L'arrivo del Monaco

Lo spuntare dell'alba trovò Taran pronto per entrare nel Regno per raggiungere il quale aveva faticato a lungo.
Lo accolsero all'ingresso severi soldati chiusi in corazze colossali. Taran rimase sinceramente colpito da quella silenziosa prova di possanza data dai guardiani. Non aveva mai visto corazze cosi pesanti e per di più soldati capaci di indossarle con una tale compostezza durante un turno di guardia, che sicuramente doveva durare da lunghe ore.
Era ancora stupito che il soldato, di cui ancora non conosceva il titolo, lo apostrofò amichevolmente: "Holux a voi, viandante. Siete il benvenuto al Regno. Cosa vi porta qui?"
Taran sorrise sinceramente a quel saluto: gli veniva dato un benvenuto incondizionato, prima ancora di sapere quali motivi lo conducevano in quel luogo. Era davvero qualcosa che scaldava il cuore; sapeva di casa.
"Holux, messere. Vi ringrazio" rispose. "Sono giunto qui per pormi al servizio del Sommo Bluedragon. Spero di poter divenire un Aspirante Vassallo".
Il soldato rise, il suono attutito dal massiccio elmo. "Non siete il solo a sperarlo, messere" disse e indicò un punto dietro di sè: "da quella parte vi è la Locanda. Là troverete tutti quelli che aspirano al titolo come voi, in attesa della decisione del Sommo. Vi consiglio di farvi un salto per riposare prima di chiedere udienza al Sommo".
"Vi ringrazio" rispose Taran, dopo aver preso nota della direzione che gli veniva indicata. Accomiatatosi dalla guardia, che tornò al suo dovere di sentinella, il monaco si incamminò verso la Locanda.
Non aveva necessità di dormire nè di rifocillarsi, per entrambe le cose era stata sufficiente la meditazione, ma era estremamente curioso di vedere quali personaggi aspirassero al vassallaggio e chi abitasse in quel Regno.
Perchè, mentre camminava, poteva sentirlo; nell'aria, nelle risate e nelle chiacchiere allegre delle persone che superava; tutto sapeva di una lietezza, di una calma che non aveva mai visto in nessun altro luogo del mondo. La luce brillava sul Regno, niente di meno della fama che possedeva.
Taran si sentì contagiare da quella atmosfera benevola. Nemmeno la sua naturale avversione per le città e i luoghi affollati, sviluppati nei lunghi anni passati ad allenarsi sulle montagne, riusciva a prendere piede. Un sorriso soddisfatto gli comparve sul volto e, fischiettando tra sè, arrivò di fronte alla locanda.
Come gli aveva detto la guardia erano numerosi i personaggi che attendevano la nomina ad Aspirante dal Sommo: maghi, guerrieri ed altri ancora di cui non riusciva a riconoscere la specializzazione che brindavano, ridevano, facevano festa.
Erano davvero molti e Taran si sentì sopraffatto dal loro numero. Si chiese se aveva le qualità richieste per riuscire dove tutto quel grande numero faticava per farcela.
Dubbioso, rimase fermo in piedi.

Off topic:
Alla fine non è granchè diverso da come l'aveva mostrato Messer Drago, ma ci tenevo a scriverlo di persona Mi sono riferito a come il Regno appare nel Ritorno del Male, con tutta la folla di Aspiranti aspiranti davanti la taverna. Spero sia ok E ci tengo anche a poter ruolare con voi, perciò fatevi avanti senza paura
Otrebmu: Ecco qui. Per quello ci avevo già pensato, ma grazie lo stesso per il consiglio
Solarknight: Lo spero e lo farò sicuramente