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Il Lupo Azzurro e l'Aquila Bianca

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2015 18:21
24/02/2013 10:15
 
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Claudium sorrise.
La gioia nell'affrontare un avversario così potente e di cui aveva così grande stima lo invase dalla testa ai piedi. Non si trattava più di soldati alle prime armi, di mostri da quattro soldi o di maghi da strapazzo. Quello che il Paladino Bianco aveva di fronte era un guerriero completo, dotato di una tecnica quasi perfetta, di una forza sovrumana e dalla capacità di variare istintivamente da una strategia d'attacco ad un'altra in poche frazioni di secondo. Razionalmente Claudium pensava di dover soppesare bene le mosse, stare in guardia e non scoprire troppo la difesa, ma dentro di lui il Paladino non faceva che ridere e ridere per la contentezza di trovarsi di fronte un avversario così forte. Che la sua classica freddezza strategica stesse venendo meno? Chi lo sa, ma in quello stato, forse, il Paladino poteva essere ancora più pericoloso...

<<Jekyll...>> esclamò sorridendo il Paladino Bianco <<...dovrei essere preoccupato per il nostro duello, e lo sono. Però non riesco a contenere il divertimento che provo nell'affrontare un avversario di così alto livello quale siete voi. Ho sempre avuto l'impressione di essermi trattenuto durante le nostre avventure, che anche se la situazione si faceva disperata non esprimessi mai il 100% del mio potere; forse perchè avevo paura di vedere fino in fondo quale livello di potenza potessi raggiungere; ma adesso... BASTA!
Siete un guerriero troppo meritevole di rispetto perchè io osi insultarvi trattenendo la mia energia. Cavaliere del Nord, per la prima volta e solo per voi vi mostrerò la vera forza di Claudium da Baros...>>

Non appena finì di parlare, il Paladino Bianco emise un urlo assordante e fece esplodere la sua aura. Un'energia luminosa dalla forma di fiamma lo avvolse ed emanò un'onda d'urto tale da far retrocedere il Cavaliere del Nord di qualche passo. Persino BrightBlade ebbe un sussulto, mentre gli Aspiranti tra la folla si portavano le mani alle tempie come se la loro testa stesse per esplodere: purtroppo non erano ancora pronti a percepire tali livelli di potere.

Jekyll trasalì. La sua capacità di percepire le aure era superiore alla media ma mai avrebbe pensato che proprio Claudium, uno dei Vassalli a lui più vicini nascondesse una tale forza. Ma in fondo il Cavaliere del Nord era contento. La sua maggiore esperienza come Vassallo e come guerriero lo aveva posto fin prima che il duello iniziasse in una posizione di superiorità rispetto al Paladino Bianco. Sapere ora che il Neo-Vassallo era in grado di compensare tale divario attraverso una tale potenza non poteva che rendere ancora più divertente lo scontro.

Il Cavaliere del Nord non fece in tempo a destarsi dai suoi pensieri che fulmineo Claudium si fiondò contro di lui ad una velocità inumana, mirando dritto al suo petto. Jekyll non ebbe difficoltà ad anticipare l'avversario, avvertendo, come al solito, lo spostamento della sua massiccia aura, ma le poche frazioni di secondo che intercorsero tra lo spostamento e l'attacco vero e proprio furono talmente brevi che il Cavaliere del Nord riuscì per un soffio a mettersi in posizione, proteggendosi il petto con i due scudi. La forza dell'impatto fu tale che Jekyll arretrò di qualche metro, ma incassò perfettamente l'attacco. Claudium però era già passato alla mossa successiva e si spostò rapido scivolando lungo il fianco destro dell'amico, per poi iniziare a lanciare una serie di sgualembri* in rapida successione. La risposta del Cavaliere del Nord non si fece attendere e prontamente iniziò a parare l'impressionante serie di colpi. Lo sguardo dei presenti era attonito: i colpi di Claudium erano talmente veloci che all'occhio degli astanti apparivano come intricati bagliori rossi, a cui facevano contrappunto i bagliori blu lanciati dalle lame di Jekyll. Il Cavaliere del Nord incominciò a parare un attacco, due, quattro, otto, dieci, cento, mille. Claudium non la finiva più di menare colpi ed anzi continuava ad aumentarne la velocità. La scarica a questo punto divenne troppo veloce per essere seguita dal Cavaliere del Nord, il quale mancò di parare un colpo che andò a colpirlo ed a sfondare le sue difese, per divenire infine vittima di un'infinita serie di attacchi. Claudium avrebbe voluto sfruttare fino in fondo quell'occasione ma il suo fisico aveva dei limiti e le sue braccia stavano quasi per esplodere. Così si limitò, al termine della scarica, a tirare un poderoso calcio all'altezza dell'addome di Jekyll, facendolo sbattere violentemente contro la barriera che delimitava l'arena.
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(*)sgualembro: colpo di spada menato obliquamente dall'alto verso il basso.

OT- Ci ho fatto caso solo adesso: scontro che finisce in parità? Ma io e Jekyll vi sembriamo forse così banali? Vi assicuro che uno dei due vincerà il duello [SM=x92702] -OT
[Modificato da Claudium 24/02/2013 12:53]
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