grazie Kyle del Vostro appoggio.
Anatas disse ad Arkan che mentre torturava Arety è riuscito ad estrapolare anche se con molta fatica dove si trova il secondo oggetto è per questo che ha fatto aprire il portale al ragazzo.
il secondo oggetto è una corona magica e si trova in un mondo governato da tre lune. Spiegò poi che la prossima impresa non sarebbe stata facile come quella appena affrontata.
Uscito per un attimo dal castello Arkan guardò i corpi dei suoi amici che però erano quasi sepolti dalla neve che scendeva in continuazione.
Tornò dentro per prepararsi al prossimo viaggio quando ad un certo punto il demone si fece vivo:
Anatas:
“ti volevo dire che questo sarà un viaggio speciale perché durerà due mesi del vostro tempo a causa che la destinazione è molto lontana da questa dimensione.
Quindi fra andata e ritorno impiegheremo quattro mesi. Un’altra cosa, non aspettarti un caloroso benvenuto da nessuno.”Arkan: “molto bene, già il tempo a disposizione è poco se poi lo perdiamo così, le possibilità di restare con te aumentano. Mi ucciderei prima…”
Detto questo Arkan disse le parole suggeritegli da Anatas e un altro portale si aprì. A differenza dell’altro questo era di un giallo pallido che mutava velocemente in un blu molto intenso. Ma il ragazzo non si preoccupò molto del colore del portale, si limitò ad entrarci.
Dopo un secondo, anche se erano effettivamente passati due mesi, si trovarono in un prato, dietro un possente albero. La pianta are alta più cinquanta metri e dai loro rami spuntavano qua e la degli strani frutti. Arkan decise di salire sull’albero per osservare il nuovo, per lui, mondo.
Una volta arrivato in cima, si accorse che a nord oltre un paio di colline si ergeva una città. Sebbene l’oscurità stesse calando, decise di incamminarsi lo stesso verso la zona abitata.
Le colline erano attraversate da un fiumiciattolo, di un color azzurrino molto limpido, che rifletteva i raggi del tramonto. Man mano che arrivava la notte Arkan vide apparire una dopo l’altra le tre lune descrittegli prima dal Demone.
All’alba del giorno seguente arrivarono nei pressi della città, il portone era alto quasi cinque metri e costituito per la maggior parte di legno. A una cinquantina di metri dalla città il Demone disse:
Anatas:
“ ora Arkan, mi rifugerò nel più profondo dalla tua anima, perché molti abitanti di questo mondo riuscirebbero a capire che sono dentro di te. Da ora in poi, non potremmo più comunicare e io non potrò sentire niente di quello che ti verrà detto o che dirai. Ci sentiamo…”Arkan: “ era ora, non ne potevo più”
Il giovane si avviò verso la città, ma appena sotto il portone una voce forte e pacata domandò:
Guardia: “chi va là? Farsi riconoscere!”
Arkan: “sono un viandante in cerca di un posto dove riposare, per favore aprite è tutta la notte che cammino”
Guardia: “aprite il cancello, benvenuto nella nostra città”
Entrato Arkan notò subito come all’interno della città l’umore non fosse alto, ogni abitante era scorbutico e infastidito anche per una piccola sciocchezzuola. Si diresse verso il palazzo che si stagliava sopra ogni edificio, quasi a voler toccare le nuvole. Arrivato dinnanzi alle porte due guardie lo fermarono. Erano vestite con una lunga veste nera e sopra di questa un’armatura che ricopriva torace e spalle. Vi era una spada su ognuna delle due cinture delle guardie oltre all’alabarda che avevano tra le mani.
Guardia del palazzo: “chi siete, mostrate l’autorizzazione per entrare a palazzo!”
Arkan:” sono un viandante che chiede di vedere il vostro signore”
Guardia del palazzo: “non potete, non lo sapete che quando sta per esserci una guerra, nessuno può entrare a palaz…”
La guardia non fece in tempo a finire la frase che il portone si aprì e dalle scale scese un uomo, alto e muscoloso, la sua armatura simile a quella delle guardie, risplendeva di una strana luce. L’uomo portava un mantello blu scuro e al capo una corona.
Uomo: “caro vecchio mascalzone, dove te ne sei stato per tutto questo tempo?” Arkan si girò guardando dietro di se per vedere se l’uomo stesse parlando con lui.
L’uomo avvicinatosi ad Arkan gli mise una mano attorno al collo e lo accompagnò dentro il palazzo. Una volta chiuse le porte le torce all’interno si accesero illuminando la grande scalinata la quale sembrava non avere fine.
continua...
X Gianlù: avete visto che sono riuscito a trovare un modo per entrare nella compagnia? il posto descritto in questo post non è come quello dove siete appena arrivati nella ricerca di aleena? questo ovviamente è il Passato di Arkan ma grazie alle spade può tornare nei mondi conosciuti e potrei dire di essere in visita al mondo che mi ha aiutato a liberarmi. ora fatemi sapere se poso entrare in questo modo nella ricerca di aleena.
[Modificato da Arkan Quake 30/11/2004 16.25]
[Modificato da Arkan Quake 05/12/2004 13.14]