e dalla lama azzurrata...molto simile alla mia, in effetti!>>
Jekyll posò distrattamente una mano sull'impugnatura d'oro a forma di ala di aquila della Spada di Acciaio Azzurro.
<<E quindi?>> lo incalzò Otrebmu Ittoram.
<<Beh...la leggenda narra che questi antichi cavalieri abbiano compiuto molte e valorose imprese, ma l'ultima di queste fallì miseramente e portò all'estinzione dell'Ordine...la Ricerca dell'Arco di Pan fu fatale ai Cavalieri del Giglio che, si narra, scomparvero con la morte di Lort.>>
<<Cosa sarebbe questo Arco di Pan?>> chiese Eruner con espressione indecifrabile.
<<Un Arco...o meglio...una Coppa...->>il Cavaliere del Nord esitò, incerto.
<<Insomma, Jekyll, o è un arco o è una coppa!!!>> sbottò l'Elfo.
<<Sinceramente è entrambe le cose...la leggenda narra che il mitico Pan abbia nascosto il proprio arco all'interno della magica coppa dalla quale soleva bere vino, durante le feste.>>
I due Vassalli si scoccarono un'occhiata seria: il nome di Pan non suonava completamente nuovo.
<<Ma certo!>> l'esclamazione di Ikarus fece sobbalzare tutti <<La Coppa e l'Arco! Ognuno dei due possiede poteri assolutamente incomparabili ed associati insieme costituiscono un'arma di potenza inaudita!>>
<<Continuo a non capire...>> borbottò Eruner, incrociando le braccia sul petto.
<<Vedete, Eruner>> spiegò Jekyll <<La Coppa e l'Arco vennero nascosti tra i ghiacci del Nord ed i primi Cavalieri del Giglio furono scelti come custodi di questi oggetti! Le loro candide armature vennero forgiate appositamente perchè potessero mimetizzarsi tra i ghiacci e sorvegliare meglio i manufatti. Molti secoli or sono, la guarnigione posta a presidio del nascondiglio venne attaccata da creature immonde di indicibili poteri e fu proprio Lort l'unico a sopravvivere, fu lui a raccontare di aver riconosciuto le insegne del Labirinto, dimora di Eron la Strega!>>
<<E per rifarsi dello smacco subito i Cavalieri del Giglio rimasti decisero di andare alla ricerca del Labirinto per riprendersi ciò che fu loro affidato!>> concluse Otrebmu, alzandosi per stirare le membra intorpidite.
Jekyll annuì, poi aggiunse -Purtroppo perirono tutti nel tentativo...l'ultimo, colui che arrivò più vicino degli altri al successo fu Lort.
Bella storia, davvero! intervenne, telepaticamente, Eruner Sentirla raccontare in una notte buia e tempestosa, davanti ad un fuoco scoppiettante deve essere davvero avvincente!
Jekyll si scurì in volto, ma prima che potesse ribattere intervenne Ikarus.
<<Non è una storia qualunque, Eruner! Durante i miei studi mi sono imbattuto nelle cronache di viaggiatori che giunsero davanti ad un labirinto dai muri diroccati ed invaso da piante incolte...solo coloro che furono presi da timore e rinunciarono allo scopo del viaggio che li aveva condotti fino a quel luogo sopravvissero per raccontare ciò che avevano visto!>>
<<Da qualche parte, Eruner, il Labirinto di Eron esiste davvero! Da qualche parte nel Continente Centrale, il Labirinto custodisce ancora l'Arco e la Coppa!>> annuì Jekyll <<E la Strega Eron, nonostante quello che dice la leggenda, è ancora lì a sorvegliarlo!>>
[Modificato da @Jekyll@ 17/10/2013 03:06]
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17/10/2013 03:08
 
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<<Credo vada bene come missione>> disse Enricus.
<<Ma non sappiamo dove andare>> fece notare Eruner.
<<Veramente... c’era una mappa con questa pergamena>> rivelò Ikarus, poggiando sul tavolo una mappa rovinata.
<<Vediamo>> disse Otrebmu, prendendo la mappa.
<<Allora?>> chiese Jekyll.
<<Dobbiamo andare verso ovest, la caverna si trova nelle montagne verso la costa>> dichiarò Otrebmu.
<<Bene fate i preparativi, partirete domani, ma prima Jekyll scrivete una richiesta per entrare nei Templari>> disse Enricus <<Si Otrebmu, lo so che la richiesta va scritta dopo aver partecipato a un'avventura con dei Templari, ma visto che la missione è imminente possiamo accorciare i tempi almeno per questo>> aggiunse il bardo.
I tre annuirono, Otrebmu ed Eruner uscirono dalla stanza, Jekyll li seguì dopo aver scritto la richiesta.
Il giorno dopo prima dell’alba Otrebmu, i due Aspiranti ed Eoden uscirono dai Cancelli dirigendosi verso ovest.
Il viaggio verso la costa ovest fu quasi tranquillo, la sera del primo giorno incontrarono solo un gruppo di orchi che stava attaccando una carovana di mercanti, difesa da alcuni mercenari, i seguaci di Blue Dragon li aiutarono ad eliminare i mostri.
Milsat il capo dei mercanti, voleva pagare i tre per l’aiuto dato, ma questi rifiutarono dicendo che non li avevano aiutati per avere qualcosa in cambio, il mercante insistette assistito da Kaltao il capo dei mercenari, alla fine i tre dissero che per ringraziarli bastava che aiutasse qualcuno in difficoltà come avevano fatto loro.
I successivi quattro giorni non incontrarono nessuno, alla sera del quinto giorno di viaggio erano vicino alla meta.
La mattina, un’ora dopo l’alba, raggiunsero l’entrata della caverna.
<<Bene e ora?>> chiese Eruner.
<<Si entra>> rispose Otrebmu.
I tre entrarono insieme uno di fianco all’altro, con Eoden che gli copriva le spalle.

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17/10/2013 03:09
 
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L'interno della caverna era decisamente buio, molto più di quanto i viaggiatori si sarebbero aspettati, ed i loro occhi ci misero un bel po' ad abituarsi alla nuova condizione crepuscolare.
Quando, finalmente, iniziarono a vedere con più chiarezza, il panorama che si parò innanzi a loro era lugubre.
<<Iniziamo bene!>> mormorò, guardandosi intorno, Eruner.
Ad intervalli regolari, fuochi dalla fiamma verde smeraldo, posti in larghi bracieri di bronzo, illuminavano un sentiero sterrato che sembrava destinato a tuffarsi nel buio assoluto che avvolgeva il fondo della caverna.
Otrebmu chiuse gli occhi e si concentrò per qualche istante, chinando la testa sul petto.
<<Non avverto aure nemiche, per il momento! Direi che possiamo avanzare! Eruner?>>
Anch'io non percepisco nulla di ostile, se escludiamo il fatto che tutto quello che riesco a vedere mi sembra ostile e promettente niente di buono! rispose telepaticamente l'Elfo.
<<Anche Eoden sembra tranquillo!>> constatò Jekyll.
I bluedragoniani iniziarono ad avanzare cautamente, seguendo il percorso indicato da quegli strani fuochi verdi.
<<Quello che non ho ancora ben capito, di tutta questa faccenda, è come mai la Strega Eron non si sia mai sentita nominare prima!>> disse Otrebmu <<Voglio dire che, insomma, se una Strega, che già di per sé non deve essere proprio una persona raccomandabile, riesce a sgominare un intero ordine cavalleresco per conquistare e custodire un'arma tanto potente quanto l'Arco di Pan, una volta sicura del proprio successo, avrebbe usato l'Arco per qualche impresa degna di nota...qualcosa che sarebbe rimasta scritta negli annali della storia del mondo! Ed invece niente! La Strega si tiene l'Arco per un periodo lunghissimo e non lo usa, anzi scompare e, se non fosse stato per la pergamena trovata di Ikarus, non ne avremmo saputo niente nemmeno noi!>>
Dimenticate, Otrebmu, che nella leggenda si dice che, nonostante tutto e maledicendolo, Lort abbia ucciso Eron! rispose Eruner.
<<Vero ma Jekyll ha detto che la Strega è ancora là a sorvegliare il suo tesoro!>> esclamò il Vassallo.
Allora si vede che sta aspettando qualche ghiotta occasione per manifestarsi al mondo!! tagliò corto Eruner, già annoiato dalla discussione, nella testa dei compagni.
<<E voi, Jekyll, che cosa ne pensate?>> chiese il Vassallo, incurante dell'insofferenza dell'Elfo.
<<Beh, veramente non saprei...nelle mie terre si dice che Eron, in gioventù, fosse stata una delle amanti di Pan e, anzi, che sia stato proprio lui ad iniziarla alla magia!>> rispose l'Aspirante Vassallo, mentre i suoi compagni si fecero attenti al racconto.
<<Questo Pan era una creatura di origini divine e popolava l'olimpo del mondo pagano che c'è stato prima della nostra era e, come tutti gli dei o semidei, era di gusti volubili...>>
...e si stancò presto della sua amata! finì per lui Eruner, mentre un lieve sorriso gli increspava le labbra.
<<Infatti!>> annuì l'Aspirante Vassallo dall'armatura d'argento <<Eron ne soffrì molto, ma non potè fare nulla! Tuttavia, grazie alla vicinanza con Pan, il suo potere era enormemente cresciuto e visse molto più a lungo di quanto sia lecito aspettarsi da una creatura mortale! La Strega potè assistere alla caduta di Pan, anzi qualcuno suggerisce che la aiutò per vendetta!>>
Jekyll, certamente la vostra storia è affascinante, ma non risponde ai dubbi del nostro amico Vassallo!
<<Il punto è che Eron, secondo le nostre tradizioni, volle prendere l'Arco di Pan come trofeo della sua vendetta, ma durante i grandi sconvolgimenti che accompagnarono la caduta delle false divinità pagane, Pan nascose il suo Arco, quando capì che tutto era perduto, affinchè non cadesse in mani sbagliate!>>
<<Come quelle della Strega!>> chiosò Otrebmu.
<< Fu trovato accidentalmente e messo sotto la custodia dei Cavalieri del Giglio>> continuò Jekyll <<Ma Eron deve aver preso questi fatti come un'usurpazione di ciò che riteneva le spettasse!>>
Un refolo di aria gelida e mefitica gonfiò i mantelli dei viaggiatori, interrompendo la loro discussione: non era cosa buona l'odore di morte che quell'aria portava con sé.
<<Com'è possibile che ci sia del vento dentro una caverna?>> chiese Jekyll.
<<Perchè non è una vera caverna!>> rispose il Vassallo, indicando una lama di luce che filtrava sopra le loro teste.
Jekyll ed Eruner alzarono lo sguardo e compresero: non si trovavano dentro una caverna, ma nel percorso delimitato da diversi costoni di roccia, sporgenti dai fianchi delle montagne attorno a loro, che, sovrapponendosi, impedivano alla luce ed all'aria di passare, creando un percorso al chiuso proprio come una caverna.
Ora erano arrivati in un punto in cui questi costoni iniziavano ad allontanarsi gli uni dagli altri, permettendo ai bluedragoniani di riconoscere i fianchi delle montagne e di vedere che il sentiero che stavano seguendo iniziava, proprio in quel punto, a scendere lungo un pendio rapidissimo. Davanti a loro un'altra lama di luce a forma di V li avvisava che, presto, sarebbero giunti in una stretta gola tra due montagne.
Il cielo e la luce che si intravedevano dalle spaccature di roccia erano plumbei e carichi di pioggia.
<<Questa sì che è una sorpresa!>> esclamò Jekyll.
Sorpresa o no, non ci resta che proseguire! disse, con fare pratico, il Paladino di Atlantide.
<<Giusto!>> convenne Otrebmu <<Ma facciamo attenzione!>>
I tre continuarono a camminare e, man mano che procedevano, un cielo coperto da nuvole sempre più nere si aprì sopra le loro teste ed una fitta pioggia iniziò a cadere su di loro.
<<Ci mancava anche la pioggia!>> mormorò Otrebmu.
Seguendo il sentiero ed i fuochi verdi, costeggiarono il fianco della montagna ed arrivarono in una stretta gola.
Nel centro della stretta valle, molto sotto di loro, un'imponente maniero, dall'aspetto diroccato, sorgeva al centro di una complessa struttura muraria, anch'essa in scarso stato di conservazione. Enormi blocchi di pietra giacevano a terra ed ampie crepe attraversavano le mura da parte a parte, ma la struttura complessiva era ancora perfettamente conservata e dava un'idea dell'imponenza e dell'inespugnabilità che caratterizzavano quel posto. Piante infestanti si infiltravano ovunque tra i blocchi squadrati e qualche fiore abnorme punteggiava di rosso le vaste aree di vegetazione cresciuta sulle mura, contribuendo a sottolineare l'atmosfera di abbandono in cui giaceva il luogo.
<<Non ha senso quella costruzione!>> mormorò Otrebmu <<Le mura sono estremamente lontane dal castello, una volta superate il nemico potrebbe porre un assedio senza problema alcuno!>>
<<I vostri occhi vi tradiscono, amico mio!>> mormorò Ernuer, l'espressione del viso turbata <<Ammesso anche che un nemico possa scavalcare quelle mura enormi, prima di arrivare al castello che vediamo, dovrebbe sopravvivere a ciò che sta dietro di esse...ed un esercito, certamente, non potrebbe...>>
Fu allora che, guardando con maggiore attenzione, anche Otrebmu e Jekyll videro ciò che Eruner grazie ai suoi occhi elfici aveva già visto.
Costituito di mura robuste ed alte, infestato di rampicanti ed apparentemente in parte diroccato come le mura ed il Castello, si estendeva, enorme e sconfinato il Labirinto di Eron.
<<Infine siamo arrivati a destinazione>> commentò Jekyll, mentre Eoden iniziava a ringhiare sommessamente.
Eruner annuì, cupo.
<<Un esercito che superasse le mura, dovrebbe frammentarsi in quel dedalo di viuzze, larghe a stento per far passare un uomo in armatura! Ed ogni soldato, anche se con i compagni al seguito, sarebbe come solo in quella vastità!>> mormorò il Vassallo.
Andiamo, amici miei, abbiamo una missione da compiere, ma stiamo attenti! Ogni singola pietra di quel posto trasuda magia e malvagità!
Otrebmu e Jekyll annuirono ed i bluedragoniani iniziarono la loro discesa verso il Labirinto.

Nascosta dietro una finestra del castello, una sagome nera si mosse a disagio: aveva visto due uomini ed un Elfo scendere verso il Labirinto, seguiti da un enorme lupo bianco e, questo, secondo la Profezia di Pan, non era bene.
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17/10/2013 03:10
 
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Quando i tre viaggiatori giunsero davanti al Labirinto rimasero stupiti dalle dimensioni colossali delle mura. Erano costituite da enormi blocchi di pietra, perfettamente squadrati e, una volta, dovevano proprio aver avuto l'aspetto di un ostacolo invalicabile. Ai bluedragoniani, nonostante fosse evidente ciò che un tempo furono, apparvero per quello che erano diventate: un enorme costruzione devastata dal tempo. La cinta esterna appariva in molte parti completamente diroccata, ampi squarci si aprivano dalla sommità alla base ed in alcuni punti erano abbastanza ampi da far passare un uomo armato al di là. Sbirciando in una di queste spaccature, il Vassallo e gli Aspiranti poterono intuire lo spessore di quel baluardo.
<<Quasi otto passi...>> commentò Otrebmu, grattandosi il mento, con fare ammirato.
Cosa intendete, amico mio? chiese Eruner, un po' sorpreso dal commento del Vassallo.
<<Che ci vogliono quasi otto passi per attraversare le mura...quei blocchi sono spessi otto passi di un uomo adulto! Vi rendete conto?>>
<<Calmatevi, Otrebmu! L'ammirazione per questa opera non deve farci abbassare la guardia!>> disse Jekyll, lasciando vagare lentamente lo sguardo sulle rovine davanti a loro.
Grosse piante rampicanti rivestivano buona parte dei tratti di muro ancora integri, interrompendo la monotonia del grigio della pietra con enormi fiori rossi, simili a bocche dalle labbra insanguinate.
<<Che desolazione...>> il Paladino dall'armatura d'argento si era fermato davanti a quella che, una volta, doveva essere il sontuoso ingresso.
Le porte del Labirinto erano di marmo nero ed ogni battente era diviso in cinque riquadri riccamente istoriati con scene di eserciti che si scontravano, mentre a metà dell'altezza di ciascuno c'era un mezzo quadrato che, chiusi i battenti, si affiancava ad uno simile, rappresentando lo stemma del Labirinto di Eron. Ora, però, i le porte giacevano a terra, spaccati in più parti, solo la metà inferiore del battente di destra rimaneva appeso ai suoi cardini, ormai arrugginiti.
Una grande magia è stata compiuta in questa terra! Quella porta è stata spalancata da un mago potente! sentenziò, a disagio, il Paladino atlantideo, posando una mano sulle sue armi.
<<Dobbiamo entrare...e superare il Labirinto!>> disse Jekyll, interrompendo le riflessioni dei compagni ed iniziando ad avanzare verso il portone di marmo, seguito da Eoden.
Otrebmu ed Ernuer si mossero subito dietro di lui e lo seguirono.
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17/10/2013 03:10
 
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Passarono in silenzio sotto il grande portale diroccato, le menti invase da cupi pensieri ed i cuori colmi di tristezza per la rovina che dilagava in quel luogo.
Ampie lastre di granito costituivano la pavimentazione del Labirinto e nelle fughe tra una pietra e l'altra crescevano arbusti dall'aria malata.
<<Che strada prendiamo?>> chiese Otrebmu, guardandosi intorno.
Si trovavano in una specie di corridoio scoperto, davanti a loro un muro invalicabile costruito come le mura che cintavano l'area del Labirinto.
<<Beh, non abbiamo molta scelta, direi!>> commentò Jekyll <<Destra o sinistra?>>
Direi che il problema non si pone! Eoden ha scelto per noi!! soggiunse, tra il sarcastico ed il divertito Eruner, indicando il grande lupo bianco che, naso a terra, si dirigeva alla loro destra.
<<Una strada vale l'altra!>> mormorò il Vassallo, incamminandosi.
Sarà! esclamò laconico l'elfo Ma credo che convenga, una volta deciso che direzione seguire, cercare di scegliere il nostro cammino con una certa logica, se vogliamo sperare di raggiungere il centro del Labirinto in un tempo che non sia vicino all'eternità
Percorsero non più di una cinquantina di metri discutendo tra loro su quale potesse essere il modo migliore di attraversare un labirinto, seguendo Eoden che li precedeva di alcuni passi.
Ad un tratto, però, il grande lupo, si arrestò ed iniziò a fissare intensamente il muro alla sua destra.
I bluedragoniani lo raggiunsero e rimasero interdetti dal comportamento dell'animale.
<<Eoden, amico mio, cosa c'è?>> chiese Jekyll, inginocchiandosi accanto al lupo.
Eoden mugolò, poi si alzò, si avvicinò al muro, esitò un istante, fece altri due passi e svoltò alla sua sinistra.
<<Non è possibile!>> esclamò Otrebmu, avvicinandosi al muro, le mani tese davanti a lui.
Il Vassallo avanzò lentamente, ma quando si aspettò di appoggiare le mani sulle fredde pietre che aveva davanti, si accorse di essere ancora lontano dal muro di diversi passi.
Il Cronologo del Regno avanzò ancora di dieci passi prima di arrivare a toccare il muro; si voltò a fissare, incredulo, i due Aspiranti, poi lasciò vagare lo sguardo attorno a sè: si trovava in un corridoio scoperto identico al primo, ma più esterno.
<<Questo non ha alcun senso!>> esclamò, perplesso.
<<E' una sorta di illusione ottica...il disegno e la disposizione delle pietre che costituiscono le mura sono perfettamente sovrapposte nei due corridoi, per cui non è facile notare l'apertura! Ma Eoden segue gli odori e non ciò che vede e quindi l'ha individuata senza difficoltà!>> l'Aspirante Vassallo dall'armatura d'argento si avvicinò, circospetto, al Vassallo.
Bella spiegazione, Jekyll! Grazie! il tono ironico del Guerriero di Atlantide infastidì il Cavaliere del Nord Forse siete in grado anche di spiegarci perchè siamo ancora nel Labirinto, mentre, a rigor di logica, dovremmo esserne usciti?!
<<Cosa dite, Eruner?>> chiese Otrebmu, mentre la comprensione gli dipingeva un'espressione stupita sul viso.
Entrando nel Labirinto, abbiamo seguito Eoden che si era diretto a destra, quindi il muro alla nostra destra doveva essere la faccia posteriore delle mura esterne che, come Otrebmu ha fatto notare, sono spesse circa otto passi! Invece, abbiamo trovato un corridoio alla nostra destra decisamente più largo delle mura che abbiamo attraversato...quindi, a rigor di logica, dovremmo essere fuori dal perimetro del Labirinto!
<<Magari le mura si allargano ad un certo punto e, nel loro contesto è stato creato questo corridoio!>> provò, timidamente, a spiegare Jekyll.
Cavaliere del Nord, non credete nemmeno voi a quello che dite! Vi sembra logico scavare nel contesto delle mura di cinta un corridoio, rendendole così meno compatte e più fragili?
<<Veramente...no>> ammise il Paladino.
<<E sinceramente questo non sembra nemmeno essere un muro tanto sottile...>> concluse Otrebmu accarezzando le pietre.
<<Mmh... non mi piace per niente! Temo che la magia che avvolge questo posto sovverta le normali regole dello spazio per confondere ulteriormente le idee!>> concluse l'elfo a voce alta.
<<Amici, a questo punto non credo che ci convenga nemmeno tentare di tenere a mente il percorso che faremo visto che...>> Otrebmu si bloccò, quando un rumore sordo e continuo lo fece sobbalzare.
Con un tonfo sordo, il passaggio attraverso cui erano passati, si era chiuso.
<<Maledizione!>> imprecò Jekyll <<Il Labirinto cambia!>>
<<Otrebmu ha ragione, non vale la pena tenere a mente una ricostruzione dei nostri movimenti, dal momento che evidentemente non possiamo fidarci dei nostri occhi e che, se anche così non fosse, il Labirinto si modifica al nostro passaggio...laddove varchiamo un passaggio, potremmo trovare un muro a sbarrarci il passo in un secondo momento!>>
Un breve ululato di Eoden li richiamò.
I tre si voltarono e videro il grande lupo bianco posare il naso nuovamente a terra ed iniziare ad avanzare.
<<Sembra che Eoden sappia dove andare!>> commnetò Jekyll, seguendo il lupo.
Camminarono per diversi minuti, seguendo Edoen, fin quando non si trovarono in un enorme giardino, perfettamente conservato, il cui aspetto strideva con l'aria di desolazione e rovina che permeava quanto fino ad allora avevano potuto vedere del posto.
L'erba sembrava rasata di fresco ed era di un verde intenso, punteggiata da una miriade di piccoli fiori colorati; quattro alte siepi si innalzavano nell'area centrale del giardino, potate in modo che assumessero delle forme che, alla distanza alla quale si trovavano i viaggiatori, non potevano essere ben distinte. Tutto era silenzioso ed immobile.
I bluedragoniani sguainarono le armi e, lentamente, si innoltrarono nel giardino, anche Eoden si era fatto guardingo.
Per raggiungere il centro del prato ci misero molti minuti, ma non accadde nulla che li insospettisse.
Jekyll si rilassò. <<Sembra che non ci sia niente da temere...almeno qui>> commnetò, riponendo le sue armi nei foderi.
Ne siete davvero sicuro, Jekyll? chiese Eruner, fissando le siepi scolpite.
Otrebmu e Jekyll si accostarono all'elfo e rimasero senza parole.
<<Non...non può essere!!!>> mormorò Otrebmu.
Le quattro siepi li ritraevano, Eoden compreso, con divizia di particolari, persino i loro equipaggiamenti e le loro armi vi erano raffigurate con precisione.
Una risata scoppiò sopra le loro teste, invadendo l'aria e spezzando il silenzio irreale del giardino.
<<Benvenuti, Cavalieri del Sommo Blue Dragon!!>> esclamò una voce di donna che proveniva da ogni dove e da nessun posto in particolare <<Benvenuti nel Labirinto di Eron la Strega!>>
<<Mostrati!>> gridò Jekyll, sguainando le armi.
<<Quanta fretta di morire avete, Cavaliere del Nord!>> rispose la voce <<Ma abbiate pazienza, sarete presto accontentato!>>
Un'altra risata scrosciò sopra ed intorno a loro.
<<Siete entrati nel Giardino di Kahr e qui troverete la morte per mano sua!! Il vostro Re presto piangerà la scomparsa dei suoi guerrieri!>>
La voce rimase sospesa nell'aria per qualche istante, poi tutto tornò silenzionso come prima.
Ma nessuno di loro fece in tempo a parlare che il sordo ringhiare di Eoden si fece sentire.
<<Cosa...?>> Otrebmu strinse la presa sulle sue armi, mentre Eruner assumeva una posizione di attesa.
Eoden fissava intensamente il gruppo delle siepi che li raffiguravano, il pelo candido ritto sulla schiena.
Poi tutti udirono un sibilo potente giungere da dietro le siepi.
Il loro primo avversario stava per manifestarsi.
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17/10/2013 03:10
 
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Fu un attimo ed il grido di sorpresa di Jekyll si fece sentire. Quando Otrebmu ed Eruner si voltarono a vedere cosa fosse capitato all'amico, lo trovarono steso a terra con uno strano segno nero sugli schinieri d'argento.
<<Cosa è successo?!>> volle sapere il Vassallo, tendendo al Paladino una mano per aiutarlo a rialzarsi.
<<Lo vorrei sapere anch'io, Otrebmu!>> rispose Jekyll <<Qualcosa mi ha colpito alla gambe con una rapidità inimmaginabile e mi sono ritrovato a terra!>>
I guerrieri si avvicinarono, schiena contro schiena, in modo da poter osservare la maggior parte possible del giardino.
Il sibilo si fece sentire nuovamente e le siepi iniziarono a fremere come se avessero vita propria. Dal folto del verde uscì l'enorme testa di un serpente dalle squame colore del sangue. Gli occhi gialli dalla pupilla verticale li fissavano, freddi e spietati, come solo gli occhi di un rettile possono essere, mentre una carnosa lingua biforcuta blu saettava dalla bocca, assaggiando l'aria.
I bluedragoniani arretrarono di alcuni passi, mentre Eoden si parò davanti a loro ringhiando ferocemente. Il serpente uscì dalle siepi e si arrotolò su se stesso, lasciando sollevata una parte del collo e la testa quel tanto che gli era sufficiente per sovrastare i viaggiatori.
<<Sarà lungo una decina di metri almeno!>> mormorò il Cavaliere del Nord, valutando lo spessore delle spire ed il numero di giri che avevano compiuto.
<<Io sono Kahr, Guardiano del Primo Giardino di Eron! Chi siete voi che osate calpestare l'erba sacra del Labirinto?>>
<<Noi siamo emissari del Regno di Blue Dragon!>> rispose Otrebmu, poi continuò <<Il mio nome è Otrebmu Ittoram, Vassallo del Sommo Blue Dragon, ed i miei compagni sono Eruner e Jekyll, Aspirtanti Vassalli!>>, poi indicando il grande lupo bianco aggiunse <<Lui è Eoden, il grande lupo bianco di Jekyll!>>
<<Torante al vostro regno, dunque!>> disse il serpente, ergendo ancora più in alto la testa <<Giaccè di qui non passerete!>>
<<Cedi il passo, Kahr!>> ingiunse Jekyll <<Abbiamo una missione da compiere e non potrai farci desistere!>>
Kahr sibilò rabbioso e scattò in avanti, le fauci spalancate a mostrare due enormi zanne grondanti di veleno. Questa volta, però, i bluedragoniani erano pronti, scattarono ciasuno in una direzione diversa e Kahr morsicò l'aria rimasta al loro posto.
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17/10/2013 03:11
 
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<<Non così in fretta, Kahr!>> esclamò il Vassallo, brandendo la sua spada e colpendo una delle spire del grande serpente.
Il Guardiano del Primo Giardino sibilò per il dolore e si ritrasse per recuperare una distanza di sicurezza, poi rimase a fissare con odio Otrebmu e si scagliò nuovamente contro di lui, per poi cambiare improvvisamente direzione, prima di essere nuovamente alla portata della lama, per puntare contro il Cavaliere del Nord.
Jekyll si abbassò prontamente e sollevò il braccio che reggeva la Sciabola d'Argento conficcandone la punta nel ventre molle che non era rivestito dalle squame, ma lo slancio dell'enorme corpo fu tale da mandarlo comunque a terra, strappandogli l'arma dalle mani.
Eruner fece per portarsi verso il Paladino ancora a terra, quando la coda di Kahr puntò direttamente contro di lui. L'Elfo fu pronto a scartare lateralmente evitando di essere colpito.
<<Non potete certo sperare di competere con un Elfo quanto ad agilità!>> ghignò il Guerriero di Atlantide.
Kahr rimase interdetto dalla rapidità con cui i bluedragoniani erano riusciti a schivare i suoi attacchi ed Eoden approfittò di quel momento di esitazione per balzare su di lui, conficcò i suoi artigli nel dorso del serpente e ne divelse una buona porzione di squame. Subito il corpo sinuoso del rettile iniziò a flettersi, scrollandosi il lupo di dosso e scagliandolo lontano.
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17/10/2013 03:11
 
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I seguaci di Blue Dragon si riunirono uno accanto agli altri in modo da formare un gruppo compatto.
I serpenti non vedono bene, ma sono sensibili ai movimenti... la voce dell'Elfo si fece sentire nelle menti dei compagni.
<<Stavo pensando la stessa cosa anch'io>> commentò a voce bassa Otrebmu <<e forse ho capito come possiamo raggirare le difese di Kahr...>>
In poche parole Otrebmu espose il suo piano, trovandosi, per una volta, perfettamente d'accordo con Eruner.
<<Allora facciamolo!>> concluse Jekyll <<Si sta facendo tardi ed abbiamo ancora molta strada da fare prima di arrivare da Eron!>>
Il Paladino dall'armatura d'argento ed Eoden iniziarono a muoversi contemporaneamente, uno verso la destra e l'altro verso la sinistra del Guardiano del Primo Giardino e, subito, Kahr iniziò a seguirli spostando i suoi enormi occhi dalla pupilla verticale in alternanza su entrambi, quasi fosse indeciso su chi assalire per primo.
Sono molto colpito riflettè il Paladino di Atlantide Annullando la sua aura, Jekyll ed Eoden sono indistinguibili...si muovono persino nello stesso modo...sembrano la stessa cosa...
<<Frutto di lunghi anni di combattimenti insieme, immagino>> rispose il Vassallo <<Spero solo che anche Kahr abbia la stessa sensazione, altrimenti il nostro piano fallirà miseramente e dovremo essere pronti a soccorrere il nostro amico ed il suo lupo!>>
L'andatura cauta e sinuosa di Jekyll ed Eoden iniziò a delineare un percorso sempre più stretto e vicino alle spire mortali del serpente.
Kahr. dal canto suo, iniziò ad agitare nervosamente la coda: qualcosa non andava...uno dei due intrusi con l'aura più piccola era scomparso alle sue percezioni, mentre era comparso un secondo lupo.
La lingua biforcuta iniziò a guizzare sempre più velocemente fuori dalla bocca grondante veleno del Guardiano.
Assaggia l'aria per sentire l'odore di Jekyll e distinguerlo da quello di Eoden!!
<<Già...speriamo che il Cavaliere del Nord sia rapido, che possa agire prima che Kahr riconosca dall'odore chi è l'uomo e chi è l'animale!>>
<<Ah...ora ti vedo!>> sibilò Kahr, soddisfatto, puntando decisamente il muso affusolato verso l'Aspirante Vassallo dall'armatura d'argento <<Hai movenze da lupo, ma il vostro odore vi tradisce, cavaliere!!>
Prima che il grande serpente potesse lanciare il suo attacco contro il Paladino, Eoden, come se avesse capito che il loro tempo stava per scadere, si lanciò contro il Guardiano e, come previsto, il rapido movimento del lupo distrasse il serpente che si voltò per fronteggiarlo.
Quando, ormai, il Guardiano era lanciato irreversibilmente contro il suo lupo bianco, Jekyll lasciò esplodere la propria aura ed afferrò la coda dell'avversario: subito una spessa coltre di ghiaccio si estese lungo le spire squamose, immobilizzando Kahr in una enorme scultura gelata.
<<Otrebmu, fate presto!>> gridò Jekyll <<Non posso trattenerlo a lungo!>>
Subito il Vassallo espanse l'aura e, toccando l'armatura del compagno con una mano, donò maggiore potenza al ghiaccio che, sotto la spinta convulsa di Kahr, si stava già rapidamente frammentando.
Quando il potere di Otrebmu si fuse con quello del Cavaliere del Nord, le crepe che iniziavano a comparire sul ghiaccio, si chiusero immediatamente, sigillando il Guardiano del Primo Giardino in una coltre sempre più spessa.
<<Eruner, tocca a voi ora!!>> gridò il Vassallo.
Sul viso dell'Elfo comparve un sorriso soddisfatto ed un lampo selvaggio guizzò nel suo sguardo, poi con uno scatto che aveva del prodigioso il Paladino di Atlantide spiccò un balzo, sguainò la sua spada e menò un fendente rapido e preciso all'altezza del collo della scultura di ghiaccio.
La testa mozzata di Kahr descrisse una complessa circonvoluzione in aria prima di schiantarsi al suolo. Con l'impatto la coltre di ghiaccio si frantumò, rivelando la mostruosità che nascondeva e la pupilla verticale, in una sclera gialla, dilatata dallo stupore.
Jekyll staccò le mani dalla coda del Guardiano, ma gli ultimi spasimi di vita che ancora albergavano nel corpo flessuoso di Kahr ruppero la prigione di ghiaccio, scaraventando Paladino e Vassallo diversi metri più in là.
Otrebmu e Jekyll si rialzarono, ammaccati ed un po' storditi, ma sorridenti.
<<Ben fatto, fratelli!>> commentò il Vassallo, scrollandosi il ghiaccio che gli aveva rivestito l'avambraccio e la mano che avevano toccato l'armatura di Jekyll ed avvicinandosi alla carcassa del Guardiano.
Eoden corse al suo padrone per sincerarsi che stesse bene e ricevette una ben meritata dose di carezze.
Sì, Eoden, stiamo tutti bene, grazie! esclamò, un po' sarcastico, l'Elfo.
Jekyll, smesso di coccolare il suo gigantesco lupo bianco, si avvicinò alla testa mozzata e la guardò a lungo, perso in pensieri cupi.
<<Paladino, dobbiamo andare!>> lo esortò il Vassallo.
<<Non ancora, Otrebmu! Non abbiamo finito...avete un'ampolla od una fiasca?>>
<<Avete sete?>> chiese il Vassallo un po' seccato che si perdesse tempo.
<<No, ma...tra le tante leggende che, nelle mie terre, si raccontano su questo Labirinto ve n'è una nella quale si racconta che Lort, per superare gli altri Guardiani, prese da ciascuno, dopo averlo sconfitto, qualcosa che poi gli servì per superare il successivo!>>
<<Avete detto i Guardiani?!>> la voce di Eruner colse di sorpresa tutti e due, ormai abituati a sentirlo parlare telepaticamente.
Jekyll si voltò verso il Paladino di Atlantide, non avrebbe saputo decifrare l'espressione dell'Elfo.
<<Sì...>> ammise il Cavaliere del Nord.
<<E quanti dovrebbero essere, di grazia?>> chiese ancora l'Elfo con visibile disappunto.
<<Tre...>> rispose l'Aspirante Vassallo <<...dicono...>>
<<E quando contavate di avvisarci?>> anche Otrebmu pareva decisamente stizzito.
<<Prima di incontrare Kahr, non sapevo nemmeno che esistessero veramente questi Guardiani...veramente, fino a pochi giorni fa, prima della riunione con Ikarus, credevo che anche il Labirinto fosse sostanzialmente una bella storia...da raccontare durante una notte buia e tempestosa, come avete fatto notare anche voi, Eruner, ma poi la scoperta di quella pergamena con il racconto degli ultimi istanti di vita di Lort mi hanno fatto ricredere!>>
Otrebmu ed Eruner si scambiarono uno sguardo eloquente e comprensivo, dopotutto il loro compagno non aveva tutti i torti, ma ora che avevano scoperto che il Labirinto, per quanto diroccato, era una realtà, si rendeva necessario avere il maggior numero possibile di informazioni su quel luogo, fosse anche basandosi solo su racconti e leggende.
<<Dunque>> iniziò il Vassallo <<Jekyll, voi dite che questa leggenda racconta che, una volta sconfitto un Guardiano, è necessario prendere dal suo corpo un qualcosa che possa aiutare a superare il Guardiano successivo...giusto?>>
Il Cavaliere del Nord annuì, pensieroso.
<<La leggenda dei Doni del Guerriero Accorto>> mormorò l'Aspirante Vassallo dall'armatura d'argento.
Sarebbe a dire? chiese l'Elfo, tornando a comunicare nel modo a lui più congeniale.
<<Solo il Guerriero Accorto saprà riconoscere nel nemico sconfitto ciò che lo aiuterà a superare le difficoltà future...>>
Sono certo che Ikarus conosce anche questa leggenda... commentò, sarcastico, l'Elfo.
<<E quindi? Secondo voi cosa può darci Kahr per sconfiggere il prossimo Guardiano?>> chiese Otrebmu.
<<Io credo il suo veleno! Esso è un'arma mortale, ma anche un potentissimo medicamento oltre che un'antidoto contro molte magie!>>
Il Vassallo estrasse da una tasca nascosta del suo mantello una fiasca di pelle e la porse al Cavaliere del Nord, il quale, con molta cautela l'avvicinò ai lunghi denti affilati della bocca di Kahr e, premendola contro la gengiva violacea da cui emergevano le zanne più lunghe, la riempì di un liquido denso e trasparente.
Rialzandosi, Jekyll porse la fiasca al Vassallo che la rimise al sicuro nel suo mantello.
<<Ora possiamo andare!>> commentò il Cavaliere del Nord.
Come se avesse ricevuto un ordine, Eoden si mise alla testa del gruppo e, naso a terra, guidò i seguaci di Blue Dragon verso un arco di pietra rossa, compreso tra due enormi siepi di rose.
Prima che lo potessero varcare, però, Eruner si accorse che il colore brillante delle rose iniziava a scomparire ed i petali a cadere; l'elfo di voltò e rimase stupito nel constatare che il magnifico giardino aveva rapidamente iniziato a deperire, l'erba era diventata gialla e le piante avevano iniziato a perdere le foglie.
<<Ora che il suo Guardiano è morto, nulla mantiene più in vita questo giardino!>> suggerì Otrebmu.
I bluedragoniani si rimisero in marcia, seguendo Eoden tra infiniti corridoi e svolte improvvise; ogni volta che giravano attorno ad un angolo potevano vedere un muro ergersi improvvisamente davanti a loro a sbarre il passo o sentire un passaggio chiudersi alle loro spalle...il Labirinto continuava a cambiare per impedire ai guerrieri di Blue Dragon di giungere al castello che sorgeva al suo centro.
Camminarono per un tempo che a loro parve di molte ore, ma nessuno di loro, compreso Eruner, avrebbe saputo dire da quanto con precisione, disorientati com'erano dai continui cambi di direzione, dalla necessità di dover tornare frequentemente sui propri passi e, soprattutto, dal fatto che la luce, in quel posto, sembrava essere l'unica cosa che non cambiava mai.
Solo Eoden sembrava essere l'unico consapevole della loro direzione: il naso sempre costantemente posato a terra per sfiorare il lastricato sconnesso del Labirinto, avanzava deciso e, quando si trovava davanti ad un vicolo cieco, cambiava direzione in modo sicuro.
<<Sembra quasi che sappia dove stiamo andando...che conosca la strada...>> osservò il Vassallo.
<<Forse è così, amico mio, forse un odore particolare, che noi non percepiamo, lo guida...sembra che abbia trovato una pista e, quando succede, è come se vedesse un percorso illuminato con colori differenti a seconda del tipo di odore o di traccia che fiuta!>>
Si direbbe che vi sia capitato di vedere attraverso gli occhi del vostro lupo, Jekyll disse Eruner, colpito dalla precisione con cui l'Aspirante Vassallo aveva descritto le percezioni del grande lupo bianco.
<<Beh...diciamo che Eoden ed io siamo spesso in grandissima sintonia...talvolta sembra quasi che si possa parlare insieme, proprio come sto facendo con voi!>> Jekyll sorrise, sornione.
Eruner ed Otrebmu parvero accontentarsi di questa spiegazione e, in silenzio, continuarono a seguire Eoden.
Dopo un tempo interminabile Eoden si fermò davanti ad un enorme arco di pietra blu oltre il quale si stendeva un bellissimo prato.
<<E questo deve essere il secondo giardino...con il suo Guardiano...>> commentò Otrebmu, accarezzando delicatamente il profilo della fiasca con il veleno di Kahr, nascosta nel suo mantello.
<<Entriamo!>> disse Jekyll, avanzando <<Restare sulla soglia non ci aiuterà a sapere quello che troveremo qui!>>
Dopo aver varcato il grande arco di pietra blu, i seguaci di Blue Dragon lasciarono vagare lo sguardo lungo il prato e notarono due uomini che, ritti nel centro, parlavano tra loro sommessamente, indicando il castello al centro del Labirinto, dando le spalle all'arco di ingresso.
<<Da quegli uomini emanano aure di potenza incredibile...stiamo in guardia, amici miei!>> disse il Vassallo.
Otrebmu, a me pare addirittura di aver già sentito queste aure...solo che non credo che sia possibile che si tratti di...
Otrebmu, Eruner e Jekyll sguainarono le armi ed iniziarono ad avanzare lentamente.
Al rumore delle lame estratte dai foderi, le due figure si voltarono ad osservare il Vassallo e gli Aspiranti.
<<Ma...>> lo stupore di Otrebmu fu tale che non riuscì a completare la frase.
<<No...non è possibile...>> Jekyll esterrefatto si fermò e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, abbandonando la posizione di guardia.
<<Non può essere vero...>> anche Eruner fu talmente sopraffatto dallo stupore da non riuscire a comunicare telepaticamente.
<<Benvenuti, fratelli!>> disse il Sommo Palank.
<<Vi stavamo aspettando e finalmente siete giunti!>> sorrise il Sommo Ostri.
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17/10/2013 03:12
 
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I seguaci del Drago Blu si inginocchiarono immediatamente al cospetto dei loro Sovrani.
<<Maestà!>> mormorò il Vassallo <<quale onore e che sorpresa ritrovarvi in questo luogo!>>
<<Abbiamo saputo della vostra missione, fratelli, ed abbiamo pensato che avreste potuto aver bisogno di un aiuto!>> disse
<<Vi siamo grati che abbiate voluto lasciare lo Regno ed i vostri numerosi impegni per venire in nostro aiuto, Maestà!>> rispose Jekyll.
<<Lo credo bene!>> sorrise Palank, incrociando le braccia sul petto <<grazie alla mia presenza ed a quella di Ostri sarete in grado di eliminare rapidamente quella strega maledetta e di tornare al sicuro tra le mura dello Regno in meno di quanto possiate pensare!>>
<<Su questo non ci sono dubbi, o Sommi!>> rispose Otrebmu.
<<Bene, fratelli, adesso alzatevi e seguiteci!>> li esortò, sorridendo, il Sommo Ostri <<La strada per arrivare al centro di questo schifoso labirinto è ancora lunga!>>
Eruner ed Otrebmu si scambiarono una rapida occhiata, mentre i Sommi iniziavano ad allontanarsi: ad entrambi pareva strano il modo così brusco di esprimersi dei Sommi che sembravano essere impazienti di terminare quella missione.
Alle domande che Otrebmu poteva leggere nello sguardo dell'elfo, il Vassallo potè unicamente rispondere allargando le braccia e scrollando le spalle.
<<Allora, Jekyll, se non ho capito male, questa missione è la vostra prova per entrare nell'ordine dei Templari Sin Fein! Giusto?>> chiese il Sommo Ostri passando un braccio intorno alle spalle dell'Aspirante Vassallo dall'armatura d'argento.
Nel momento in cui il braccio di Ostri si appoggiò al metallo che proeggeva il corpo del Paladino, una spessa coltre di ghiaccio si formò, imprigionandolo dal gomito alla mano.
<<Ma cosa?!>> esclamò il Sommo Ostri, portando la mano libera alla sua leggendaria spada <<Come osate, Aspirante, imprigionarmi il braccio così a tradimento?>>
<<Maestà, vi chiedo scusa, ma non è colpa mia! E' il potere della mia armatura, io non posso controllarlo fino a quando si tratta di un contatto con l'argento di cui è costituita, posso solo impedirle di congelare a distanza!>> si scusò Jekyll, arretrando, mentre uno sguardo carico di timore ed imbarazzo mutò l'espressione del giovane.
Eoden iniziò a ringhiare sommessamente.
Eruner ed Otrebmu scattarono in avanti, ponendosi tra l'Aspirante ed il Sommo.
<<Sommo Ostri, perdonate Jekyll! E' un giovane Aspirante, non sa ancora controllare bene il suo potere!>> esclamò, allarmato, il Vassallo.
<<Di certo non era nelle sue intenzioni aggredirvi!!>> disse Eruner
Il Sommo Ostri si fermò, osservando l'Elfo ed il Vassallo, lasciò andare la spada e sbattendo il braccio coperto di ghiaccio contro una coscia, frantumò la prigione gelata che lo imprigionava.
<<Per questa volta sia!>> rispose, riprendendo a camminare attraverso il Secondo Giardino <<e tenete a bada il vostro lupo! La sua vita è certamente meno fondamentale per lo Regno della vostra!>>
<<Jekyll, vi consiglio di imparare quanto prima a controllare i vostri poteri, se vi è cara la pelle! Il Sommo Ostri è stato clemente con voi, questa volta, ma, se fossi in voi, cercherei di non provocarlo oltre!>> disse il Sommo Palank, puntando minacciosamente contro il Paladino, un dito, prima di riprendere ad avanzare e di affiancarsi all'altro Re.
<<Possibile che l'influenza nefasta di questo luogo possa avere un qualche effetto sui Sommi?>> chiese Otrebmu.
<<Non dite sciocchezze, Otrebmu! Se così fosse, noi tre ci saremmo già scannati da un pezzo! Non esiste un sortilegio che possa influire sui Sommi e che non abbia effetto su noi!!>>rispose l'Elfo.
<<Quello che è strano, però>> iniziò timidamente Jekyll <<è che il Sommo Ostri si sia così adirato per una sciocchezza! Come avrebbe potuto anche solo lontanamente minacciarlo il potere della mia armatura?>>
Il Vassallo annuì, pensieroso: qualcosa non andava.
E' parso strano anche a me! Ma, dopotutto, non possiamo sapere che cosa si agita nei cuori dei Sommi...forse questo posto è decisamente più pericoloso di quanto pensiamo! intervenne l'Elfo.
<<E questo spiegherebbe anche il perchè della loro presenza qui per aiutarci! E' strano, infatti, che i nostri Re intervegano nelle missioni di Aspiranti e Vassalli...>>
<<...a meno che non ci sia un reale pericolo al di sopra delle forze dei partecipanti ad un'impresa!>> concluse Otrebmu.
<<Allora? Fratelli, cosa state aspettando?>> li richiamò il Sommo Palank.
<<Arriviamo, Maestà!>> risposero all'unisono il Vassallo e gli Aspiranti, correndo per raggiungere i Sommi: solo Eoden era rimasto indietro, il pelo bianco ritto sulla schiena, poi, vedendo il suo padrone, allontanarsi sicuro, li raggiunse velocemente.
Il Sommo Ostri si voltò per un istante e gli scoccò un'occhiata tetra; Eoden, dal canto suo, mostrò le fauci piene di zanne: sul volto di Ostri comparve, rapido e fugace, un ghigno selvaggio.
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Il gruppo raggiunse quasi l'uscita del prato, quando il Sommo Palank si fermò, osservando il portale ad arco sotto il quale stavano per passare.
<<Qualcosa non va, Sire?>> chiese Otrebmu, perplesso.
<<Sì...voi!>> rispose, la voce calma e senza inflessioni, il Sommo.
Sui viaggiatori scese un silenzio pesante come un macigno.
<<Perdonate, Sommo Palank, non capisco...>> osò dire Jekyll.
Subito un pugno poderoso lo raggiunse al viso, scaraventando il Cavaliere del Nord a terra, qualche metro più indietro, mentre Eoden iniziò a ringhiare ferocemente.
<<Ancora osate parlare, Aspirante Vassallo?!>> chiese, stizzito, il Sommo Ostri <<Palank si è rivolto ad un Vassallo e deve essere lui a rispondere!>>
Ernuer si lanciò sull'amico a terra, ancora frastornato, mentre Otrebmu fissava, silenzioso, i due Re.
<<Sommo Palank, perdonatemi, ma non vi capisco!>> Otrebmu iniziò a parlare con calma, fissando intensamente il suo Re <<Sono d'accordo con Jekyll, non riesco a comprendere come mai noi possiamo costituire un problema!>>
Qualcosa non va, Eruner, non riesco a vedere l'aura dei Sommi...è come se una potente magia me la nascondesse!! gridò telepaticamente il Vassallo.
Ma non mi dite! rispose sarcastico l'Elfo Vi siete accorto solo ora che c'è qualcosa che non va?! Da quando in qua i Sommi percuotono i loro Aspiranti Vassalli?!
<<Vedete, Vassallo, il problema è proprio questo...è come se voi non foste in sintonia con noi che siamo i vostri Sovrani!>> rispose Palank.
<<Per essere precisi, Otrebmu, voi dovreste quasi poter intuire i nostri pensieri...se foste in sintonia con noi Sommi ci riuscireste, ma, evidentemente, non ne siete in grado!>> Ostri avanzò verso il Vassallo.
<<Il fatto che un Aspirante Vassallo giovane ed inesperto come Jekyll non ci riesca è del tutto normale...in fin dei conti è solo un Aspirante, ma voi...voi siete un Vassallo...>>
Prima che Otrebmu potesse capire cosa stava succedendo, venne raggiunto da un colpo di piatto della spada del Sommo Ostri, che lo atterrò.
Questa poi!! pensò l'Elfo, mentre Palank si voltò di scatto verso di lui.
Maledizione, mi leggono nel pensiero...mi sentono!!!
Certo che ti sentiamo, Aspirante! Credevi forse di poter celare i tuoi pensieri ai Sommi?!
Le aure dei Sommi esplosero nell'aria, travolgendo l'Eruner che era rimasto l'unico ancora in piedi: ci fu come un violento spostamento d'aria che travolse l'Aspirante Vassallo, senza, però, riuscire a fargli perdere l'equilibrio.
La risata di Otrebmu si fece udire, chiara e schietta.
<<Cosa avete da ridere?!>> chiese Ostri, avvicinandosi minaccioso.
<<Che liberazione!>> sorrise il Vassallo <<Ora so per certo che voi non siete i nostri Re!>>
<<Come osate mettere in discussione il nostro essere!!>> gridò Palank avventandosi sul guerriero ancora a terra.
Otrebmu sollevò lo scudo per ripararsi e protese la mano destra in avanti in un gesto istintivo di difesa.
Un lampo bianco comparve, accecando Palank nel momento del massimo slancio e facendogli perdere l'equilibrio.
Eoden, come se avesse ricevuto un ordine mentale, si lanciò tra le gambe del Sommo Palank, il quale rovinò a terra, imprecando.
<<Come avete osato?!>> l'ira aveva acceso il volto di Ostri che incombeva su Otrebmu ancora a terra che, quasi perplesso, fissava il Sommo Palank a terra.
La lama di Dulagan saettò nell'aria e si diresse contro Otrebmu, ma fu costretta a fermarsi a metà del tragitto. Eruner si era prontamente frapposto tra l'amico e la lama del Sommo e l'aveva fermata a mani nude.
<<Mi spiace, Ostri, ma è evidente che non siete davvero voi!! Se questa fosse la vera Dulagan, ora sarei morto!!!>> ghignò l'Elfo, fissando l'espressione carica di odio che stravolgeva i lineamenti del Sommo.
<<Osate alzare la mano contro il Sommo Ostri? Misero Elfo, vi insegnerò io il rispetto che voi, Aspirante Vassallo, dovete ai vostri Re!>> la voce di Palank si fece udire alle spalle di Eruner.
<<Non credo proprio!>> la voce di Jekyll era carica di odio, mentre uno spesso blocco di ghiaccio avvolgeva la mano del Sommo Palank che brandiva Elderil.
<<Cosa?!>> il volto di Palank era alterato dall'ira e dallo stupore.
<<Bene!>> sorrise Otrebmu, alzandosi <<Siete sconfitti!!>>
Per la prima volta il terrore comparve sul volto dei Sommi e per i viaggiatori fu una strana sensazione vedere la paura sul viso dei loro Re che erano abituati ad essere sempre rassicuranti.
<<Non è possibile...eravamo perfetti!!>> mormorò Ostri, mentre Dulagan iniziava a sbirciolarsi.
<<Come avete fatto?!>> la voce di Palank era ormai ridotta ad un sussurro.
<<Voi non siete i nostri Re...certo siete stati bravi a prenderne le sembianze, a ricostruirne gli abiti e le armi, per non parlare della vce! Siete riusciti anche a ricreare la percezione che noi abbiamo, nelle nostre limitazioni, delle aure dei Sommi!>> Otrebmu si avvicinò ad un Ostri ormai terrorizzato <<Ma, per quanto capaci, non avreste mai potuto ricreare la luce che c'è nello sguardo dei nostri Re, l'amore verso i loro fedeli Aspiranti e Vassalli che essi mettono in ogni singolo gesto!! Avete creato una copia quasi perfetta dei nostri Sovrani, ma vi siete comportati come avrebbe fatto un qualunque Re di questo mondo, mentre Ostri e Palank non hanno bisogno di imporsi con autorità per essere sicuri di essere amati e rispettati, per avere la certezza che non un solo guerriero del Regno darebbe la vita senza esitazione per loro!>>
<<Non è possibile!!>> le gambe di Palank si piegarono ed il finto Sommo crollò in ginocchio.
<<L'amore ed il rispetto per gli altri sono alla base del Regno di Blue Dragon che i Sommi hanno creato a loro immagine! Dei Sommi che non vivano secondo questi sentimenti, non sarebbero, semplicemente, i Sommi!!>>
Otrebmu, piantala di parlare e finiamo questi impostori!!! la voce di Eruner si fece sentire nella testa di Jekyll e del Vassallo, strappando un sorriso al Cavaliere del Nord.
Otrebmu annuì, poi sguainò la sua spada e, con un movimento fluido, mentre Eruner imprigionava la lama di Dulagan dalla quale il finto Ostri sembrava non riuscire ad allontanarsi e Jekyll tratteneva in una prigione di ghiaccio sempre più spesso il falso Palank, decapitò i Sommi.
Quando le due teste rotolarono a terra, ci fu un terremoto che scaraventò a terra gli Aspiranti ed il Vassallo. Le scosse durarono poco e, ripristinata la calma, i viaggiatori si rimisero in piedi: con loro enorme stupore videro, al posto dei Sommi, i corpi informi e gracili di due creature dalla pelle bianca come neve con arti lunghissimi, sangue nero usciva dai colli recisi.
<<Gemelli...>> mormorò Otrebmu <<Creature in grado di imitare perfettamente ciò che leggono nel cuore delle loro prede!!>>
Otrebmu, la prossima volta che vuoi spiegare perchè amiamo tanto i Sommi a creature del male, invece che perderti in tanta filosofia, faresti prima a dir loro che è più facile trovarli in Taverna che nella Sala del Triplice Trono!! Eruner sorrise all'amico.
<<Non capisco come mai il finto Ostri non ha lasciato la copia di Dulagan, quando Eruner lo ha fermato, per allontanarsi dal pericolo.>> chiese Jekyll, accarezzando il testone bianco di Eoden.
<<Perchè anche quella finta Dulagan era una parte integrante del suo corpo...una parte che aveva preso la forma della spada di Ostri...lasciarla sarebbe stato come chiedere a te di lasciare, per esempio una mano, per allontanarti da una situazione di pericolo!>> spiegò il Vassallo.
Tu avevi capito subito che non erano i Sommi, vero? chiese Eruner, accarezzando il dorso poderoso di Eoden che gli rispose con un guaito soddisfatto e gli strusciò il candido testone contro una zampa.
<<E questo deve essere ciò che del Secondo Guardiano ci servirà, immagino!>> disse Otrebmu, raccogliendo un coltello dalla lama serpeggiante in oro zecchino e con rune strane incise sulla lama.
Jekyll fissò l'arma ed annuì.
<<Bene! Anche questa è fatta!>> esclamò, soddisfatto, il Vassallo <<Proseguiamo!!>>
A quelle parole, Eoden si rimise alla testa del gruppo e, naso a terra, condusse i due Aspiranti ed il Vassallo fuori dal Secondo Giardino e si innoltrò a passo sicuro tra i sentieri mutevoli del Labirinto.
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17/10/2013 03:12
 
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<<Perdonate, Jekyll, ma non ci avevate detto che la sconfitta di un Guardiano ci avrebbe fornito uno strumento per sconfiggere il successivo?>> chiese Otrebmu, rigirandosi tra le mani il coltello dorato.
Il gruppo seguiva Eoden che sembrava l'unico a conoscere la strada, anche quando le mura del Labirinto cambiavano ed impedivano al Vassallo ed agli Aspirtanti di avanzare, il grande lupo bianco mutava la sua avanzata dopo aver annusato l'aria senza particolari esitazioni.
<<Vedete, amico mio, purtroppo la leggenda del Labirinto è molto antica ed è stata tramandata oralmente per moltissimo tempo! Non so cosa dire, probabilmente ne conosco una versione scorretta...>> mormorò l'Aspirante dall'armatura d'argento.
Però resta il fatto che, dopo aver sconfitto i Gemelli, abbiamo effettivamente trovato qualcosa, così come abbiamo potuto prelevare il veleno dal Custode del Primo Giardino! intervenne l'elfo.
Otrebmu osservò, pensieroso, le rune incise sulla lama serpeggiante del coltello che i Gemelli avevano lasciato sul terreno una volta sconfitti.
<<Forse...>> iniziò Jekyll <<...ciò che custodiscono i Guardiani potrebbe servirci per uccidere la strega!>>
I tre guerrieri continuarono a riflettere tra loro sulla leggenda del Labirinto, quando Eoden latrò, richiamando la loro attenzione.
Un grande arco di pietra rossa si ergeva davanti a loro, tanto lucida che Vassallo ed Aspiranti potevano specchiarcisi.
<<Eccoci qua! Questo dovrebbe essere il Terzo Giardino del Labirinto!>> commentò Otrebmu.
Coraggio! Entriamo e diamo al Terzo Guardiano quello che si merita! Così potremo dedicarci alla Strega! li esortò Eruner, avanzando con cautela e superando per primo l'ingresso al giardino.
Otrebmu e Jekyll si scambiarono una rapida occhiata e lo seguirono.
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17/10/2013 03:13
 
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Otrebmu ed Jekyll seguirono l'Elfo all'interno del Terzo Giardino. A differenza dei due precedenti, questo giardino sembrava spoglio, arido, il prato sembrava bruciato.
I tre viaggiatori si inoltrarono per un po' senza incontrare alcuno ostacolo. Quando arrivarono al centro, Eruner che guidava il gruppo si voltò verso gli amici e sorrise.
Non sento aure di nessuna natura, a parte le nostre...forse il Guardiano di questo Giardino è scappato, sentendoci arrivare! comunicò nella mente del Paladino dal'armatura d'argento e del Vassallo.
<<Sarebbe bello, Eruner! Ma temo che non sia così!>> commentò Jekyll, guardandosi intorno.
Senza che l'Aspirante avesse tempo di ribattere, un tremore scosse il suolo, facendo barcollare il gruppo.
<<Cos'è stato?!>> chiese, allarmato, il Vassallo, sguainando le armi.
Il Terzo Guardiano! concluse Eruner, guardandosi attorno.
Una fitta nebbia iniziò a sorgere dal giardino ed in un attimo i tre guerrieri non poterono far altro che scorgere le loro sagome.
<<Stiamo vicini e non perdiamoci di vista!>> propose Jekyll, mettendosi in posizione di guardia ed accostandosi ad Eruner che gli era il più vicino.
Otrebmu annuì, anche se probabilmente i suoi compagni non potevano vederlo con chiarezza, e si affiancò a Jekyll.
Altri tremori si diffusero nel suolo, con cadenza ritmica.
<<Sembrano dei passi!>> disse Jekyll.
<<Passi enormi e...>> rispose il Vassallo
[...pesanti!/C] concluse Eruner.
Come a dar credito alle loro deduzioni, nella nebbia si delineò una sagoma enorme che avanzava lentamente.
<<Accidenti, quanto è grande!>> mormorò Jekyll, stringendo le impugnature delle sue lame.
<<Più sono grandi, più sono lenti!>> lo incoraggiò Otrebmu,
<<Chi siete, voi che osate profanare il Terzo Giardino del Labirinto?>> la voce del Guardiano sembrava un tuono.
<<Io sono Otrebmu, Vassallo del Sommo Blue Dragon, e quelli con me sono Eruner e Jekyll, Aspiranti Vassalli e Paladini del Regno! Chiediamo il permesso di attraversare il Terzo Giardino!>> disse Otrebmu.
<<Nessuno può attraversare questo Giardino, fino a quando io sarò il suo Guardiano! Io sono Tarok e vi ucciderò!>>
Bene! Abbiamo provato ad essere educati, ora vediamo come se la cava questo gigante! Eruner era sinceramente spazientito.
Prima che i suoi compagni potessero ribattere, l'Elfo si slanciò contro il Guardiano: ancora una volta Jekyll rimase stupito dalla rapidità e dall'agilità dell'Elfo.
Con una prontezza di riflessi ed una velocità che nessuno di loro si sarebbe mai aspettato, il Guardiano evitò gli attacchi dell'Aspirante, poi con uno scatto fulmineo sollevò un braccio colossale e colpì l'Elfo come se non fosse altro che una mosca fastidiosa. Eruner venne scagliato a terra con una violenza inaudita.
Il Vassallo e l'Aspirante si lanciarono verso l'amico a terra, ma Eruner si stava già risollevando.
<<E' incredibile!>> mormorò l'Elfo, facendo udire la sua voce per una volta Ha una rapidità, un'agilità...elfiche
Un passo pesante scosse nuovamente il terreno: il Guardiano si stava avvicinando.
Otrebmu scattò e lanciò due sfere di energia contro il corpo dell'avversario: il nemico non si mosse fino all'ultimo momento, poi si chinò rapidamente evitando di essere colpito. La luce delle sfere lanciate dal Vassallo si perse nella nebbia, quindi Tarok stese una mano e due sfere di energia vennero lanciata contro il Vassallo, colpendolo in pieno petto.
Otrebmu, colpito, cadde diversi metri indietro, i polmoni svuotati, mentre un formicolio invadeva il suo corpo.
Non credo a quello che ho visto! esclamò Eruner Tarok è riuscito a colpire un Vassallo del Regno semplicemente allungando una mano!
Jekyll si lanciò contro il gigante, cercò di colpirlo con le sue lame. Tarok si protesse dai colpi dell'Aspirante, ma quando cercò di schiacciare con un piede il Paladino, Jekyll emise saltà sul gigantesco avambraccio e lasciò che la sua aura esplodesse: subito una spessa coltre di ghiaccio comparve sull'arto di Tarok. Il Guardiano afferrò Jekyll con una mano e lo strinse nel pugno: l'Aspirante urlò per il dolore, mentre l'aria scappava dai suoi polmoni ed una fitta rete di crepe sottili compariva sull'argento della corazza, stretta in quella morsa mostruosa. Poi ci fu un lampo di luce ed Eruner, che grazie alla sua vista elfica poteva vedere meglio dei suoi compagni anche in quella nebbia, vide l'amico trasformato in una statua di ghiaccio.
Non è possibile! esclamò.
Tarok lasciò cadere il corpo dell'Aspirante Vassallo; l'impatto fu tremendo e di tale forza da mandare in frantumi la spessa coltre di ghiaccio che lo teneva imprigionato.
Eruner ed Otrembu furono subito sopra di lui.
<<Jekyll! Jekyll! Come state?>> Otrebmu scuoteva il corpo dell'Aspirante per fargli riprendere i sensi. Quando il Paladino riaprì gli occhi, il Vassallo si rilassò.
<<Sono stupito! Ma come avrà fatto Tarok a creare del ghiaccio così spesso e forte?>> si domandò il Paladino dall'armatura d'argento, sollevandosi su un gomito.
Credo di aver capito...Tarok è in grado di identificare le tecniche dei suoi avversari, probabilmente ne valuta le intensità e le caratteristiche e le riproduce esattamente! intervenne Eruner.
<<Eruner, se aveste ragione, vuol dire che Tarok è, in qualche modo, la copia esatta di ciascuno di noi...vuol dire che...>> Jekyll parlava tra sè e sé.
<<...è come se combattessimo contro noi stessi!>> concluse il Vassallo.
<<Questo vorrebbe dire che probabilmente non riusciremo mai a superare il Terzo Giardino! Come possiamo sconfiggere noi stessi?>>
Tarok reagisce solo se attaccato! Guardate! intervenne Eruner indicando il Guardiano con un dito Se ne sta fermo ed inerte come una colossale statua, ora che stiamo qui a parlare, ma sono pronto a scommettere un giro di birra in Taverna che se ci muovessimo per attaccarlo o per raggirarlo e superare il Giardino, sarebbe pronto a scattare con la rapidità di un Elfo per fermarci e, se necessario, ad ucciderci!
<<Cosa proponete, Eruner!>> chiese il Vassallo, squadrando il compagno.
Tarok è riuscito a fermare i nostri attacchi perchè ci siamo fatti sotto singolarmente...ma non credo che possa resistere in modo altrettanto efficace allo scontro con due di noi! Dopo di lui ci sarà da affrontare la Strega Eron e lei sarà un avversario davvero impegnativo!
<<Nessun Aspirante Vassallo può sperare di superare da solo uno scontro con lei!>> commentò Jekyll.
Infatti! Però, il Guardiano è alla portata di un Aspirante Vassallo e, sicuramente, due Aspiranti Vassalli sono più che sufficienti per un colosso come lui! Secondo me, dovremmo agire così: Otrebmu, voi siete l'unico che può avere la possibilità di affrontare la Strega del Labirinto e il recupero dell'Arco di Pan deve essere la nostra priorità!
Il Vassallo guardò, in silenzio, l'amico, intuendo doveva volesse arrivare con il suo ragionamento.
Jekyll ed io attaccheremo insieme Tarok per impegnarlo e, mentre lui sarà distratto da noi, voi, Otrebmu, lo supererete e oltrepasserete il Terzo Giardino. Eoden verrà con voi per guidarvi fino al Castello che sorge al centro di questo maledetto Labirinto!
Jekyll annuì ed accarezzò il testone bianco del suo lupo.
<<No, Eruner, non se ne parla!>> commentò Otrebmu.
<<Ma...>> iniziò Jekyll.
<<Ho detto di no! In questa missione comando io e non voglio che il nostro gruppo si divida! Quel Castello, al centro del Labirinto, non è un posto sicuro. Io potrò anche affrontare Eron da solo, ma dobbiamo arrivarci insieme! Siamo entrati insieme in questo postaccio ed insieme ne usciremo! Non ci divideremo, perchè così facendo aumenteremo le probabilità di essere fermati dagli ostacoli che incontreremo!>>
<<Otrebmu ha ragione!>> commentò Jekyll, dopo aver riflettuto <<Ma ha ragione anche Eruner, Vassallo!>> aggiunse fissando Otrebmu.
<<Spiegatevi!>> chiese il Vassallo.
<<Proporrei semplicemente una variante alla proposta di Eruner! Se è vero che Tarok non potrà resistere all'attacco di due di noi contemporaneamente, non potrà certamente respingere l'assalto di tutti e tre! Lo attaccheremo insieme, ce ne sbarazzeremo più rapidamente e, insieme come vuole Otrebmu, supereremo il Terzo Giardino e ragigungeremo il Castello di Eron al Centro del Labirinto!>>
Eruner ed Otrebmu annuirono.
L'Elfo aiutò Jekyll a rimettersi in piedi e si schierarono nuovamente pronti all'assalto.
Tarok, avendo forse percepito le intenzioni di coloro che avevano invaso il Terzo Giardino, si mosse leggermente, pronto a respingere l'attacco.
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17/10/2013 03:13
 
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<<Otrebmu, la vostra energia è calda, mentre la mia è fredda...due opposti...e due opposti, quando si incontrano, si annullano!>> ragionò il Paladino.
Vero, ma devono essere della stessa intensità ,altrimenti l'energia più forte prevarrà su quella più debole! lo avvisò Eruner.
<<Non credo che questo bestione possa capire la differenza tra un Aspirante ed un Vassallo...per lui è solo una questione di potenza!>> commentò Otrebmu.
<<Quindi, vi basterà modulare la vostra forza perchè sia pari alla mia!>> Jekyll strizzò un occhio al Cronologo del Regno.
Il Vassallo capì quello che Jekyll intendeva e dispose il piano d'attacco.
<<Jekyll ed io attaccheremo Tarok centralmente, per indurlo a far convergere i suoi colpi di risposta uno contro l'altro! Se ci riusciremo, per un attimo, solo un attimo, Tarok sarà inerme e voi, Eruner, dovrete porre fine all'esistenza del Terzo Guardiano!>>
Eruner annuì silenzioso e sguainò la spada, mentre una luce sinistra brillava nel suo occhio: era felice di poter ripagare il Guardiano dell'affronto che gli aveva fatto atterrandolo.
<<Jekyll, siete pronto?>> chiese il Vassallo al Cavaliere del Nord.
<<Come non mai, amico mio!>> rispose il Paladino.
Tra le mani di Otrebmu comparve una nuova sfera di energia, mentre Jekyll radunava le sue energie fredde sul palmo di una mano.
<<Più di così non posso fare, Otrebmu!>> disse Jekyll, quasi volesse scusarsi della sua poca potenza.
<<Basterà, Jekyll! Deve bastare per forza!>> gli rispose il Vassallo, riducendo la potenza della sua sfera in modo che fosse esattamente uguale e contraria a quella dell'amico.
<<Eruner, siete con noi?>>
Come sempre, Otrebmu! rispose l'elfo, con un tono divertito nella sua voce telepatica.
<<Bene! Allora andiamo!!>> ordinò il Vassallo.
Jekyll ed Otrebmu scattarono in avanti ed Eruner fu subito dietro di loro, distanziato solo di poco.
<<Ora!!>> gridò Otrebmu.
I due guerrieri lanciarono le loro sfere di energia con una traiettoria incrociata. Tarok fu pronto a rispondere e scagliò una sfera di ghiaccio da una mano ed una sfera di energia calda dall'altra. Le quattro sfere, grazie al percorso impresso dai guerrieri del Regno, si scontrarono tra opposti, annullandosi completamente, ma provocando una detonazione assordante che scaraventò il Vassallo ed il Cavaliere del Nord lontano. I due combattenti caddero pesantemente al suolo, tramortiti dal colpo.
La grande agilità di Eruner e soprattutto l'elevata velocità che l'elfo aveva impresso al suo attacco permisero all'Aspirante Vassallo di non subire il contraccolpo dello spostamento d'aria. La lama dell'elfo si mosse con una rapidità sorprendente e Tarok non ebbe il tempo di reagire: il tronco del Terzo Guardiano venne attraversato dalla lama dell'Aspirante Vassallo che, agilmente, atterrò alle sue spalle.
Un silenzio innaturale scese sul Terzo Giardino del Labirinto di Eron, poi un rumore viscido annunciò lo scivolamento delle due metà del tronco di Tarok, il cui corpo inerte stramazzò fragorosamente al suolo.
Appena la vita che animava il corpo del Terzo Guardiano si spense, la nebbia che aveva avvolto il Giardino si diradò. Eruner fece appena in tempo a voltarsi per vedere il corpo di Tarok dissolversi nel nulla.
L'Aspirante Vassallo corse a soccorrere i suoi compagni che stavano faticosamente rialzandosi.
Tutto bene? chiese con il suo solito modo un po' brusco, che, però, questa volta non riusciva a celare una certa apprensione.
Anche Eoden che si era tenuto in disparte durante lo scontro corse a sincerarsi delle condizioni del Vassallo e del suo padrone con festose leccate di viso.
<<Sì, grazie!>> commentò Otrebmu, mentre controllava che l'ampolla con il veleno del Primo Guardiano fosse ancora integra.
<<Che botta! Per fortuna siete stato eccezionale, Eruner! Se aveste ritardato di poco, probabilmente Tarok sarebbe riuscito a rispondere anche al vostro assalto!>> disse Jekyll, accarezzando il grande testone bianco di Eoden.
Ne dubitavate, Cavaliere del Nord? chiese, un po' stizzito, l'elfo.
<<Certo che no...era solo una constatazione, Eruner!>> gli sorrise il Paladino dall'armatura d'argento.
<<Bene! Ora basta chiacchierare e vediamo cosa ci ha lasciato il Terzo Guardiano!>> si intromise il Vassallo.
I due uomini e l'elfo si avvicinarono al luogo in cui era scomparso il corpo gigantesco di Tarok: solo una vasta area di erba ingiallita e schiacciata indicava il luogo della morte del Terzo Guardiano, poichè di lui non era rimasto più nulla.
Gli occhi dei guerrieri del Drago Blu vennero attirati da una piccola anfora di cristallo il cui coperchio di alabastro era aperto e fissato con una piccola cerniera dorata.
<<Deve essere questo il dono del Terzo Guardiano...se così lo possiamo chiamare...>> commentò Jekyll, sollevando l'oggetto e guardandolo in controluce nell'atmosfera crepuscolare del Labirinto.
Otrebmu sbirciò all'interno dell'anfora.
<<Sembra vuota!>> commentò, non riuscendo a celare una certa delusione.
Adesso non ci resta che raggiungere il Castello, affrontare la Strega, ammesso che abiti ancora da queste parti, e capire a cosa diavolo servono tutti questi oggetti e scoprire come usarli! disse, amaro, Eruner, scrutando le torri, ormai vicine, dell'antica dimora di Eron.
<<Coraggio, Eoden, amico mio, portaci al Castello della Strega del Labirinto!>> disse Jekyll, accarezzando il folto pelo del suo lupo.
Eoden non se lo fece ripetere e, incollando il naso a terra, guidò il gruppo fuori dal Terzo Giardino.
La luce intorno a loro stava scemando e gli stretti percorsi del Labirinto sembravano sempre più angusti: se non fosse stato per il fiuto del lupo bianco di Jekyll, probabilmente il Vassallo e gli Aspiranti si sarebbero persi, ma, come quando erano entrati, Eoden sembrava sapere esattamente la strada da percorrere.
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17/10/2013 03:13
 
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Eoden procedeva sicuro nel dedalo di corridoi e passaggi; anche quando davanti al gruppo si parava davanti un muro di roccia invalicabile, il grande lupo bianco cambiava direzione con fare deciso e ricominciava a camminare. Dopo molto tempo, quando ormai i guerrieri del Drago Blu avevano perso completamente l'orientamento, Edeon si fermò ed iniziò ad ululare.
<<Cosa succede?>> chiese Otrebmu, perplesso.
<<Eoden ha perso la traccia!>> rispose il Cavaliere del Nord <<O meglio, a giudicare da come si è fermato improvvisamente, considerando che non ha mai esitato nel scegliere la direzione da prendere, direi che la traccia si è esaurita!>>
Come sarebbe che la traccia si è esaurita? chiese Eruner, guardandosi intorno.
Le possenti torri del castello erano ormai molto vicine, ma non c'erano passaggi che li potesse far giungere all'antico maniero della Strega Eron.
<<Credo che Eoden ci abbia portati fino all'origine della traccia...ma ora non ha più idea di dove dobbiamo andare!>> rispose Jekyll.
All'improvviso un ennesimo muro comparve iniziò a scorrere dietro di loro, chiudendo la strada da cui erano arrivati.
<<Maledizione! Ora siamo in trappola!>> mormorò il Vassallo, quando si rese conto che erano rimasti chiusi in uno spazio quadrato di non più di dieci braccia di lato.
Una risata sguaiata esplose nell'aria sopra di loro, come una risposta alle parole del Vassallo.
<<Beh, Eruner, questo almeno risponde ai vostri dubbi...Eron è viva e, probabilmente, ci sta osservando!>> commentò il Paladino dall'armatura d'argento, osservando il compagno.
<<Non sia mai che quattro mura di pietra ci possano fermare!>> disse Otrebmu, mentre una sfera di energia comparve nel palmo della sua mano destra <<State indietro!>>
Io non lo farei... sentenziò l'elfo, arretrando di un passo.
Il Vassallo scagliò il suo attacco contro il muro che dava proprio di fronte al Castello, ma venne respinto indietro, colpendo il guerriero in pieno petto. Otrebmu venne scaraventato contro il muro alle sue spalle e si accasciò stordito a terra.
<<Otrebmu!>> gridò Jekyll, correndo accanto all'amico.
Otrebmu! con un balzo, Eruner fu accanto al compagno.
Il Vassallo si mise faticosamente in ginocchio, rialzandosi e tossendo, guardando gli amici con espressione sconsolata.
<<Non avrei mai pensato che...>> iniziò.
<<Ma dov'è finito Eoden!>> chiese Jekyll, rendendosi conto solo in quel momento che il suo lupo bianco era scomparso, senza che nessun varco si fosse aperto nella loro prigione di roccia.
Sentendo chiamare il suo nome dal padrone, Eoden comparve dal muro che Otrebmu aveva appena cercato di demolire con il suo attacco.
Non ci posso credere! esclamò Eruner, sinceramente stupito.
<<E' un'altra illusione di questo posto infernale!>> mormorò Otrebmu, osservando il grande lupo bianco che sembrava letteralmente uscire dal muro davanti a lui.
Jekyll avanzò cautamente incontro all'animale e, agli amici che lasciò dietro di sè, parve che si immergesse nel muro stesso; poi l'Aspirante Vassallo si chinò ad accarezzare il grande testone bianco del lupo.
<<Bravo, Eoden! Se non ci fossi tu!>> disse, continuando a gratificare l'animale con molte coccole, poi si voltò verso i compagni <<E' un'illusione ottica: Eoden ci ha portato davanti al viale d'accesso al Castello di Eron, ma la prefetta sovrapposizione del disegno della pietra del lastricato e delle mura, insieme alla prospettiva delle pareti oblique del viale stesso ci hanno illuso di trovarci davanti ad un muro!>> spiegò, sorridendo.
Il Vassallo e l'elfo raggiunsero l'amico cautamente.
<<Ci siamo fatti prendere in giro come dei principianti!>> imprecò Otrebmu.
<<Non prendetevela, Otrebmu, le illusioni di Eron non sono da sottovalutare! I suoi poteri sono immensi!>> Jekyll era pensieroso ed osservava il cupo castello davanti a loro.
Come mai il colpo di Otrebmu è tornato indietro? Io non percepisco alcuna magia! chiese Eruner.
<<Probabilmente il castello è protetto da una barriera magica che si attiva unicamente davanti ad un assalto diretto che possa comprometterne l'integrità! Il colpo di Otrebmu, se non fosse stato respinto, avrebbe percorso il viale e si sarebbe schiantato contro le mura, danneggiandole!>> azzardò Jekyll, non sapeva molto di magia e confrontarsi su questo tema con un elfo capace come Eruner poteva essere spiacevole, considerando l'umore variabile del Paladino.
<<Ho letto da qualche parte di una magia simile, ma non ho mai trovato maghi capaci di tanto, nè luoghi che fossero protetti da questo incantesimo! Voi cosa ne dite, Eruner?>> anche il Vassallo si muoveva cautamente su quel terreno, dopotutto Eruner era l'esperto del gruppo in fatto di magia.
E' possibile... rispose il Paladino, dopo aver riflettuto E' possibile...dobbiamo stare attenti!
Il gruppetto avanzò lentamente lungo il viale d'accesso del Castello e, solo quando furono all'inizio della larga gradinata di accesso, poterono scorgere il grande portone ligneo, diroccato e semiaperto, che segnava l'ingresso alla fortezza di Eron.
Il Vassallo e gli Aspiranti avevano i sensi all'erta e si muovevano con circospezione, solo Eoden sembrava nuovamente sicuro del fatto suo e, quasi senza accertarsi di essere seguito, salì la gradinata e scomparve nel buio dietro il portale.
<<Andiamo, non è questo il momento di esitare...siamo quasi arrivati alla nostra destinazione!>> ordinò il Vassallo, iniziando a salire verso i grandi battenti di legno del Castello.
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17/10/2013 03:14
 
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L’atrio del castello era buio, l’aria umida, satura dell’odore di muffa.
I tre guerrirei lasciarono vagare lo sguardo su quella desolazione: pietre precipitate dalle alte volte del soffitto, colonne spezzate che giacevano a terra ridotte in blocchi scomposti; tutto aveva un aspetto abbandonato da molto, moltissimo tempo.
«Bene, alla fine siamo entrati nel castello di Eron!>> commentò il Vassallo, posandosi le mani sui fianchi.
«Siamo nella dimora della strega, ora dobbiamo stare veramente attenti!!>> mormorò il Cavaliere del Nord, guardandosi ancora intorno.
La luce grigia e polverosa dell’esterno filtrava da piccole feritoie aperte sui muri, costruiti con imponenti blocchi di roccia irregolari, come se fossero stati malamente sbozzati dalla mano di uno scadente scalpellino.
Eruner iniziò a passeggiare per il vasto atrio, esplorando gli angoli più nascosti dall’ombra, come se volesse accertarsi della mancanza di un imminente pericolo.
Sento una presenza fra noi, come se fossimo osservati! Solo non riesco a capire dove sia la persona che ci spia!
«Probabilmente Eron ci sta guardando…sa che siamo entrati nel castello…e ci starà aspettando!>> commentò, inquieto Jekyll.
Ad intervalli regolari, sui muri erano fissati grossi anelli di ferro battuto, ormai corrosi dalla ruggine e dal tempo, nei quali erano posate delle fiaccole spente da secoli, coperte di ragnatele.
L’elfo si avvicinò ad un paio di quelle, le rimosse dagli anelli e, toccandole con la punta di un dito, le accese.
Eoden ed io possiamo tranquillamente girare per questo castello senza bisogno di particolari aiuti, ma voi…credo che potreste gradire un po’ di luce! disse, lanciandole verso i compagni.
Otrebmu e Jekyll le afferrarono al volo, mormorando un ringraziamento.
Ora che la luce incerta delle fiamme permetteva loro di vedere meglio, notarono gargoyle dal volto minaccioso che li osservavano dall’alto delle volte.
«Ecco coloro che ci osservavano, Eruner!>> disse, cercando di essere divertente, il Vassallo, indicando le sculture.
L’elfo scoccò all’amico un’occhiata nervosa ed irritata, ma si astenne dal fare commenti.
«Proseguiamo, amici!>> li esortò Jekyll, mentre, seguito da Eoden, si dirigeva verso l’ampia scalinata che conduceva al piano superiore.
Giunti in cima, Jekyll si fermò ad osservare un particolare del muro alla sua sinistra: le pietre sembravano ancora più sconnesse e tra esse sembrava fosse rimasto incastrato qualcosa, un piccolo cilindro di metallo.
L’Aspirante Vassallo afferrò l’oggetto e lo sfilò dalle pietre, vi soffiò sopra e, con grande sorpresa di tutti, il metallo, liberato da secoli di polvere e sporco, mostrò loro il suo vero colore: un bianco quasi accecante in quella penombra.
Il Vassallo ed i due Paladini esaminarono con attenzione l’oggetto: era un cilindro non più lungo di una spanna, chiuso alle due estremità da due tappi di pietra blu, mentre a metà della sua lunghezza vi era inciso un giglio.
«I Cavalieri del Giglio…questo cilindro non può che essere stato lasciato da Lort!!>> spiegò Jekyll, gli occhi febbricitanti.
«Apritelo, Paladino!>> disse il Vassallo, facendo più luce con la sua fiaccola.
Con cautela, Jekyll rimosse uno dei tappi e ne estrasse un sottile foglio di pergamena; lo srotolò con estrema attenzione, consapevole che quel piccolo foglio avrebbe potuto distruggersi tra le sue mani se non fosse stato maneggiato con la dovuta cura.

Cavlieri, che il Drago avete nel petto,
tre oggetti tenete nel pugno stretto.
Veleno mortale e curativo,
uccide tutto ciò che è cattivo.
Una lama di oro lucente,
che penetra la carne più ardente.
Un vaso di cristallo trasparente,
per legar la strega del maniero possente.

Jekyll lesse, la voce sempre più incerta via via che comprendeva il significato di quelle parole.
«E così, Lort, ci ha finalmente spiegato a cosa servono gli oggetti che abbiamo recuperato dai Guardiani!>>
Il veleno servirà per uccidere la Strega Eron ed il vaso per contenerne l’essenza in modo che non possa più tornare a nuocere…ma il coltello?
<<Lort affrontò un drago bianco, Eruner, voi conoscete carne più ardente di quella di un drago?>> spiegò il Vassallo.
L’elfo annuì, pensieroso.
«Cavalieri che il Drago avete nel petto…>> lesse Jekyll, a fior di labbra «Lort aveva un Giglio sulla sua armatura, noi abbiamo un Drago…>> si volse verso gli amici «Capite quello che vuol dire?>>
Otrebmu ed Eruner si scambiarono un’occhiata perplessa.
«Lort sapeva che non sarebbe riuscito a sconfiggere la strega e sapeva che un giorno dal Regno di Blue Dragon qualcuno sarebbe giunto fino a qui per completare la sua opera!>> spiegò il Paladino dall’armatura d’argento.
Quella rivelazione li lasciò interdetti.
«Proseguiamo, dobbiamo arrivare all’Arco di Pan!>> disse Otrebmu, dopo qualche istante.
I tre guerrieri si avviarono lungo il corridoio, alla loro sinistra finestra più ampie, ma con i vetri in frantumi, lasciavano entrare più luce, permettendo loro di spegnere le fiaccole.
«Così avremo tutte le mani libere per combattere!!>> commentò Jekyll, mentre osservava Eoden guidare il gruppo sul pavimento di larghe lastre di pietra gelida e grigia.
Stavano camminando in silenzio per alcuni minuti che parevano allungarsi a dismisura nelle ombre del castello, quando Eoden emise un piccolo guaito.
Jekyll fu subito accanto a lui e si chinò per osservare quello che aveva attirato l’attenzione del suo lupo.
«Ma questa…>> iniziò a dire, toccando i pezzi di acciaio che giacevano a terra: tra i numerosi strati di polvere che li ricoprivano, bagliori bianchi si intravedevano incerti.
«…non può che essere l’armatura che Lort si tolse, come raccontato nella leggenda!>> finì per lui il Vassallo.
Guardate davanti a noi!
La voce di Eruner invase le loro menti all’improvviso, facendoli sussultare.
Otrebmu e Jekyll alzarono lo sguardo dai resti dell’armatura di Lort e videro un grande portale di pietra nera, lucida, finemente scolpita. L’unica cosa di quel castello in rovina che sembrava essere conservata con cura.
Ho un cattivo presentimento…dietro quella porta si nasconde un potere enorme!
«Ma dobbiamo varcare quella soglia! Scommetto un doppio giro in taverna per tutti che dietro quel portale si trova l’Arco di Pan…e probabilmente la Strega!>> Otrebmu si alzò ed impugnò le armi.
«Nella leggenda, Lort sembrò sconfiggere Eron in questo corridoio, proprio qui dove ora giace la sua armatura…perché la strega non ci affronta qui?>> si chiese il Cavaliere del Nord, sguainando le sue lame.
Perché siamo tre, mentre Lort era da solo e perché, con tutto il rispetto che posso portare a Lort ed al suo Ordine cavalleresco, noi, probabilmente, siamo decisamente più forti di lui! Eron aspetta di affrontarci su un terreno a lei più congeniale!
La spiegazione di Eruner filava, quindi, senza più aggiungere altro, il gruppo si mosse cautamente verso quella porta nera che, nella penombra, sembrava un’orbita vuota pronta ad inghiottirli per sempre.
Via via che si avvicinavano, Eoden iniziava a ringhiare sempre più ferocemente, mentre il suo candido pelo si rizzava minaccioso.
Giunti davanti alla porta, Otrebmu fece per allungare una mano ed aprire, ma i battenti si mossero da soli e si spalancarono.
«Vi stavo aspettando, Cavalieri del Drago Blu!>> una voce graffiante li accolse dal buio che albergava nella sala che ora si apriva davanti a loro; solo un cono di luce bianca, proveniente dal nulla, illuminava una coppa finemente lavorata, sospesa nel vuoto.
La Coppa in cui si cela l’Arco di Pan!
Per la prima volta dall’inizio della missione, Eruner sembrava davvero essere emozionato, forse ammirato dalla potenza che si sprigionava da quello strano manufatto.
Otrebmu avanzò di un passo nel buio.
«Sono Otrebmu Ittoram, Vassallo del Sommo Blue Dragon ed i miei compagni sono Eruner l’elfo e Jekyll Cavaliere del Nord, Aspiranti Vassalli e Paladini del Regno!>> la voce del Vassallo echeggiò nel buio per qualche istante.
Una risata scomposta e sgradevole rispose al guerriero.
«Benvenuti nel mio Castello, servi del Drago Blu!>> rispose, sprezzante la voce «Io sono Eron, Signora del Labirinto! Ma immagino che voi questo lo sappiate già!>>
Eruner e Jekyll si affiancarono al Vassallo, le armi in pugno.
«In nome dei Sommi Ostri e Palank, Eron, consegnateci la coppa!>> proseguì il Vassallo.
Un’altra risata, carica di scherno, esplose nel buio.
«Io sono su questa terra da molto prima che la barba di Ostri ed il codino di Palank facessero la loro comparsa! Quei nomi e ciò che essi rappresentano non mi dicono niente e niente devo a loro!>> rispose la strega.
«Maledetta!>> sibilò Jekyll, offeso dalle parole di Eron.
«Vassallo, dite al vostro giovane amico che se il suo animo è così sensibile, forse dovrebbe dedicarsi alla poesia, invece che alla guerra!>> lo schernì la strega «Ostri e Palank rappresentano valori che in questo luogo non valgono, poiché sono io a fare le leggi nel Labirinto, ma da quello che so anche nel mondo fuori di qui, i Valori del Regno stanno andando a rotoli! I buffoni che fondarono Blue Dragon non erano forse tre, una volta? Ma Gex ha capito prima degli altri due e ha fatto la sua scelta!!>>
«Taci!>> Jekyll si avventò nel buio.
«No!>> gli gridò Otrebmu.
Jekyll!
L’ultima cosa che sentì fu il latrato di Eoden, poi un colpo violento lo investì in pieno petto, scaraventandolo nuovamente sulla soglia della sala.
Eruner si chinò sull’amico.
Come state, amico mio?
Jekyll non rispose e iniziò a rimettersi in piedi, per quanto ancora stordito.
Singolarmente non possiamo fare niente, Jekyll! Eron è troppo forte!
«Date retta al vostro amico dalle orecchie a punta, Cavaliere del Nord!>> Eron rise.
Eruner scoccò un’occhiata preoccupata nel buio, la Strega poteva sentire la sua voce!
«Andremo all’attacco come sempre…insieme!>> ordinò il Vassallo.
Non appena Jekyll fu nuovamente in piedi, i tre guerrieri si schierarono.
«Avanti!>> ordinò Otrebmu.
Non appena tutti e tre ebbero varcato la soglia buia della Sala della Coppa, un grande drago bianco scese dal soffitto invisibile, il suo ruggito rimbombò nel vuoto, mentre i suoi malvagi occhi rossi si fissarono sugli invasori.
Jekyll a voi!
Eruner lanciò al compagno il coltello dorato che i Guardiani del Secondo Giardino avevano lasciato dopo essere stati sconfitti.
Il Cavaliere del Nord lasciò espandere la sua aura e congelò un tratto del pavimento davanti a sé, ma il drago guardiano aveva notato nella mano dell’Aspirante la lama dorata del Secondo Giardino. Con un ruggito spaventoso, eruttò fiamme roventi contro il Cavaliere del Nord. Jekyll si buttò a terra, scivolando sul ghiaccio e si protesse il viso con gli scudi d’argento della sua armatura. Le fiamme lo avvolsero ed il suo mantello prese fuoco immediatamente; l’Aspirante rotolò su se stesso per spegnere le fiamme e così facendo potè evitare le fauci del drago.
«Pensate alla Strega!!>> comandò Jekyll.
Otrebmu ed Eruner, seguiti da Eoden, si lanciarono nel buio verso l’origine della voce.
Non appena il drago vide quel movimento fece per dirigersi sui due compagni, ma la voce del Cavaliere del Nord lo fermò.
«Sono io il tuo avversario per ora!>> gridò il Paladino, mentre una fitta coltre di fumo nero si alzava alle sue spalle dai resti brucianti del suo mantello.
Con un ruggito sordo di minaccia, il drago lo fissò e si avventò nuovamente contro l’Aspirante Vassallo, preceduto da un muro di fiamme.
Ancora una volta Jekyll si protesse dietro i suoi scudi, ma il calore divenne insopportabile.
Otrebmu, datemi la fiala ed aiutate Jekyll, da solo non ce la può fare!
Il Vassallo rallentò la sua corsa e lanciò all’elfo la fiala con il veleno del Primo Guardiano, poi si volse verso il drago e scagliò una grande sfera di energia che colpì l’animale sul fianco. Sorpreso dal dolore, il drago si voltò verso il Vassallo interrompendo la fuoriuscita delle fiamme. Jekyll approfittò di quel momento per scagliarsi sul drago bianco, spiccò un balzo e conficcò il coltello dorato subito sotto la mandibola squamosa.
Il corpo del drago fu scosso immediatamente da un movimento scomposto, la lunga coda frustò Jekyll scagliandolo a terra violentemente, mentre la testa irta di corna colpì con forza in pieno petto il Vassallo atterrandolo, poi, dopo aver emesso un grido acuto, il lungo candido corpo del Drago Guardiano si dissolse nel buio. Il coltello dorato cadde, tintinnando al suolo, la lama bruciata e corrosa.
«Maledetti!!>> la voce della strega aveva una nota di panico che suscitò una gioia selvaggia nell’elfo.
Eron emerse dalle tenebre, bella e terrificante ad un tempo, e si lanciò sull’Aspirante Vassallo.
Voi sarete la prossima!
L’agilità di Eruner era impressionante, tuttavia i suoi attacchi furono facilmente evitati dalla strega.
Quello che, però, Eruner voleva ottenere era di avvicinarsi il più possibile al corpo di Eron e, quando ritenne di essere alla giusta distanza, scagliò la fiala di veleno contro la strega.
«Non è così facile, elfo, sconfiggere Eron!>> disse la strega, mentre un ghigno mostrusoso ne deformava i lineamenti, poi con una mano deviò la fiala, lanciandola in direzione di Eoden che, subito dietro all’elfo, aveva spiccato un balzo per attaccare la signora del castello «Prendi, cucciolotto!>>
Eruner non potè fare altro che vedere il fragile vetro rompersi sul muso del grosso lupo di Jekyll.
No!!
Jekyll, ancora a terra, vide la scena come se fosse rallentata.
«Eoden, no!!! Non leccarti il muso!!>> gridò, disperato al suo lupo, sperando che la pelle dell’animale fosse integra e che non ci fossero ferite dalle quali il veleno avrebbe potuto entrare nel corpo del fedele compagno.
Il grosso lupo era lanciato contro la strega e non potè far nulla per impedire che la fiala gli si rompesse subito al di sotto del naso, sulle zanne e sul mento. Il veleno colava denso e trasparente sulla candida pelliccia e sulle zanne affilate.
Eron, distratta dagli attacchi continui di Eruner, non ebbe il tempo di evitare che il grosso lupo la investisse. Così la strega finì a terra, schiacciata dal possente animale che, fissando i suoi occhi gelidi di ghiaccio in quelli della strega, affondò le zanne nella gola della signora del Labirinto, prima che quella potesse reagire.
«La profezia era vera!!>> gridò, la voce strozzata, Eron, prima che tutto si trasformasse in un gorgoglio liquido e la sua bocca si inondasse di sangue.
Solo quando il corpo di Eron ebbe un ultimo sussulto e poi smise di muoversi, Eoden lasciò la presa e, lo sguardo scintillante, si volse verso il padrone. Il candido pelo era zuppo di sangue scuro, le zanne gocciolavano della linfa vitale della strega.
Otrebmu fu il primo a reagire si lanciò sul lupo, strappandosi un lembo del mantello, poi gli si inginocchiò davanti e, mormorandogli complimenti e lusinghe, pulì quanto più accuratamente poteva la bocca del lupo.
Datemi il vaso, Otrebmu! Mentre voi e Jekyll finite di assistere Eoden, raccoglierò ciò che resta di Eron nel vaso che ci ha lasciato il Terzo Guardiano.
«Il sangue di Eron ha lavato il veleno che impregnava le fauci di Eoden!>> sentenziò, dopo qualche minuto, il Vassallo, mentre Jekyll osservava con preoccupazione il suo lupo alla ricerca di qualche segno degli effetti del veleno «Per questo non è morto! Non ha avuto il tempo di ingerirlo e l’abbondante flusso di sangue che è sgorgato dalla gola di Eron ha lavato il veleno dalla pelliccia e dalle zanne! Sei stato proprio fortunato!>> concluse, accarezzando il testone bianco del lupo, poi andò ad aiutare Eruner a recuperare la cenere che era rimasta del corpo di Eron, una volta che la vita la aveva lasciata.
«Ora abbiamo un secondo dono da portare ai Sommi!>> concluse il Vassallo, soddisfatto, scrutando il vaso.
I tre amici si avvicinarono, quindi, alla Coppa, posta nel centro della sala, la studiarono per qualche istante, poi, grazie alla magia di Eruner, l’avvolsero in una sfera di energia che permise loro di estrarla dal cono di luce in cui Eron l’aveva posta.
«Mi aspettavo qualche trappola o qualche altra difesa per la Coppa!>> commentò Jekyll, mentre uscivano dalla stanza.
Eron pensava che la sua magia e il Drago Guardiano fossero abbastanza…dopotutto l’ha custodita per secoli così!
«Ma non ha fatto i conti con il Regno di Blue Dragon!>> aggiunse il Cavaliere del Nord.
«La sua superbia e la sua eccessiva sicurezza nei suoi poteri l’hanno portata a credere che i Sommi non fossero molto diversi da coloro che fino ad oggi avevano cercato di prenderle la Coppa con l’Arco di Pan! E questo è stato decisamente il suo errore più grande!>> sentenziò il Vassallo «Ora torniamo a casa!>>
«Prima di morire, Eron ha fatto cenno ad una profezia, Jekyll, voi ne sapete nulla?>> chiese Eruner, usando, per una volta, la sua voce.
«No…>> Jekyll riflettè, ma non gli venne in mente nulla «Però, visto che Eoden sembra aver sempre saputa quale fosse il percorso nel Labirinto per giungere al Castello, potrei supporre che Eron sapesse di una profezia secondo la quale un lupo, magari proprio un lupo bianco, avrebbe potuto essere la causa della sua morte!>>
«Già, da quando siamo entrati nel Labirinto è stato come se Eoden avesse sempre saputo dove andare e cosa fare…forse era veramente il suo destino uccidere la Strega del Labirinto!>> commentò il Vassallo.
Quando i tre guerrieri del Drago Blu ed Eoden uscirono dal Castello notarono con stupore che il Labirinto era completamente scomparso e che la via per uscire si snodava chiara e definita davanti a loro.
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17/10/2013 03:17
 
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I tre ed Eoden uscirono dalla caverna esausti, ma vivi, e con l’Arco di Pan illuminato dalla luce dell’alba.
<<Bene siamo vivi>> disse Jekyll.
<<Già e io ho ancora l’armatura intera>> disse Otrebmu.
<<Come?>> chiese Jekyll.
<<A ogni avventura gli distruggevano l’armatura>> disse Eruner, girando la testa, per non far vedere il sorriso che gli si allargava sul viso.
<<Torniamo nel Regno>> disse Otrebmu.
I tre risalirono sui cavalli e partirono con il grosso lupo che li seguiva.
Il mattino del quindicesimo giorno della partenza di Otrebmu e dei due Aspiranti, i tre tornarono e attraversarono i Cancelli, consegnarono l’Arco di Pan ai Sommi e fecero riunire i templari.
<<Bene tenendo conto che i sette giorni sono trascorsi, passiamo ai voti>> disse Enricus.
<<Bene io sono d’accordo che Jekyll diventi Templare>> disse Ikarus.
<<Io lo ero anche da prima>> disse Mariuccia.
<<Io mi associo a Mariuccia>> disse Alkor.
<<Bene anche io sono favorevole>> disse Enricus.
<<Per me va bene>>disse Eruner.
<<Bene vista la preparazione di Jekyll, la sua tenacia, la sua tecnica di combattimento, la sua…>> stava continuando a dire Otrebmu
Quando Eruner lo interruppe dicendo: <<Siete favorevole si o no?>>
<<SI>> rispose Otrebmu.
<<Bene, finito, siete un Templare ora Jekyll >> concluse Eruner.
Tutti si congratularono con il nuovo Templare e andarono in Taverna a festeggiare.
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Regio Cronologo
17/10/2013 03:19
 
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OT-- Racconto del passato come potete vedere dalla data, e svela come Jekyll è diventato Sin Fein, ci abbiamo messo un po' è vero... ma alla fine ci siamo riusciti [SM=x92702] --OT




Vassallo del Regno di Blue Dragon
Mago-Guerriero/Cronologo Ufficiale/
Mastro Erudito della Biblioteca Arcana
Membro della Compagnia dei Templari Sin Fein
Cavaliere della strada Pura
Secondo classificato al primo torneo del Regno di Blue Dragon di FF4
Quarto classificato al secondo torneo del Regno di Blue Dragon di FF4 BARBA D'OSTRI
Primo classificato al terzo torneo del Regno di Blue Dragon di FF4 Boccale di Birra di Palank
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22/10/2013 15:54
 
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OT- Complimenti, è un racconto davvero bello. Ma come ho fatto ad accorgermene solamente adesso? [SM=x92714] Comunque, un nuovo bel racconto per la biblioteca arcana -OT






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

[SM=x92774]Regio Analista e Vassallo del Regno di Blue Dragon
[SM=x92726]Cavaliere
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