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Il Lupo Azzurro e l'Aquila Bianca

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2015 18:21
26/02/2013 22:14
 
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Il Paladino Bianco ebbe un forte attacco di tosse e iniziò a sputare sangue: erano le prime gocce di sangue a cadere sulla superficie dell'arena da quando era iniziato lo scontro. Se quello fosse stato un duello di primo sangue, Claudium avrebbe sicuramente già perso, ma per fortuna non era così.

Il Paladino Bianco iniziò ad esaminare il suo corpo per vedere in che stato era ridotto: gran parte dell'armatura era ricoperta di ghiaccio; non era un grosso problema; probabilmente aveva qualche grosso livido sul torace; andava bene: l'importante era non avere costole rotte; però non c'era dubbio: il danno più grande lo aveva riportato sul viso visto che a causa della mancanza della barriera creata dalla tiara le schegge di ghiaccio lo avevano ferito in diversi punti. Anzi, era un miracolo che qualche scheggia non lo avesse accecato. Inoltre i poteri rigenerativi del Paladino si erano immediatamente attivati bloccando la fuoriuscita di sangue, ed evitando così al Paladino di rimanere accecato dai suoi stessi liquidi.

Una volta fatto un breve sforzo per riassumere una posizione eretta e dignitosa, il Paladino esclamò:
<<Bene, iniziamo dalle cose importanti...>>
Detto questo, la tiara che aveva perso iniziò a levitare a mezz'aria per andare poi a posarsi delicatamente sulla sua fronte. Fatto questo, gli zaffiri incastonati sull'Armatura di Raphael iniziarono a brillare; da questi iniziarono a diramarsi una serie di rune blu che andarono a creare una fitta rete di ramificazioni, quasi come i tanti affluenti di un fiume, finchè l'intera superficie della corazza non ne fu ricoperta. L'incanto creato tra gli astanti da quello spettacolo luminoso venne però subito interrotto dall'improvviso urlo del Paladino Bianco, a cui corrispose in contemporanea il passaggio del colore degli zaffiri e delle rune da blu a rosso, seguito poi dall'emanare da queste di intense fiammate vermiglie che andarono a sciogliere le spesse coltri di ghiaccio presenti sull'armatura. Quando infine anche la più fine lastra venne sciolta, l'armatura tornò al suo consueto aspetto. Jekyll si mantenne impassibile, ma dentro di lui era fortemente stupito: quali altri poteri poteva mai nascondere quella corazza?

<<Vi siete mantenuto all'altezza delle aspettative fratello; anzi; mi costringete a ricorrere anzitempo ad una tecnica che ho escogitato apposta per questo duello...>>

Il Paladino indietreggiò di qualche passo fino a tornare esattamente nel punto in cui era stato imprigionato dall'amico. Fatto questo fece ruotare con grande maestria le sue due spade piantandole saldamente a terra. Infine, si avvolse in un potente scudo argenteo che lo avvolse fino ad andare a formare un tutt'uno con la barriera dei Sommi.

Jekyll osservava incuriosito l'amico: per la prima volta dall'inizio dello scontro non aveva la più pallida idea di cosa avesse intenzione di fare; e la cosa iniziò a preoccuparlo sul serio...

<<Vedete,...>> proruppe Claudium <<...come ben sapete le Lame di Jibril non sono altro che una nuova forma che ho voluto dare alla mia vecchia spada, Arkea, dopo che la vecchia spada di oricalco di mio padre venne spezzata. Esse conservano tutti i poteri della mia vecchia compagna, i quali consistono, come mi disse all'epoca il mio maestro, nell'assorbire la magia dell'utilizzatore e cambiare forma a suo piacimento. Quello che capì però solo poco tempo fa fu questo: primo, che potevo controllare la magia da essa assorbita anche a distanza; secondo, che questa spada poteva davvero assumere qualsiasi forma e non solo quella di oggetti inanimati...>>

Una volta finito di parlare, il Paladino Bianco allungò le braccia in direzione delle spade. Immediatamente le rune delle Lame di Jibril iniziarono a brillare di un'intensa luce azzurra, per poi estendersi all'intera superficie delle spade, le quali iniziarono a cambiare forma. La luce che le avvolgeva aumentò la sua superficie, quasi come se il volume delle spade stesse aumentando. Quando la luce si diradò, lo spettacolo a cui assistettero il Cavaliere del Nord ed il gruppo degli astanti fu davvero singolare: le due lame si erano trasformate in due giganteschi lupi di metallo, riportanti sul loro corpo le stesse rune delle spade di Claudium.

<<E non è finita qui...>> disse il Paladino mentre schioccava le dita.
Subito i lupi ulularono e le rune sul loro corpo si illuminarono di bagliori vermigli per poi trasformarsi in fiamme vere e proprie. Quando il processo fu terminato, il corpo metallico dei lupi venne avvolto da un'intenso fuoco scarlatto.

Claudium sorrise mentre guardava l'amico attonito: <<Tra tutti gli animali terrestri i lupi sono tra quelli che lavorano meglio in branco. Inoltre... cosa c'è di meglio di due lupi di fuoco per dare la caccia ad un lupo dei ghiacci?>>

Jekyll sorrise di rimando: <<Non penserete forse di spaventarmi con questi miseri trucchetti. Statevene pure al calduccio dietro la vostra barriera, tra poco vi verrò a prendere...>>

<<Sempre che ci riusciate...>> Claudium non fece in tempo a finire la frase che subito il primo lupo si lanciò all'attacco del Cavaliere del Nord; quest'ultimo schivò il colpo scartando a destra ma subito il secondo lupo lo incalzò, costringendo il Vassallo a parare con la Sciabola d'Argento una feroce artigliata. La lotta con le due bestie andò avanti per diverso tempo, con il Cavaliere del Nord impegnato nell'ingrato compito di ammansire quelle due fiere così "giocose". Dopo l'ennesimo attacco andato a vuoto il Cavaliere del Nord prese posizione al centro dell'arena mentre i due lupi giravano intorno a lui in attesa del momento propizio per rigettarsi all'attacco. Nonostante la superiorità numerica degli avversari il Vassallo se la stava cavando bene e dopotutto non stava spendendo neanche troppe energie; solo il suo fiato iniziava a farsi pesante ma dopotutto era normale viste le energie che spendeva per schivare gli attacchi dei lupi. Il Cavaliere del Nord pensò che tanto bene invece non potesse stare Claudium. Era già passato infatti diverso tempo da quando il Paladino aveva evocato i lupi e muovere a distanza quelle fiere, così come mantenere attivo lo scudo che lo proteggeva, doveva averlo prosciugato di almeno metà del suo potere magico. Perchè allora continuare con una tattica così dannosa? Jekyll non si seppe dare una risposta, così decise di provocare il Paladino sperando che gliene desse una lui:
<<Beh, direi che è stato divertente giocare con questi cagnolini ma adesso mi sto stancando. Considerando che i vostri incantesimi di fuoco si limitano a dar fuoco alle vostre spade non penso che avrò problemi a mandare in frantumi questi cucciolotti con un paio delle mie sfere di ghiaccio...>>
Il Cavaliere del Nord allungò le braccia come di consueto per evocare qualcuna delle sue sfere congelanti ma il panico si dipinse sul suo volto quando si rese conto che le sfere non comparivano...
<<Siete caduto nella mia trappola, fratello...>> esclamò Claudium ridendo <<...Conosco bene le vostre capacità, per questo so anche che il vostro potere di creare ghiaccio intorno a voi dipende dalla quantità di acqua contenuta nell'aria che vi circonda. E indovinate un po'? Con i miei lupi in giro per l'arena non è rimasta neanche acqua sufficiente per bagnarvi le labbra.
Non è di questo però che vi dovreste preoccupare...
Nel caso non ve ne siate accorto, infatti, non mi sono solo limitato a proteggermi con questo scudo ma ho evocato anche una barriera poggiante direttamente su quella che circonda l'arena>>.
Il Cavaliere del Nord alzò immediatamente lo sguardo per cercare conferma delle parole del Paladino. Effettivamente la barriera del Sommo era ricoperta da una seconda barriera argentea.
<<Voi siete pazzo! Evocare una barriera del genere vi avrà sicuramente lasciato senza energie!>> esclamò Jekyll.
<<Vero, ma saranno energie bene spese se raggiungeranno il loro scopo. Ho evocato infatti questa barriera per rendere lo spazio dell'arena a tenuta stagna. Questo vuol dire quindi che l'aria dell'arena e quella della sala sono rimaste separate. A cosa serve questo trucco? Beh, innanzitutto a continuare ad impedirvi di utilizzare le vostre tecniche di ghiaccio, bloccando il ricircolo del'aria tra arena e sala; in secondo luogo, a trasformare l'arena in una gigantesca cupola. E sapete cosa succede ad una cupola con dentro due candele? Che le candele bruciano fino a consumare tutto l'ossigeno che compone l'aria attorno a loro>>.
Jekyll impallidì. Ecco perchè aveva il respiro affannato. Non dipendeva dallo sforzo nello schivare gli attacchi ma nella mancanza di ossigeno che veniva sempre di più consumato dai due lupi infuocati.
<<Io non sono un esperto, ma penso che vi rimangano circa 5 minuti prima di stramazzare al suolo. Certo potere sempre distruggere i miei cuccioli ma senza il vostro potere congelante non penso che ci riuscirete>>.
<<Vorrà dire che mi basterà buttare giù la vostra barriera allora...>> esclamò deciso il Cavaliere.
<<Uhm... interessante. Dare la schiena a due lupi grossi come tori e dare loro la possibilità di attaccarvi alle spalle. Non mi sembra, ad onor del vero, una mossa molto intelligente...>>
Jekyll digrignò i denti per la rabbia:
<<Non è possibile! E come fareste voi a non finire asfissiato come me?>>
<<Gli scudi proteggono sempre in due sensi, non scordatelo mai. In questo caso infatti il mio scudo non mi serve tanto a proteggervi da voi, bensì a ritagliarmi uno spazio di arena ventilato, grazie alla mancanza della barriera argentea dietro le mie spalle. Traduzione? Solo voi siete isolato. Io invece mi sto godendo il venticello proveniente dalla finestra alle mie spalle>>.
Il Cavaliere del Nord venne preso dal terrore. L'amico lo aveva condotto dritto dritto in una trappola e se non faceva qualche cosa alla svelta sarebbe sicuramente finito steso come un baccalà.

Gli astanti rimasero sconcertati dall'astuzia del piano del Paladino e finalmente compresero perchè era solito farsi chiamare Aquila Bianca: un Vassallo dalla candida armatura che si eleva al di spora dell'avversario grazie al suo acume, per poi andare a ghermirlo con i suoi tremendi artigli.

OT- e con questo direi che le mie quotazioni sono aumentate [SM=x92706] -OT


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