Rinascita

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DragonReborn
00lunedì 11 ottobre 2004 20:38
(ot: ecco a voi il mio 1° post in-game, spero che non ci siano errori eclatanti ^^, sempre ben accetti commenti, consigli ecc ecc. Le parole fra "" sono dette e fra - - pensate)


Delduwath provava un misto di irritazione e noia. Dal Limbo aveva da secoli osservato gli avvenimenti del mondo degli uomini con crescente interesse. E con sempre maggior insoddisfazione. In lui era nato un desiderio, il desiderio di partecipare ai cambiamenti che si susseguivano in quel mondo. Un mondo lontano tanto quanto era vicino, il Velo che li separava pareva a Delduwath talmente sottile che poteva lacerarlo con un semplice movimento dei suoi possenti artigli.
Ma non poteva.
Una manifestazione del Caos come lui era, per sua stessa natura, incompatibile col mondo dei mortali. Delduwath lo sapeva, e da lì la sua irritazione sempre crescente. Spalancò le fauci e ruggì per esprimere il suo disappunto, sferzando l’aria con la sua lunga coda. Le altre creature cha abitavano il Limbo avevano preso sempre più le distanze da Delduwath, il quale era sempre stato da tempo immemorabile capriccioso e volubile, e l’umore insofferente in cui versava di recente lo rendeva ancora più imprevedibile, e pericoloso.
Tuttavia, Delduwath mal si addiceva all’inattività e da tempo riversava i suoi sforzi su come soddisfare il suo desiderio, e ora, quei sforzi avrebbero dato i loro frutti.
Delduwath sbatté le sue poderose ali per l’impazienza, aveva preso la sua decisione, avrebbe corso i rischi inerenti al suo progetto, in fondo, gli erano sempre piaciute le scommesse azzardate.
Flettendo muscoli ricoperti da scaglie più dure dell’acciaio spiccò il volo. Esultando, il Drago del Caos lacerò il Velo e si riversò nel mondo degli uomini…


I raggi del sole solleticarono il viso del giovane destandolo dal suo tepore.
Il ragazzo si mise a sedere facendo per alzarsi ma il mondo attorno a lui sembrò vorticare e fu costretto a rimanere seduto, tenendo la testa dolente fra le mani.
“Co-cosa? Dove?”
Qualcuno aveva parlato, il ragazzo si guardò in torno prima di rendersi conto che era stato lui.
Era davvero la sua voce?
“ah... scusi...”
Sì, era proprio la sua. Strano, non sapeva perché mi gli sembrava che la sua voce doveva essere diversa.
Controllandosi per vedere se era ferito notò che addosso aveva un lungo soprabito a maniche lunghe e larghe, di colore bianco coi bordi blu-scuri, portava dei pantaloni leggeri stretti alla vita con una fascia azzurra. Per fortuna era una splendida giornata poiché sotto il soprabito non portava nulla ed era praticamente a torso nudo.
La testa gli pulsava ancora, ma si alzò per guardarsi attorno, era in cima ad una collina e guardando col sole alle spalle scorgeva un immenso castello al centro di una grande città attorniata da mura.
-Il Regno di Blue Dragon... - si ricordò.
Guardandosi nelle immediate vicinanze vide che si trovava al centro di un cerchio in cui il paesaggio sembrava…
Innaturale... ecco.
Era come se qualcuno avesse storpiato un dipinto ad olio fresco, le forme e i colori erano tutti mescolati, sciolti, piegati in un modo che doleva gli occhi solo a guardarli.
-Come sono finito qui? Cosa è successo?-
Non riusciva a ricordare e con la testa che martellavo gli risultava difficile persino pensare.
Il ragazzo decise che era meglio allontanarsi da lì, fece un passo e si ritrovò con la faccia a terra.
“Ahia… che botta”
Si rialzò nuovamente, e con più cautela si incamminò verso la città, faceva fatica a trovare l’equilibrio, era… era come se... se fosse un qualcosa di nuovo per lui, anche se più ci pensava, più la sensazione gi sembrava ridicola.


Essendo ancora molto presto, nella città mancava la frenetica attività che caratterizza i grandi centri
La cosa non risultò sgradita al giovane che gli faceva comodo un po’ di tranquillità, si mise a guardare la fontana al centro della città, l’osservarla gli dava un senso di tranquillità e sembrava chi il dolore alla testa diminuisse.
“Holux” disse una voce alle sue spalle.
Il ragazzo si voltò per vedere chi aveva parlato, e se non si fosse tenuto con una mano alla fontana sarebbe caduto nuovamente a terra.
Dietro di lui non c’era nessuno, abbassò lo sguardo e vide un piccolo uomo tarchiato.
-... un nano... -
“Ah… Ho-holux a voi messere” rispose il ragazzo rammentando il significato della parola.
“Anche tu un mattiniero eh giovanotto?” continuò il nano di ovvio buon umore
“mhn… sì” il ragazzo mise una mano alla tempia, la testa gli girava ancora.
“Ah, ma sto dimenticando le buone maniere! Il mio nome è Bjorn, piacere di conoscerti, signor?”
“Ah... ecco... io... non ricordo” disse il ragazzo rendendosene conto.
“Cosa? Per la barba di Ostri! La sbronza che hai preso ieri sera dev’essere stata notevole!”
“Sbronza?”
“Già del resto lo si capisce guardandoti in volto, perdonatemi ma il vostro aspetto non è certo dei migliori”
-Sbronza...? ah sì, eccedere con l’alcol. Può darsi che le cose siano andate così. Sembra che parlare mi aiuti a schiarire le idee-
“In effetti non mi sento in piena forma” concesse il ragazzo
“Ha ha ha ha Si, certo. Tieni ragazzo ti offro una birra” disse il nano salendo su un carro lì di fianco “sono venuto al Regno per vendere la mia birra alla taverna, ma mi è rimasta un botte. Non è proprio il caso di sprecarla non trovi?”
“Scusi, prima mi dite che ho ecceduto nel bere e la vostra soluzione sarebbe bere ancora?” chiese incredulo il giovane
“Certo! Tanto peggio di come sei messo mi sembra impossibile, bere ancora non può farti che del bene”
“Del...” sussurrò il ragazzo
“Cosa?”
“Il mio nome”
“Parla chiaro giovanotto!”
“Del, io mi chiamo Del” disse il ragazzo sorridendo.
“Visto, che ti dicevo Del. Al solo pensiero ragioni già meglio!” esclamò il nano.
Del rise arrendendosi alla logica di Bjorn
-Del...- disse fra se e sé
e seppe con assoluta certezza che era quello il suo nome.


Kyle87
00lunedì 11 ottobre 2004 22:36
OT: bella storia, messere...

[Modificato da Kyle87 11/10/2004 22.37]

Sommo Palank
00martedì 12 ottobre 2004 19:25
Bel racconto! Sei bravo a scrivere, ti faccio i miei complimenti! Hai mai pensato di scrivere una storia da poter poi pubblicare nella pagina dei Racconti? [SM=x92702]



DragonReborn
00mercoledì 13 ottobre 2004 14:41
ot:
[SM=x92708]
I complimenti del Sommo!
mi fate un eccessivo onore! ( T_T <-lacrime di commozione)

Intendete i racconti sul sito di BlueDragon nevvero?
Ma sono spezzoni tratti da avventure dei partecipanti oppure racconti separati scritti esclusivamente per il sito?

Sprero in entrambi i casi di farcela ma per ragioni di tempo non sono in grado di promettere nulla [SM=x92712].



NdA. Dimenticavo di avvertire che i capitoli messi in questa cartella ('Rinascita') avvengono 4 anni prima rispetto agli avvenimenti attualmente in corso, e servono come introduzione al mio PG [SM=x92702]. Spero di riuscire a scrivere la seconda parte stasera [SM=x92705]
DragonReborn
00giovedì 14 ottobre 2004 09:43
Rinascita, parte seconda
Il paesaggio scorreva pigramente di fronte gli occhi di Del. Lui e Bjorn erano sul carro del nano diretti verso occidente, sotto di lui il carro sobbalzava e scricchiolava ogni volta che beccava una buca, impedendo a Del di dormire.
“Ma davvero non riesci a ricordarti proprio nulla Del?” chiese nuovamente Bjorn
“No” rispose nuovamente il ragazzo sospirando “Mi ricordo nomi, luoghi, eventi ma nulla su di me. So che proseguendo in questa direzione raggiungeremo fra un’ora al Castello d’Ocre, la posso anche descrivere. Ma se cerco di ricordare qualcosa sulla mia vita… nulla” concluse alzando le spalle con fare rassegnato.
“Bhé, nonostante la tua giovane età hai una istruzione colta, indossi vestiti di fattura costosa e le tue mani non sono segnate da calli, può darsi che tu sia di buona famiglia. Vedrai, saranno i tuoi famigliari a cercarti.”
“Il tuo ragionamento è plausibile, ma nel frattempo che faccio? Non ho casa o un posto dove stare, come farò a mantenermi? Non ho nemmeno un straccio di indizio su come cercare la mia famiglia”
“Non è così, un indizio l’abbiamo” lo contraddisse Bjorn, voltandosi indietro verso Del e alzando il dito indice con fare saccente.
“Davvero?”
“Si, quel simbolo”
“Simbolo? Quale?”
“Quello sul retro del soprabito, quel serpente stilizzato che morde la propria coda formando un cerchio”
“E’ un Drago” rispose Del togliendosi il soprabito e osservando il disegno.
“Davvero? Senza ali né zampe?”
“E’ un Drago” ripeté il giovane con ferrea convinzione.
Del si sdraiò e osservò il limpido cielo azzurro, era maestosamente bello, guardandolo Del si dimenticò dei suoi problemi. Un paio di volatili li sorvolarono volteggiando elegantemente, Del si scoprì ad invidiarli.
-Guardali come volano tranquilli e spensierati, piacerebbe anche me volare libero e senza problemi-
Alzò la mano aperta verso il cielo, sembrava così vicino da poterlo quasi toccare, ma era così irragiungibile.
Rami che si stagliavano neri contro il cielo limpido rovinarono la poesia del momento.
“Fra poco ci siamo, appena traversato questo tratto di bosco saremo a destinazione” raggiunse la voce di Bjorn “A proposito, se ti va ho un mezz’idea su come cavartela finché non ti torna la memoria, ho…”
Il muggito spaventato del bue che trainava il carro squarciò la tranquillità della foresta.
“Che Diavolo?” Del fece appena in tempo a pronunciare quelle parole che il carro fu scosso da un violento colpo, mandando il ragazzo con le gambe all’aria.
Del si rialzò ritrovandosi a fissare otto occhietti rossi che scintillavano malignamente.
Un enorme ragno gonfio quanto orrendo si ergeva sopra il ragazzo con le fauci grondanti di saliva spalancate.
“Non ci provare brutta bestia schifosa!” gridò Bjorn colpendo il ragno con un’ascia leggera. La creatura gridò e fece per girarsi verso la minaccia, Del ne approfittò per piantare le dita negli occhi della bestia. Il ragno emise uno spaventoso grido stridulo, quasi impazzito attaccò con le zampe a casaccio colpendo Del che era troppo vicino per evitarlo.
Il colpo forzò l’aria fuori dai suoi polmoni, e si piegò in due dal dolore, boccheggiando. Bjorn si avventò sul ragno colpendolo ripetutamente al collo.
“Questo… è… per… la… botte… di… birra… persa!” gridò il nano, e con l’ottavo colpo il ragno stramazzò al suolo, morto.
“Per… la birra?” chiese Del, prendendo ancora fiato.
“Tu sei ancora intero, e sprecare dell’ottima birra e un crimine imperdonabile”
Un ombra passò sul nano, Del fece per gridare ma un secondo ragno piombò dagli alberi schiacciando Bjorn sotto la sua mole.
Del afferrò un sasso e lo lanciò contro il ragno distraendolo, Bjorn rotolò via grugnendo per il dolore. L’orrendo aracnide fece per seguirlo ma Del prese l’ascia dell’amico e saltò in groppa alla bestia colpendolo. Non riusciva mettere molte forza nei colpi e il polso iniziò a dolergli ma la paura e l’adrenalina gli impedirono di notarlo.
Il ragno si dimenò con forza sotto il ragazzo cercando di scrollarselo di dosso, nel frattempo Bjorn aveva estratto un coltello da uno stivale e partì nuovamente all’attacco ferendo una zampa della creatura. La perdita temporanea dell’equilibrio fece mollare la presa a Del e il ragno riuscì a toglierselo dalla schiena, morse il braccio al ragazzo e lo scaraventò a terra, poi con un poderoso colpo di una sua zampa mandò a sbattere il nano contro un albero,
Bjorn cadde a terra inerte.
“Maledetto!” gridò Del lanciandosi per afferrare l’ascia, ma il ragno sputò una ragnatela viscosa bloccando il ragazzo a terra.
Del vide che era inchiodato e poteva muovere soltanto un braccio e l’ascia era troppo distante, con orrore crescente vide il ragno dirigersi verso di lui lentamente. La mente primitiva della creatura gli permetteva di capire che la vittoria era ormai sua e si avvicinò pregustando il lauto pasto.
-Morirò qui?- si chiese mentre il panico stritolava il suo animo.
-No...-
-Non voglio...-
-Non voglio morire.-
-Non lo permetterò!-
Qualcosa scattò nella mente del ragazzo, come in un sogno alzò il braccio quasi senza rendere conto di quello che stava succedendo, stese le dita verso il ragno.
“Crepa!!”
L’istinto del ragno lo avvertì del pericolo, ma non fece comunque in tempo.
Dalle dita di Del crepitarono fulmini azzurri che trafissero il corpo dell’orribile creatura facendola letteralmente esplodere.
Del guardò il cadavere fumante del ragno, poi guardò il suo braccio e fece in tempo a notare il colore verde violaceo che assumeva intorno alla ferita...
Poi la terra gli corse incontro...
E poi vi fu solo l'oscurità.



[Modificato da DragonReborn 14/10/2004 9.44]

[Modificato da DragonReborn 14/10/2004 9.46]

[Modificato da DragonReborn 09/11/2004 9.00]

Otrebmu Ittoram
00venerdì 15 ottobre 2004 04:26
Bella

Continuate pure messere sono curioso di sapere come va [SM=x92710] [SM=x92713] a finire visto che sono avvenimenti di 4 anni fa in gioco
DragonReborn
00martedì 19 ottobre 2004 09:57
Rinascita - 3° parte
Del aprì gli occhi.
Il cielo sovrastante era denso di nubi grigie, turbinavano furiosamente dando l’impressione di un mare in tempesta.. Tutto il corpo gli doleva e si sentiva schiacciato da una grande spossatezza. Fece per alzarsi ma il terreno era molliccio e cedeva sotto di lui.
Guardò in basso.
Sotto di lui una distesa di cadaveri, i loro corpi devastati. Non erano tutti umani, per la maggior parte erano creature di varie forme. Erano… i loro nomi gli sfuggivano, li aveva sulla punta della lingua, ma gli scivolavano via, come acqua fra le dita.
“Ancora vivo a quanto vedo” disse un voce femminile.
Voltandosi vide una donna avvicinarsi a lui, i suoi capelli una massa di colori mutevoli.
“A quanto pare, come mai quell’aspetto?”
“E’ più comodo muovermi così” rispose con voce cristallina, girando uno dei corpi con un piede.
“Euuuh! Di certo non ci sei andato leggero. Come mai volevano farti la festa?”
“Sete di sangue, di gloria, ricchezze o potere, magari perché qualcuno ha paura. Oppure... per nessuna ragione” rispose Del con voce stanca. Era affamato.
La donna rise “Già, può darsi” accovacciandosi diede un buffetto di rimprovero ad uno dei corpi “Che bimbi cattivi che siete”
“Non più, sono morti. Non sono né buoni né cattivi. Questa, ora, non è che carne a forma di carne”
così dicendo Del abbassò il volto e iniziò a divorare i cadaveri...


Del aprì gli occhi.
Sopra di lui un soffitto di legno. La testa gli pulsava tremendamente ed era stanchissimo.
Era in un letto, si mise seduto per guardarsi meglio. Il suo corpo era fasciato da numerose bende, provò ad alzarsi ma era troppo stanco e il corpo gli doleva e dovette arrendersi.
Qualcuno inspirò facendolo voltare, incorniciata dalla porta vi era una ragazzina dai capelli neri, appena vide Del corse via gridando,
“Mamma! Papà! Si è svegliato!”
-Cosa diavolo sta succedendo?- si chiese Del – Non ci capisco più niente –
Un uomo e una donna entrarono nella stanza. Lui era un omone con i capelli e la folta barba di colore castano, con un accenno di grigio alle tempie. Zoppicava e si stava aiutando con una stampella. Lei portava i lunghi capelli neri raccolti in una treccia, era ancora bella ma i primi segni della età si intravedevano attorno agli occhi e agli angoli della bocca.
L’uomo si avvicinò al letto e mise una mano sulla fronte di Del.
“Tranquillo ragazzo, sei fra amici.” Voltandosi disse “Sembra che la febbre sia passata”
“Che Dio sia lodato” disse la donna tirando un sospiro di sollievo.
“Dove sono? Chi siete voi?” chiese Del, la sua voce era rauca e la gola secca.
“Io sono Ghuda è lei è mia moglie Alis.” Rispose l’uomo “Ti trovi in nella mia fattoria a Nord del Castel d’Ocre. Hai dormito per tre giorni, anche se il tuo sonno non doveva essere dei migliori, sembravi tormentato da incubi. Probabilmente a causa del veleno”
“Veleno?” chiese allarmato Del.
“Toglietevi ragazzini!” disse un voce familiare. Bjorn entrò nella stanza, anche lui zoppicava leggermente e aveva la testa fasciata. La ragazza di prima e un bambino si nascondevano dietro di lui.
“Ancora vivo a quanto vedo” disse il burbero nano.
-preferivo la donna nel sogno- pensò Del e sorrise “A quanto pare”
“Sei fortunato ragazzo, il ragno ti ha morso il braccio e il veleno ci ha messo più tempo per entrare in circolo, se ti avesse morso al torace a quest’ora saresti a cantare con gli angeli in cielo.” Il nano proseguì con tono allegro “siamo stati entrambi fortunati, molto fortunati. Qualche buona anima ha ammazzato quel ragnaccio e Ghuda qui voleva farmi una sorpresa e ci stava venendo in contro.”
“Vi ho trovati entrambi privi di sensi e il ragno ridotto ad una carcassa fumante, non so chi sia stato quando sono arrivato non c’era nessuno.” Voltandosi verso il nano “Altro che sorpresa vi stavo venendo in contro coi ragazzi del villaggio, ti avevo detto che ultimamente il bosco si era fatto pericoloso ed era meglio prendere la strada ma tu sei il solito testone...”
i due proseguirono nella discussione ma Del non li sentiva più, i ricordi di quello che era accaduto gli stavano tornando
-sono stato veramente io a sconfiggere il ragno?- si chiese guardandosi la mano. La testa gli doleva ancora una volta e non era così sicuro se era il caso di fidarsi dei suoi ricordi, finora non erano sembrati del tutto affidabili.
“State meglio?” Del voltandosi vide che i due, probabilmente i figli di Alis e Ghuda si erano avvicinati al letto.
“Si, mi sento decisamente meglio, grazie” rispose Del con un sorriso stanco.
“Non tartassatelo mocciosi, ha bisogno di riposo” disse Bjorn
“Del, ti ricordi quello che ti stavo dicendo mentre venivamo qui? A proposito sul da farsi? Il mio amico, Ghuda qui, si è infortunato in un incidente, e suo figlio è ancora troppo giovane per essere d’aiuto. Io e lui abbiamo discusso, se sei d’accordo puoi rimanere qui e dare una mano alla fattoria mentre aspetti che la memoria ti torni. Che te ne pare?”
Alis si mise i pugni sui fianchi e si rivolse al nano con tono di rimprovero “faresti meglio ad ascoltare i tuoi stessi consiglio, adesso Del deve riposare. Non dategli ulteriori preoccupazioni”
Bjorn farfugliò qualche parola di scusa e salutando Del uscì, Alis dopo aver risistemato le coperte a Del disse “Ora è meglio che riposi tranquillo” e mandò via tutti dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Nuovamente solo Del si sdraiò.
- Penso che accetterò -
- Non che abbia molte alternative. Ho come l’impressione che questo sia un nuovo inizio, è un punto di partenza.-
Stanco Del bandì dalla sua mente ogni pensiero, ma per quanto ci provasse non riuscì a togliersi una sgradevole sensazione. Quando la sua mente tornava a quando uccise il ragno, gli era sembrato che per un istante poteva sentire come fili da burattinaio che lo guidavano.
Stava ancora cercando di scacciare questo pensiero quando il sonno lo colse.


Rinascita - fine

[Modificato da DragonReborn 19/10/2004 15.48]

Markox Aspirante Vassallo
00martedì 19 ottobre 2004 14:30
Complimenti
Otrebmu Ittoram
00mercoledì 20 ottobre 2004 02:18
Coinvolgente
OT---
Spero che quando postero' le " origini " di Otrebmu nelL'Assedio sara' coinvolgente come il vostro racconto, l'ho riscritto in Word ora devo solo capire come fare per ricopiarlo qui [SM=x92712] intanto l'ho stampato almeno non lo perdo come quello di domenica [SM=x92711] pero' devo dire che mi piace di piu' [SM=x92713]
DragonReborn
00mercoledì 20 ottobre 2004 09:21
OT----------------------------------------------------------------

grazie a tutti voi per i vostri complimenti.
anch'io scrivo in word, così se non faccio in tempo a finirlo riprendo da dove l'ho lasciato, poi per riscriverlo qui faccio semplicemente copia incolla
Kieran
00mercoledì 20 ottobre 2004 13:28
Complimenti, davvero una bellissima storia [SM=x92709] !

X Otrebmu: per copiare in un post il contenuto di un documento word, dovete usare il comando "Ctrl+v" [SM=x92702]

[Modificato da Kieran 20/10/2004 13.29]

Otrebmu Ittoram
00mercoledì 20 ottobre 2004 17:09
Si ma
OT----
Per Kieran me lo avevano detto e ci ho provato ma purtroppo poi non sapevo come continuare [SM=x92711] sono un catastrofe con tutto quello che e' tecnologia [SM=x92712] gia e' una fortuna che non faccia espodere il pc [SM=x92713] di mia sorella :P ,e' lei l'esperta, stasera o domani torna e vedo di postare l'inizio delL'Assedio [SM=x92710]
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