Nord

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Eruner
00lunedì 10 ottobre 2005 23:33
Il Sole stava in quegli istanti allungando i suoi benefici raggi sul piccolo ma potente Regno del Drago Blu, i cui abitanti si destavano ed aprivano le loro attività.
Un'esile e malferma figura arrancava fra le vie ancora deserte, avvolta in un logoro mantello di pelliccia fradicio di pioggia. Il selciato ed il porfido della strada sembravano una lastricata d'oro al povero messaggero che viaggiava da giorni senza vedere ne città ne esseri a lui simili.
Era passato oltre un mese da che era partito da Drake Lake, il luogo che fungeva da casa al suo popolo ormai da molto più tempo di quanto gli uomini potessero ricordare. Le vesti pesanti che indossava non erano adatte al clima del regno ove si trovava, ma non aveva avuto ne il tempo ne il modo di procurarsi altro vestiario. La missiva che portava era della massima urgenza.
Improvvisamente si trovò di fronte agli imponenti portali della Gilda dei Paladini, vi si avvicinò e bussò con forza. Ad aprire fu un giovane cavaliere, che gli chiese cosa desiderasse a quell'ora del mattino


- Devo assolutamente vedere il Gra Maestro BrightBlade, ne và della salvezza di centinaia di vite... Vi prego, non sò per quanto resisterò!

L'uomo ondeggiò paurosamente, quindi cadde in avanti verso la guardia. Il cavaliere sostenne il pover uomo e lo adagiò su di una panca, mentre ordinava di chiamare il Paladino di Atlantide. BrightBlade accorse più in fretta che potè, avvicinandosi al messaggero e dicendo al giovane che lo aveva soccorso

- Fate chiamare un chierico, presto! Ha la febbre alta ed è molto debole, potrebbe morire da un momento all'altro..

Quindi si voltò verso l'uomo disteso e gli domandò con lentezza, inginochhiandosi e avvicinando il viso per sentire meglio e non farlo affaticare troppo

- Chi siete amico mio?

Le seguenti parole furono poco più di un sussurro, ma per il Paladino furono peggio di un urlo. Quando il cavaliere tornò, il Gran Maestro disse con tono greve, mentre lo sguardo gli si rabbuiava

- Portatelo in una stanza della Gilda, non può rimanere qui potrebbe essere pericoloso per la sua già precaria salute... E fate chiamare Eruner, devo parlargli con la massima urgenza! Dovreste trovarlo sulle mura a sud, è sempre lì la mattina presto


ot

Vi pregherei di non postare come pg in quanto è una storia in solitaria. Ringrazio di cuore Bright per avermi permesso di usare il suo pg e per il sostegno che mi ha dimostrato l'altra notte! [SM=x92702]
Spero che non vi faccia schifo, non credo assolutamente di arrivare ai livelli di Gianlu, ma proverò a non fare un obrobrio! [SM=x92709]

[Modificato da Eruner 10/10/2005 23.38]

Muttleey
00martedì 11 ottobre 2005 00:20
OT- bello Eruner, intrigante.
se vuoi puoi usare anche il mio pg, ti do il permesso di farne quello che vuoi, sempre che ti serva qualcuno [SM=x92713]
Otrebmu Ittoram
00martedì 11 ottobre 2005 02:42
OT-- Per ora va bene, continuate Messer Eruner, fatemi sapere quando cio' accade, per la cronologia credo dopo la missione dei Templari visto che nei mesi precedenti siete sempre occupato [SM=x92702] aspetto la vostra risposta alla mia FFZ per poter postare nel racconto di Yenavi [SM=x92713] --OT
Eruner
00martedì 11 ottobre 2005 15:14
- Come possono gli umani essere così stupidi da rovinare simili bellezze? Perchè voler distruggere una cosa di siffatto splendore? Cosa resterebbe da governare se non terra bruciata e morto deserto?

Il mantello blu svolazzava leggero all'autunnale vento di quella mattina appena nata. Il Paladino era appoggiato ad uno dei merli delle imponenti mura esterne ed osservava sognante il paesaggio che lentamente si spogliava del manto oscuro di Signora Notte.
Eruner era solito svegliarsi molto presto ed andare sui bastioni per ammirare lo spettacolo della Luce che riappariva sul Mondo, ma quella mattina aveva come un presentimento.
Senza che ne conoscesse il motivo, da un po' di tempo aveva notato come tra lui e BrightBlade si fosse creato una sorta di collegamento che portava ognuno dei due ad avvertire un piccolo ed effimero fastidio quando l'altro provava un'emozione molto forte. Ebbene, mentre saliva le scale che portavano all'apice delle mura, aveva sentito una specie di puntura al petto, quindi era sicuro che al Maestro fosse capitato qualcosa. A poco a poco lo aveva dimenticato, ma quando vide un cavaliere spronare il cavallo verso i bastioni e saltare giu dal destriero per precipitarsi verso di lui, capì che era veramente accaduto un fatto rilevante.
Il giovane vestito di una cotta di maglia, con la spada che ondeggiava nella corsa furiosa, si fermò senza fiato di fronte al Guerriero di Atlantide, dicendo con fatica tra un sospiro e l'altro


- Il Gran Maestro richiede la vostra presenza urgentemente. Ha detto di essere già pronto per partire e di non usare altro tempo se non quello necessario a prepararvi!

Appena finì di riportare il messaggio, si appoggiò ad un merlo e scivolò lungo il muro fino a sedersi, senza forze.
Eruner ringraziò il cavaliere e gli disse che poteva restare ancora un po lì, chiedendogli però di andare alle scuderie e dire agli stallieri di sellargli il cavallo e preparalo come sapevano.
Fortunatamente l'ex Mago dell'Acqua era solito avere sempre l'armatura e le spade indosso, quindi potè subito precipitarsi verso la Gilda.
Mentre avanzava con passo spedito nelle strade che si risvegliavano, il mantello che svolazzava, si trovò a pensare


- Cosa mai può aver sconvolto il Maestro da farmi chiamare a quest'ora... Lo sà che odio essere interrotto mentre osservo l'alba e non lo avrebbe fatto se non fosse un'emergenza...

ot

Molte grazie dell'offerta d'aiuto Muttely, ma la storia riguarda solo Eruner. Bright mi ha permesso di sfruttare il pg in altro modo, poi capirai! [SM=x92702]

[Modificato da Eruner 11/10/2005 15.46]

Eruner
00martedì 11 ottobre 2005 19:26
BrightBlade era preoccupato. Dopo centinaia di battaglie, decine di imprese ai limite della pazzia, dopo aver affrontato mostri che nessuno avrebbe mai osato anche solo pensare di incontrare, era preoccupato. Il Regno richiedeva la sua presenza, ma anche coloro che in passato aveva già aiutato lo richiedevano, cosa poteva fare? Doveva mandare qualcuno, ma non poteva chiedere ad un Vassallo di lasciare la sua crociata per la Luce e svolgere un compito che era suo! Così, aveva deciso di mandare il suo allievo, nel quale aveva piena fiducia. Di certo non era un Vassallo, ma non era neppure uno sprovveduto. Sperava solo di non mandarlo a morte sopravvalutandolo...
Era seduto nel suo studio, il mento poggiato sulle mani incrociate ed il mantello che avvolgeva l'intera sedia, sfiorando il pavimento sospinto da una corrente d'aria fredda, mentre la luce entrava debolmente dalla finestra alle sue spalle.
Eruner bussò debolmente e sospinse la grande porta lignea, che si mosse senza fatica sui cardini bene oliati.
Non gli servì che un istante per identificare la figura scura che si stagliava contro la luce come il suo Maestro.
Mentre procedeva verso lo scrittoio, il mantello del Paladino anziano prese a muoversi con più veemenza, forse a causa dell'aria fredda che anticipava l'arrivo del suo giovane discepolo


- Maestro mi avete fatto chiamare? Ditemi cosa è accaduto, mi sorprende la foga nel cercarmi che aveva il cavaliere inviatomi...

BrightBlade si alzò lentamente dallo scragno e si avvicinò ad Eruner, dicendo con voce seria

- Oggi è giunto alla Gilda un messaggero in fin di vita, da Drake Lake. Amico mio, voi sapete meglio di chiunque altro quanto abbia viaggiato nella mia vita, dal freddo Nord al caldo sud, incontrando mote persone. Ebbene, durante uno di questi viaggi sbarcai su di un isola a nord, poco distante
dalla costa di Prata. In questo luogo vi è un popolo che si dice discendente di un antico drago, che nella sua immensa bontà creò una valle solo ed unicamente per i suoi figli, Drake Lake appunto. Ebbene, quando arrivai, la patria degli Assalmiti, il nome della popolazione, era occupata dagli orchi. Gli anziani mi chiesero di aiutarli a liberarsi della sciagura ed accetai con molto piacere, riuscendo senza problemi a battere i nemici. Essi mi furono tanto riconoscenti da permettermi accesso libero alla loro patria, a patto che portassi questo...

Mentre pronunciava le ultime parole, portò una mano al di sotto della cappa che lo avvolgeva e ne tirò fuori un anello argenteo, sulla cui sommità era in rilievo la testa di un drago con gli occhi di smeraldo, che mordendosi la coda formava l'ugello in cui inserire il dito. Un oggetto di pregevole fattura, che il Gran Maestro teneva sul palmo aperto, mostrandolo ad Eruner affinchè lo prendesse. Intanto che il giovane osservava meglio l'artefatto, BrightBlade andò alla finestra, incrociando la braccia sul petto e chinando la testa. Con voce ancora più seria di prima, continuò la narrazione

- Ebbene, ritornai un paio di volte lì, dicendogli che se avessero avuto bisogno di aiuto, dovevano cercarmi qui. In oltre dieci anni, non è mai giunto nessuno... Fino ad oggi. Il pover'uomo, che ha fatto l'intera strada da solo, mi ha raccontato che l'isola è inspiegabilmente sotto un perpetuo inverno da oltre un anno. Le messi non crescono a causa del gelo e sia i maghi che i sacerdoti non sanno più cosa fare.

- E io che cosa c'entro in tutto questo, Maestro?

- Se mi darete il tempo di finire, forse capirete! Dunque, vorrei veramente aiutare questa gente, ma Lo Sommo ha bisogno che io resti qui nel Regno. Allo stesso modo, non posso mancare alla mia parola. Quindi, vorrei che andaste voi al mio posto. In qualità di mio allievo dimostrerete che non mi sono didenteressato della richiesta ed inoltre, siccome siete Mago dell'Acqua e del Freddo, riuscirete meglio della maggior parte degli abitanti del Regno. Porterete con voi l'anello, esso vi assicurerà l'entrata alla valle. Mi raccomando, non rischiate la vitainutilmente! Se avrete bisogno di aiuto basta che mi chiamiate, credo che le vostre capacità telepatiche siano in grado di raggiungermi, no?

Il Paladino non sapeva che dire. Prima di allora solo Gianlu aveva riposto tanta fiducia in lui, quindi non poteva rifiutare l'appello del Maestro. Osservò attentamente l'anello e se lo infilò all'anulare della mano sinistra, mentre diceva

- Certamente Maestro, accetto l'incarico con molto piacere! Farò del mio meglio per non deludervi, siatene certo! Ora è meglio che vada...

Il giovane fece per andarsene, ma il Paladino disse velocemente, staccandosi dalla finestra e andando verso una sedia alla sinistra dela stanza

-Aspettate, ho qualcosa per voi...

Prendendo un fagotto bianco, si avvicinò all'allievo e glielo porse

- E' un mantello d'orso bianco. Tiene molto caldo, ne avrete bisogno nel gelo di Drake Lake! Portate anche White Ice con voi, un lupo di ghiaccio è più che utile nel luogo ove andate.

- Grazie Maestro, non sò che dire... Ora devo andare, Gixorn sarà pronto. Ci rivedremo fra qualche tempo e per allora, la neve sarà sparita dall'isola!

Così dicendo si avviò verso la porta ed uscì. BrightBlade pensò, mentre lo sguardo gli si rabbuiava

- Spero solo che non spariate insieme alla neve amico mio, lo spero con tutto il cuore!

[Modificato da Eruner 11/10/2005 19.40]

Eruner
00mercoledì 12 ottobre 2005 00:07
Il Viaggio ha inizio...
Gixorn era fuori della Gilda, già sellato e con la spada dei Templari agganciata alla destra della sella. Gli stallieri avevano provveduto a cambiare la coperta da sella con una più pesante e nelle bisacce erano racchiuse alcune bardature blu e gialle che avrebbero protetto il cavallo dal gelo.
IL Paladino si diresse verso casa e ivi si abbigliò per andare nell'inverno perenne. Mise una giubba e dei pantaloni di lana, avvolgendosi i piedi in fasce dello stesso materiale. All'armatura nera venne agganciato il mantello d'orso, la cui testa poteva essere usata come un cappuccio. I foderi di Drath'Kahn, Enemesi e della Sin Fein vennero avvolti in panni stretti da corde, per evitare che il gelo bloccasse le lame. Con grande rammarico dovette lasciare il mantello dei Templari a casa, ma non si dimenticò di indossarne il guanto.
Appena uscì e andò verso Gixorn, Eruner era una visione molto strana, in quanto a quelle latitudini non era normale vedere persone vestite in quella maniera. In verità all'ex-mago gli indumenti pesanti non servivano da protezione, poteva benissimo resistere al gelo anche com'era abbigliato prima, però sarebbe sembrato strano, per non dire sospetto, agli abitanti di Drake Lake se fosse arrivato provvisto di un mantello leggero e di una tunica!
Appena salì in groppa al cavallo bianco e lo incitò delicatamente a partire, White Ice gli si avvicinò e prese a trotterellagli accanto, lanciando bagliori arcobaleno ovunque grazie al manto ghiacciato.
Al momento di superare i Cancelli si voltò verso il balcone più grande della Gilda e sollevò il braccio in segno di saluto, sicuro che BrightBlade lo stesse guardando partire.
Quando, una volta uscito dal Regno, fu sulla via per giungere al Tunnel di Vetoio, si trovò a pensare con un sorriso divertito, quattro semplici parole


- Il viaggio ha inizio...

ot

Vi piace fino ad ora o smetto di angosciarvi con 'sta roba? [SM=x92705]

[Modificato da Eruner 12/10/2005 0.09]

Otrebmu Ittoram
00mercoledì 12 ottobre 2005 02:02
OT-- Continuate, noto un netto miglioramento con altri vostri scritti [SM=x92702] un solo appunto la spada dei Sin Fein gia agganciata al cavallo che veniva dalle stalle ? Cioe' lavevano gli stallieri ??? [SM=x92708] --OT
Eruner
00mercoledì 12 ottobre 2005 15:03
ot Si, la spada rimane sempre sulla sella. Sai, dubito che qualcuno rubi un'arma tanto unica e speri di farla franca... Anche perchè mi ci vuole poco tempo per ritrovarla, siccome memorizzo tutte le auree magiche! [SM=x92702] ot

Ed infine l'antica Signora stese le sue membra stanche sul Regno dei Guerrieri della Luce, coprendo giusti e malvagi col suo manto oscuro e facendo uscire dalla tane le fiere.
Il Paladino era quasi una visione ultraterrena, completamente bianco ad eccezione dell'armatura e dei capelli. Chiunque lo avesse visto avrebbe giurato che si trattasse più di uno spirito venuto a cibarsi delle anime dei viventi che di un fiero soldato della Luce.
I gialli occhi di White Ice risplendevano nell'oscurità che li circondava, allontanando ogni animale che si avvicinava troppo al suo padrone e rendendo ancora più insolita la figura che avanzava silenziosa nella notte.
Il cavaliere si fermò di fronte all'imboccatura di una caverna dalla quale fuoriusciva un vento gelido e leggero, di quelli che sono presenti all'entrata di una cripta funeraria.
Eruner era nervoso. Aveva già percorso il Tunnel di Vetoio altre due volte, ma mai da solo! Per venire al Regno la prima volta aveva volato, neppure aveva prestato attenzione a quella grande imboccatura che si apriva nel ventre stesso della montagna. Mentre così pensava White Ice proruppe in un basso ringhio, come per spronare il giovane a proseguire.
Il Paladino non se lo fece ripetere e disse un vellutato "vai" a Gixorn che iniziò a camminare verso l'entrata, immergendosi nell'oscurità totale, solo leggermente affievolita dalla luce di scalcinate torce vecchie di centinaia di anni.
Passò un tempo che pareva infinito, finchè il Guerriero di Atlantide vide in lontananza una fievole luce, che andava aumentando. Spronando il destriero argenteo al galoppo uscì finalmente dal Tunnel, sorpreso della facilità con cui lo aveva attraversato.
Poi si bloccò, rigido. Non ci avrebbe scommesso, ma aveva sentito un bisbiglio, quasi impercettibile, dirgli "Solo per il Drago Blu". Mentre un sorriso gli si abbozzava sul volto, continuò a muovere verso Nord
Eruner
00mercoledì 12 ottobre 2005 18:45
Fumo. Fumo dai camini nella valle, lontana. Fumo che si alzava verso il cielo plumbeo e carico di neve, che ricopriva tutto e tutti, senza distinzione tra morti e vivi, piante e animali, uomini e demoni. Lo stregone era un punto nero in un mare bianco, candido, quasi ultraterreno. Il mantello che ricopriva per intero la figura aveva lo stesso colore dell'anima di colui che l'indossava, i cui occhi, sotto il cappuccio, erano viola come fiori primaverili.
Ma non aveva nulla della gioia della rinascita quell'essere... Essere sì, perchè umano non corrispondeva a ciò che si stà descrivendo. Un tempo apparteneva a quella insulsa razza, ma ora no, ora lui era di più! Era la potenza di un demone con l'astuzia di un mago, che come l'elemento che controllava sembrava bello, ma in verità non portava che morte.
Quegli stupidi omuncoli che si credevano figli di draghi avrebbero capito che nulla poteva resistergli, nemmeno se avessero chiamato in loro soccorso un intero esercito si sarebbero salvati! L'isola doveva essere sua, poichè il suo regno iniziava lì dove millenni prima un essere superiore aveva creato un paradiso per i suoi figli, dove i suoi servi avrebbero costruito la sua dimora.
Nessuno avrebbe potuto fermarlo, ma improvvisamente ebbe come un sussulto e gli apparvero delle fugaci immagini: qualcuno stava arrivando, non poteva vederlo, ma sapeva che era un essere di Luce. Avanzava veloce, senza fermarsi, neanche per dormire. Un essere di freddo, come lui, sul quale i suoi poteri non avevano effetto. Improvvisamente, come erano venute, le immagini sparirono, lasciandolo nuovamente solo nel nulla.
No, non poteva essere così, di certo la visione era errata, si era assicurato personalmente che nessun messaggero riuscisse a chiedere aiuto...
Forse la sua vittoria non sarebbe stata semplice come credeva...

[Modificato da Eruner 12/10/2005 19.53]

BrightBlade
00mercoledì 12 ottobre 2005 19:30
OT: interrompo soltanto per fare i complimenti, questa storia è veramente scritta benissimo!!! Continua così![SM=x92709] /OT
Eruner
00mercoledì 12 ottobre 2005 19:56
Il viaggio andava avanti ormai da tre giorni ininterrottamente. Eruner e i suoi due animali erano allo stremo, quindi il Paladino decise di fare una sosta. Bisbigliò un leggero "Fermati" a Gixorn e scese. Senza pensarci due volte tolse la sella ed il morso al povero animale, lasciandolo libero. Mentre poggiava l'attrezzatura sotto un grande quercia dalla folta chioma rossastra, disse ai compagni di viaggio

- Amici miei, siete più stanchi di me, è giusto che riposiate. Fino a che non avrete recuperato le forze non partiremo

L'Aspirante si appoggiò con la schiena al tronco ruvido, vecchio di decine di anni e scivolò fino a terra, avvolgendosi nel mantello di pelliccia bianca. White Ice si avvicinò piano al giovane, stendendoglisi accanto e poggiando la candida testa sulle sue gambe, ricoperte dal morbido mantello d'orso. Appena chiuse gli occhi si addormentò, mentre il Sole pomeridiano si rifletteva in mille sfaccettature sul suo dorso ghiacciato. A sua volta, Gixorn avvicinò la possente mole ai due, crollando lentamente sull'erba lussureggiante e cedendo a Morfeo.
Eruner perse presto la cognizione del tempo, accoccolato nel piacevole tepore del dono del Maestro, quasi ipnotizzato dal ritmo respiro del lupo e con la testa abbandonata contro l'antica quercia. I raggi che filtravano tra il fogliame autunnale fu l'ultima cosa che vide, prima di cadere addormentato a sua volta

[Modificato da Eruner 12/10/2005 23.01]

Eruner
00lunedì 17 ottobre 2005 18:08
Quattro giorni fa, nella Gilda dei Paladini del Regno di Blue Dragon...
Il Gran Maestro era ancora sul balcone del suo studio. Mentre il Sole scompariva all'orizzonte lanciando bagliori rossastri, egli continuava a pensare se avesse fatto bene a mandare Eruner da solo... Nel Regno non tutti riuscivano a rivaleggiare con lui, però nel mondo esterno era molto diverso! Un essere capace di far cadere un inverno perenne sarebbe stato un avversario formidabile per un Vassallo, figuriamoci per il suo allievo... Temeva solo una cosa di quel ragazzo, la sua testardaggine. Seppur di fronte ad un essere nettamente più potente di lui, non avrebbe voltato le spalle in alcun caso, anche a costo della sua vita. Dopo aver riflettuto un paio di minuti ancora, si decise. La porta di legno si mosse per la seconda volta quel giorno e il Paladino di Atlantide uscì dallo studio, diretto verso una delle stanze della Gilda.
Appena fu di fronte alla camera che cercava, bussò ed attese risposta. Il guerriero che vi alloggiava aprì lentamente la porta, sorpreso di vedere il Gran Maestro a quell'ora


- Posso entrare? E' molto importante fratello

- Prego, cosa vi turba?

- Dovreste farmi un grande favore...

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Presente, in un punto imprecisato a nord della cascata di Vetoio...

Eruner era nervoso. Da un paio di ore era sicuro che li stessero seguendo, ma non capiva chi. Era una persona conosciuta, aveva già incontrato quell'aura altrove, solo che non ricordava dove e, cosa piùimportante, se fosse un amico o un nemico...
All'improvviso ebbe un'idea. Chiamò White e gli inviò mentalmente alcune immagini, mentre sussurrava all'orecchio di Gixorn di continuare a camminare, anche senza di lui. Aveva notato poco prima un grande albero, e pensò di ribaltare la situazione. Scivolò a terra dalla sella e si diresse verso uno stupendo castagno dai colori che spaziavano tra il giallo ed il marrone, rendendosi immediatamente invisibile.
Dapprima non vide nulla, poi improvvisamente apparve all'orizzonte una piccola macchia scura, che si ingrandiva lentamente. Dopo una decina di minuti passò di fronte al giovane un cavaliere orientale, in armatura ed armato di katana, che seguiva attentamente le tracce di Gixorn e di White Ice, senza alzare lo sguardo. Eruner iniziò ad avvinarsi al nemico circospetto, senza far rumore, ma poi si bloccò preoccupato. Il samurai alzò la testa e disse con tono ilare


- Il freddo che vi portate appresso vi farebbe riconoscere ovunque, Eruner il Sognatore!

Il Paladino, senza pensare, estrasse Drath'Kahn e attaccò l'avversario, provocando la caduta dello schermo di ghiaccio che lo rendeva invisibile. Il guerriero del Katai non si aspettava una simile reazione e tentando di difendersi cadde da cavallo, rialzandosi subito dopo, incalzato dal Guerriero di Atlantide. La lotta era serrata, ma stranamente il samurai non provava alcun affondo, limitandosi a difendere. Ad un certo punto Eruner provò una della famose finte che contraddistinguevano il suo stile di lotta, riuscendo a cogliere alla sprovvista l'avversario, che parò il colpo con difficoltà e finì a terra. Mentre Drath'Kahn già saettava verso l'addome del nemico, egli urlò veloce

- Mi manda BrightBlade!

A quelle parole la lama si arrestò, a circa una decina di centimetri dal bersaglio. Eruner era dubbioso... Doveva ascoltare quell'uomo o semplicemente continuare la corsa della spada? Decise per la prima, quindi chiese

- Chi siete samurai? Badate di non mentire, altrimenti per voi sarà la fine!

-Il mio nome è Thunderblade e sono un Aspirante Vassallo come voi, nonchè membro della Gilda dei Paladini. Il vostro Maestro mi ha inviato qui perchè vi aiuti nella vostra missione

Ora si ricordava dove aveva sentito quell'aura! Alla gilda! Un giorno, mentre si allenava con BrightBlade, aveva avvertito una presenza che lo osservava, senza capire chi fosse, poichè non riusciva a vederlo. Immediatamente rinfoderò l'arma e disse, col tono basso di chi capisce di aver commesso un immenso errore

-Perdonatemi Fratello, non vi avrei attaccato se avessi saputo chi eravate... Ma perchè siete qui? Perchè il Maestro vi ha inviato da me? Forse non si fida del suo stesso allievo!?

Il tono del giovane stava variando rapidamente dal deluso all'irato, mentre pensava che BrightBlade avesse così poca fiducia nelle sue capacità da affiancargli una balia per essere sicuro che non fallisse

[Modificato da Eruner 17/10/2005 22.19]

Muldon dei Ghiacci
00lunedì 17 ottobre 2005 20:54
OT -
Ottimo lavoro, hai cambiato parecchio modo di scrivere.
Di più nin zo, forse era meglio se mi avessi chiesto un commento a storia finita [SM=x92713]

- fine OT
Eruner
00martedì 18 ottobre 2005 23:27
Un ruggito quasi infernale sconvolse l'intera grotta, facendo tremare pericolosamente le stalattiti di ghiaccio che ne adornavano il soffitto. Quattro goblin vennero letteralmente dilaniati in pochi istanti, mentre dal mantello nero del loro Maestro fuoriusciva un demoniaco braccio artigliato.
Non riusciva a crederci! Quando le mura di Drake Lake stavano per cedere sotto i colpi dei suoi golem, quando gli eventi stavano per compiersi, ecco apparire un altro problema all'orizzonte...
Erano passati quattro giorni dalla visione che gli aveva annunciato l'arrivo del Nemico, colui che il Saggio aveva profetizzato essere il suo distruttore. All'inizio non volle credervi. Non poteva, non DOVEVA accadere proprio mentre si accingeva a vincere! Infine, mosso dalla curiosità, si decise a mandare alcune spie per accertarsi che i fatti stessero realmente come temeva.
Mentre osservava i resti informi dei suoi quattro servitori, sentiva ronzare nella mente le loro ultime parole: "Signore, gli esploratori sono ritornati. Il nemico è un Paladino, Aspirante Vassallo. Insieme a lui viaggia un Samurai, Bluedragoniano anch'egli..."
Per la prima volta nella sua esistenza, lo stregone ebbe un fastidioso fremito lungo la schiena, una sensazione effimera ma inconfondibile: paura

[Modificato da Eruner 18/10/2005 23.30]

Eruner
00mercoledì 19 ottobre 2005 15:25
Sei giorni fa, nella Gilda dei Paladini del Regno di Blue Dragon
- Grazie Thunderblade. Vedete, ho un problema piuttosto serio... Come penso saprete, oggi è giunto un messaggero alla Gilda. Ebbene, egli...

BrightBlade narrò per filo e per segno, con dovizia di particolari, tutto ciò che era avvenuto in quella strana giornata. Più il suo Gran Maestro parlava, più il samurai che lo ascoltava assumeva un'espressione che tra il sorpreso ed il preoccupato. Intanto che i due Bluedragoniani discutevano, la Luna aveva preso il posto della Grande Sfera di Fuoco e sul Regno era caduta la notte. Il Paladino di Atlantide giuse alla fine del suo discorso, dicendo a Thunderblade cosa deriderava da lui

- Sapete, ho piena fiducia in Eruner, non dubito ne del suo coraggio ne tanto meno della sua forza, però temo che l'avversario che si appresta ad affrontare sia troppo potente per lui... Quindi ho deciso di mandargli qualcuno in aiuto!

- E avete scelto me... Perchè?

- Beh, vedete...

----------------------------------------------------------------

Oggi, Isola di Drake Lake, nord di Prata...

- Cosa vi succede samurai, siete sorpreso?

La voce dal tono ironico di Eruner riportò Thunderblade alla realtà. Poco prima, mentre osservava l'immensa distesa bianca che aveva preso il posto della spiaggia, si era perso tra i ricordi di ciò che gli aveva detto BrightBlade una settimana prima. Gli era stato preannunciato che avrebbe fatto freddo, ma non si sarebbe aspettato nulla del genere!
Mentre ammucchiava i bagagli e prendeva il cavallo per le briglie, la nava giunse al "porto". Il luogo era desolato: il legno che un tempo costituiva la banchina ora era ghiacciato, mentre gli edifici attorno erano sommersi dalla neve, che creava strane colline bianco candido.
Il samurai approdò subito dopo il suo compagno, rabbrividendo al contatto con la farinosa sostanza che rivestiva il terreno. Ma come faceva Eruner a non sentire freddo!? Anzi, ora che erano immersi in quell'ambiente, lui e i suoi animali sembravano addirittura più a loro agio di quando si trovavono nel clima autunnale. Quel ragazzo aveva molte caratteristiche strane, fin troppe... Chissà cosa vi aveva visto BrightBlade per farlo suo allievo!


- Allora, vogliamo andare? Sono curioso di conoscere la popolazione che abita questi luoghi! Forza amico mio, ci aspetta una bella camminata!

- Cosa ci troverete di così bello lo sapete solo voi!

- Oh, avanti, non fate il bambino! Perchè non vi piace un simile spettacolo?

- Perchè fa freddo, ecco perchè!

- Tsk, vi credevo più resistente!

- Volete vedere quanto resisto!? Portatemi in un'arena al CALDO e vedrete che resisterò molto più di voi!

E tra reciproche punzecchiature, i due membri della Gilda dei Paladini si avventurarono nel deserto freddo, osservati da alberi morti e da un Demone

[Modificato da Eruner 19/10/2005 15.30]

Eruner
00mercoledì 19 ottobre 2005 22:30
Intorno ai Bluedragoniani si continuava a susseguire un monotono deserto di neve, talmente candido da risultare accecante, spezzato ogni tanto da scheletri di alberi ormai senza vita. Dopo quasi tre ore di cammino, non si vedeva nulla che assomigliasse ad un villaggio e Thunderblade stava già per dire ad Eruner che aveva sbagliato strada, quando lo vide immobile, le braccia inerti lungo i fianchi. Cercando di capire cosa fosse accaduto fece correre lo sguardo lungo quello del compagno, scorgendo infine cosa lo aveva sconvolto: delle mura di pietra grigia, completamente ghiacciate, le cui sentinelle avevano avuto la stesa triste fine, divenendo il ricordo di una terribile battaglia. Il portone era stato divelto, come esploso a causa di un colpo poderoso, sferrato con un ariete o qualcosa di simile.
Il Mago dell'Acqua sapeva cosa aveva provocato quel disastro, quasi riusciva a vedere la battaglia... O meglio, il massacro...
Il Samurai, che al contrario del Paladino non aveva idea di che fosse accaduto, chiese con semplicità


- Ma cosa diamine ha provocato questo disatro!?

- Golem... Vedete le sentinelle? Stavano tentando di lanciare delle pietre per contrastare qualcosa su cui le frecce non avevano effetto. Addirittura una è stata congelata mentre si toglieva la faretra e getteva l'arco... Osservate il portone. E' come saltato in aria. Nessun ariete può dare un simile colpo, no questa è opera di creature che non appartengono al nostro Mondo. Solo un Golem può sferrare un simile colpo

- Ma cosa le ha ridotte così?

- Quasi non riesco a crederci neanche io, sapete? E' stata un'incantesimo...

- Un'incantesimo!? Volete dire solo UNO!?

- Si. Il suo nome nella vostra lingua è "Tempesta di Ghiaccio"... Quando ero un Mago, esso costituiva la mia arma più potente, l'ultima a cui ricorrevo. Però non sono mai riuscito a produrre simili effetti! Questo significa che il nostro nemico è un Mago dei Freddi dai poteri enormi... Fortunatamente, i suoi incatesimi non hanno effetto su di me, ma è per voi che temo... Ad ogni modo, è inutile restare qui. Proseguiamo, forse i golem non hanno ancora raggiunto gli Assalmiti. Dobbiamo avvisarli del pericolo, o per loro sarà la fine!

Senza altro dire, il Paladino montò in sella a Gixorn, partendo deciso al galoppo, subito seguito da White Ice e da Thunderblade. Mentre oltepassavano il portale, fu lieto che BrightBlade gli avesse inviado in aiuto il samurai... Forse aveva sbagliato a ritenerlo una balia!
Eruner
00venerdì 21 ottobre 2005 16:21
I Bluedragoniani avanzavano veloci ed inarrestabili. In pochi secondi oltepassaro la piccola fortezza che presidiava l'ingresso del passo che portava alla valle degli Asalmiti. La strada era in discesa, bloccata su due lati da alte pareti rocciose completamente rcoperte di ghiaccio che impedivano ogni fuga. Man mano che proseguivano lungo il sentiero si udiva in sottofondo un rumore sempre più forte, che divenne quasi assordante. Thunderblade, voltandosi per vedere cosa accadeva, si sentì gelare il sangue alla visione di ciò che li stava "inseguendo": un'ondata di neve e ghiaccio si precipitava lungo la discesa, rimpendo ogni anfratto e travolgendo tutto

- VALANGA!!!

Fu l'unica cosa che riuscì ad urlare a Eruner. Il Paladino, dopo essersisi voltato a sua volta, gridò a Gixorn di iniziare a volare se voleva uscire vivo di lì, ed il cavallo non se lo fece ripetere: il distacco quasi nullo tra una falcata e l'altra segnalò che il ritmo della corsa era aumentato semsibilmente. I due Guerrieri stavano superando una curva quando apparve loro l'uscita del passo. Senza pensarci, incitarono i cavalli a galoppare ancora più veloci. Intanto la valanga si era avvicinata paurosamente al Samurai e al Paladino, che erano quasi attorniati dalle nuvole di vapore provenienti dalle narici delle cavalcature, oramai allo stremo. Quando tutto sembrava perduto, riuscirono ad uscire da quella trappola mortale che era divenuto il passo, oramai ricoperto di neve ed impraticabile. L'ondata di neve esplose ruggendo attraverso le stresse pareti rocciose dell'accesso della valle, aggiungendo bianco al bianco, ed isolando la valle.
Ma i due Aspiranti non avevano frenato la corsa. Infatti poche decine di metri più avanti, uan furente battaglia stava sconvolgendo i caratteristicol silenzio del luogo: sei golem di ghiaccio, simili a montagne deambulanti, stavano falcidiando un gruppo di guerrieri dalle strane armature e avvolti in mantelli simili a quello di Eruner. Thunderblade si domandava cosa avesse intezione di fare il Paladino... Non avrebbe mica caricato un golem!
Invece l'intenzione era proprio quella. La mano del giovane andò lentamente a Drath'Kahn, sfoderandola e alzandola all'esterno del corpo, la lama che rifulgeva argentea nelle tenue luce del Sole.
In pochi secondi si avvicinò ad una delle creature magiche che stava combattendo, colpendola con un poderoso fendente alla schiena. L'impatto fu di una violenza inimmaginabile: la lama aprì una crepa nella "pelle" del golem, ma Eruner venne sbalzato di sella, volando a circa dieci metri di distanza. Con agilità riuscì ad atterrare sulle gambe, scivolando per un paio di metri e rialzandosi come se nulla fosse, mentre estraeva Enemesi e la portava dietro la schiena, appogiandola al mantello. Persino lui si era sorpreso di restare ancora eretto dopo un simile scontro. Non riusciva a crederci, ma forse la spiegazione più plausibile era che la presenza di tutta quella neve e di tutta quell'energia magica avevano fortificato notevolmente il suo potere... Ad ogni modo, non avrebbe di certo rifiutato la nuova forza che gli veniva dall'ambiente, soprattutto in una battaglia come quella!
Intanto il golem, furioso come non mai, stava attaccando con tutta la sua forza il giovane Paladino, che schivò agilmente il colpo, ruotando su se stesso e abbattendo le lame sulla creatura magica, che uscì dall'impatto con qualche graffio superficiale


- Dannazione! Devo inventarmi qualcosa se voglio sopravvivere!

Mentre Eruner pensava veloce al da farsi, il compagno era giunto in suo aiuto, katana in mano, caricando il golem e colpendolo dove il Mago dell'Acqua aveva aperto la crepa. Il colpo del samurai affondò quasi senza problemi nel nemico, stupendo tutti, golem compreso. Dopo un urlo disumano, il costrutto iniziò a frantumarsi, crollando su se stesso e disintegrandosi

- Sono di neve... Sotto il ghiaccio sono fatti di neve! Colpiteli solo in un punto e non smettete finche non crollano!

ot

Allora, che ne pensate? Manca ancora un bel po' alla fine, ma non dovrei metterci più di una settimana! [SM=x92713]

[Modificato da Eruner 21/10/2005 16.23]

BrightBlade
00sabato 22 ottobre 2005 15:01
OT: La mia opinione non è mutata dall'ultima volta, la storia è veramente bella! Ah, vi è arrivata la mail con il doc word scritto da Thunder? In ogni caso, riassumo brevemente io: Thunder indossa una normale armatura samurai ed è armato di katana e wakizashi (che sarebbe una katana dalla lama molto più corta, in pratica una specie di coltello). Entrambe le due armi sono magiche (hanno effetto su creature eteree, fantasmi e compagnia bella) ma per il resto non hanno mai mostrato particolari poteri magici (BrightBlade ritiene che la katana abbia qualcosa a che fare con la magia del fuoco, ma non essendo proriamente un mago non ne sa molto di più!)
Ultimissima cosa: la tecnica che Thunder chiama "bushido" consiste nell'espandere la propria mente fino a toccare quella degli avversari, prevedendone in questo modo le mosse. Ovviamente, se l'avversario ha capacità psichiche, potrebbe essere immune alla "lettura del pensiero" o addirittura rivolgerla contro Thunder stesso. Guerrieri molto esperti, inoltre, sono spesso in grado di combattere "senza pensare", diciamo "istintivamente", dunque il bushido funziona molto di meno contro costoro.
/OT
Eruner
00sabato 22 ottobre 2005 15:04
ot

Grazie, scusate ma è un periodo che non m'arrivano più mail! Se ne avete inviate, rifatelo all'indirizzo mossanomatt@liberolight.it, grazie e ancora scuse!
Eruner
00domenica 23 ottobre 2005 23:34
Durante la cerimonia di investitura a Guerriero del Drago, oltre dieci anni prima, lo sciamano aveva elogiato il fatto che non avesse mai indietreggiato di fronte a niente e nessuno e non avesse mai perso... Ma, putroppo, quei tempi erano passati. I nemici simili a montagne erano invincibili e la sua lancia Atanvarnie, che aveva difeso gli Assalmiti in molte occasioni, scivolava inutilmente contro la pelle di ghiaccio delle creature del Dio dei Freddi, Malankat... Per la prima volta nella sua vita, Haryin si perse d'animo.
Il mantello di pelle di leone lo avvolgeva interamente, lasciando alla vista solo l'armatura a bande, rossa come il fuoco. Lentamente, la lancia gli scivolò nel pugno guantato, cedendo inerte nella neve, mentre il principe chinava il capo, in preda allo sconforto. I suoi guerrieri stavano tentando in ogni modo di ferire i nemici, ma sebbene fossero in venti contro cinque, non erano riusciti nemmeno a scalfirli... Improvvisamente, un rumore fortissimo, come un boato, fece tremare la terra. Il Guerriero del Drago alzò lo sguardo e vide una cosa che non avrebbe mai più dimenticato: un mostro in armatura nera, ammantato di bianco, che si avvicinava veloce come il vento ad uno dei servi di Malankat, brandendo una lama argentea.
Lìimpatto tra i due fu violentissimo, tanto da sbalzare il nuovo arrivato dall'essere a quattro zampe che aveva sotto di se. Un tale colpo avrebbe ucciso chiunque, ma il guerriero nero si rialzò, estraendo una seconda lama e iniziando a lottare contro la montagna vivente. I suoi fendenti non facevano molto più effetto di quelli degli uomini di Haryin, ma improvvisamente una seconda creatura, questa volta in armatura rossa, sbucò alle spalle del nemico e lo trapassò senza sforzo con una strana lama.
Il mostro di ghiaccio dapprima restò immobile, quindi lanciò un urlo disumano e infine si polverizzò.
Stupito, il Guerriero del Drago decise che se due strani esseri come quelli potevano farcela, lui non sarebbe stato da meno! Riprese Atanvarnie e si lanciò nella mischia, udendo solo alcune parole, lontane mille miglia: "Neve... Colpite... Un punto
".
Eruner
00mercoledì 30 novembre 2005 16:56
Mortali dannati! Come, come, come?! Come potevano due esseri talmente inferiori, talmente insulsi, distruggere un golem con soli due colpi!? I suoi servi erano stati creati invulnerabili, invincibili! Nessuno poteva scopire il loro punto debole! Nessuno... Nessuno? No, non nessuno! Uno sapeva... Uno poteva... Ma era scomparso, ne era sicuro! Non avvertiva più la sua essenza da mesi oramai! Che fosse...? No, non poteva essere così! Non DOVEVA essere così! La dannata aura di luce che circondava il Paladino gli impediva di veder chi fosse, ma sapeva che non era Sognatore. La sua potenza magica era completamente diversa... Ma... Un momento... Quella spada!

- ENEMESI! No! NO! Perchè adesso!?... Calmo, stai calmo Demoniaco... Ma come faccio a stare calmo!?... C'è una spiegazione... E quale Arseel!? QUALE!?... Forse Sognatore morì per mano di quel mortale, che dopo averlo ucciso, tenne la sua lama! Daltronde, è una spada incredibile, come la tua... Si, deve essere così... Ora devi occuparti dei servi. Quelli insulsi vanno puniti!

Un sorriso folle apparve sul viso cinereo, quasi da morto. La mano guantata di rosso si appoggiò sulla spada sotto il mantello: l'impugnatura brunita era fredda, come un pezzo di ghiaccio. Senza pensarci, sguainò la lama, rossa come il fuoco. Se qualche compagno di Eruner fosse stato lì, sarebbe rimasto senza parole: la spada era identica a Enemesi nella foggia, solo i colori differivano. Mentre gli occhi rossi baluginavano di odio, il Demoniaco scomparve dalla sua grotta-palazzo

ot

Scusate per l'attesa, ma ho avuto un calo d'ispirazione. Ora la trama è del tutto chiara nella mia mente, quindi preparatevi: la storia di Eruner continua! [SM=x92702]

[Modificato da Eruner 30/11/2005 16.59]

Eruner
00mercoledì 30 novembre 2005 22:29
Un altro rumore assordante si propagò nella gelida aria del campo di battaglia. Enemesi roteò nuovamente con forza e si abbattè come un macigno sulla corazza ghiacciata del golem. Eruner non sapeva cosa pensare... Da quando erano giunti sull'isola aveva notatocome sia i poteri magici che le capacità fisiche fossero aumentati, soprattutto da quando avevano superato il passo che conduceva alla valle, ma non ne capiva il motivo... Di certo non era solo merito dell'allenamento con il Maestro... Un tempo era così, quando ancora aveva la sua forma originaria... Però quelle capacità erano scomparse insieme alla sua antica razza... Com'era possibile che ora fossero tornate, seppur in minima parte? Che fosse grazie alla vicinanza ad un luogo che aveva ospitato un Drago Antico? O forse era dovuto al freddo magico?
Intanto il combattimento infuriava come prima, senza segni di cedimento ne dall'una ne dall'altra parte. Poi accadde qualcosa: i golem smisero di combattere.
Come se avessere ricevuto un ordine da qualcuno, da un Dio, ignorando i colpi che ricevevano, si misero sull'attenti, voltandosi verso un punto preciso, una bassa collina a circa un centinaio di metri. Increduli, i guerrieri si guardavano l'un l'altro senza capire... Poi videro.
Esattamente al centro di ciò che era stato fino a poco prima il campo di battaglia, Eruner era in piedi, immobile come un statua, con Enemesi che toccava la neve calpestata e oramai fusa, voltato anch'egli verso la bassa collina. Intorno a lui l'aria cominciò a ingrigirsi sempre più, fino a diventare nera come la notte, mentre le iridi divenivano azzurre, talmente azzurre da sembrare due pezzi di cielo terso. L'armatura bianca che lo ricorpriva prese a vibrare, dapprima piano, poi sempre più intensamente, e alla fine venne scaraventata via, spinta verso l'esterno come da un'esplosione. Sul petto oramai scoperto si formò uno strato di liquido trasparente, di acqua, almeno così credevano i mortali, che dopo una leggera lucentezza divenne solido ghiaccio blu, andando a formare una nuova armatura, dalla foggia molto strana ed antica...
Thunderblade non sapeva cosa fare... Dove prima stava Eruner, Aspirante Vassallo, Paladino di Atlantide e allievo di BrightBlade, ora vi era un essere demoniaco, dalla forma umana, ma che umano non era... Senza pensarci strinse la sua katana ed assaltò il nuovo nemico, sperando di essersi sbagliato, che tutto fosse solo un'illusione... Ma così non era.
Eruner, o almeno colui che doveva essere tale, dapprima spostò leggermente il capo verso il samurai, poi come se nulla fosse, alzò Enemesi e parò il fendente diretto al suo collo, spingendo quindi l'avversario a cinque metri di distanza.
Prima che Thunderblade potesse alzarsi, il demone fu già sulla bassa collinetta che osservavano i golem. Anche il Bluedragoniano finalmente vide cosa attirava la loro attenzione: sulla cima dell'altura, di fronte a Eruner, stava una figura incappucciata, che reggeva nella mano destra una rilucente Enemesi rossa. Mentre si avvicinava, la creatura ammantata si tolse il pastrano nero. Il samurai si bloccò, incredulo: di fronte a lui vi erano due Eruner, uno vestito di blu ed uno vestito di rosso, che si fissavano dritto negli occhi. Non ne era sicuro, ma gli parve di udire il nuovo arrivato che diceva qualcosa... Qualcosa come "Ci rivediamo Sognatore..."


ot

Curiosi di sapere cosa è accuduto, eh? No? Beh, in ogni caso, lo capirete presto! [SM=x92702]
Eruner
00domenica 11 dicembre 2005 23:52
- Vidovi... Cosa ci fate qui? Dovreste essere morto da oltre un secolo...
La figura che stava di fronte ad Eruner si tolse il mantello, rivelando un'armatura rossa, uguale a quella di ghiaccio che ora ricopriva il Paladino di Atlantide. I due esseri erano identici, ma opposti: uno vestito di rosso, l'altro di blu; uno con la lama nella sinistra e l'altro nella destra; ThunderBlade stava per dire uno malvagio l'altro buono, ma si fermò, incerto di questo fatto.
Mentre il samurai pensava questo, la mano guantata di Vidovi scattò verso l'alto ed un fulmine nero ne scaturì, andando a colpire un golem e propagandosi agli altri, fino a distruggerli tutti. Gli umani che osservarono la scena erano allibiti, sia per la potenza dell'incantesimo, sia per la crudeltà dell'essere, che eliminò senza battere ciglio i suoi servi.
Finita la magia, il demone prese la parola, rivelando una voce gelida come la neve che ricopriva il paesaggio


- Sognatore... Eruner... Fratello mio... Finalmente! Finalmente ci reincontriamo!

Le parole erano soavi, parlavano alle menti degli umani, gli attraevano, ma insieme li ripugnavano, li mettevano in allarme, quasi sibilandogli "Fuggi mortale, o sarai divorato!".
L'unico che sembrava non subire l'effetto della magia mentale di Vidovi era il Paladino di Atlantide, che rimaneva ritto di fronte al fratello, spada in pugno


- Smettetela Demoniaco! Lo sapete, la vostra telepatia non ha effeto su di me! Per oltre cinquanta anni vi ho cercato... Per oltre cinquanta anni ho ucciso ogni Non-Morto sperando di trovarvi una traccia della vostra magia! Ora che vi ho qui, non riuscirete a sfuggirmi!

Senza indugiare oltre, l'Enemesi Blu scattò verso Vidovi, che alzò a sua volta l'Enemesi Rossa. ThunderBlade pensava di udire il cozzare del metallo, ma nessun suono giunse alle sue orecchie. Incredibilmente, le due spade si erano fermate a pochi centimetri l'una dall'altra, come arrestate da una forza superiore.
I due contendenti allora si separarono con un balzo, alzando i palmi e urlando nello stesso istante le formule magiche: due fulmini neri si scontrarono con forza, provocando immediatamente un'esplosione che spazzò l'area, sollevando una tormenta di neve ed obbligando gli umani che osservavano lo scontro a ripararsi gli occhi. Appena poterono nuovamente vedere, i due contendenti continuavano la lotta, senza però riuscire mai a sopraffarsi, usando le stesse magie e mancando il bersaglio con la spada. Dopo qualche inutile minuto, Vidovi si arrestò e disse


-La magia di Morzan è ancora attiva... E' inutile continuare la lotta... Ma non temete fratello... Ci rivedremo, lo sapete... E per allora, lei sarà mia!

Detto ciò, la figura rossa scomparve e la quiete tornò sul campo di battaglia. Gli umani si guardavano intorno spaesati, come risvegliati da un lungo sonno. Sulla collina si vedeva solo la solitaria figuria di Eruner, con il capo chino e la spada inerte

[Modificato da Eruner 09/01/2006 23.28]

Eruner
00domenica 5 febbraio 2006 22:17
Haryin non sapeva cosa pensare. Ciò che era avvenuto negli ultimi minuti lo aveva quasi sconvolto, lasciato letteralmente senza parole. I due stranieri che erano giunti dal passo gelato dovevano essere sicuramente guerrieri dotati di grande forza e maestria se erano riusciti a sconfiggere uno dei Figli del Gelo, ma ciò che aveva appena visto era ai limiti della realtà!
Il più giovane dei due, quello dotato di minor forza fisica e, almeno così pensava, di minore esperienza, era riuscito a tenere testa al Satan! Lui da solo aveva costretto alla fuga Il Nemico della profezia, colui che avrebbe dovuto spazzarli via tutti!


- Guerriero del Drago, cosa facciamo? Vuoi che uccidiamo i due stranieri?

Gastla risveglò il condottiero dai suoi pensieri e lo riportò alla realtà. Era vero, dovevano decidere cosa fare dei due nuovi venuti. Erano amici o nemici? Di certo, sperava nella prima possibilità, perchè altrimenti sarebbero stati avversari formidabili! Alla fine, optò per un approccio diretto

- Cerchiamo di prenderli prigionieri. Forza miei guerrieri, all'attacco!

Le Fiamme del Consiglio si raggrupparono intorno al loro Capitano e, guidati dalla sua lancia, caricarono Thunderblade ed Eruner.
Mentre il samurai si preparava a lottare, il Paladino di Atlantide alzò il capo e osservò il piccolo gruppetto di umani che lo sfidava. Certe volte pensava a quanto fossero stupidi! Ma se volevano morire...
Haryin fece appena in tempo ad alzare Atanvarnie. Intorno a lui, ben cinque dei suoi guerrieri caddero nella neve, gli scudi spezzati e le armuture squarciate all'altezza del petto. Il giovane guerriero stava con la spada alzata di fronte a lui, il viso illuminato da un sorriso folle, gli occhi blu che saettavano da un volto all'altro. Ma come diavolo aveva fatto a muoversi così velocemente?! Poi comprese. Dalla schiena del demone spuntavano due ali ghiacciate, che sferzavano l'aria con forza e alzavano turbini di neve ad ogni movimento. Se li avesse attaccati nuovamente, dubitava che sarebbero sopravvissuti! Poi accadde qualcosa di molto strano. Il suo compagno, quello che indossava la strana armatura, si mosse silenzioso alle spalle del compagno e mentre l'altro si apprestava ad attaccare, lo colpì con violenza alla nuca, facendolo stramazzare al suolo privo di conoscenza. Quindi, sinceratosi delle condizioni del demone blu, si avvicinò al Guerriero del Drago e gli disse


- Bene, ora che la situazione è più calma, mi presento. Sono Thunderblade, Aspirante vassallo del Regno di Blue Dragon. Se combetteremo, probabilmente perderò, ma voi subirete diverse perdite prima che cada! Perciò cerchiamo di trovare un accordo e facciamolo prima che Eruner si risvegli. Altrimenti sarà decisamente un problema!
Haryin riflettè un momento sulle parole del samurai, quindi gli disse

- Benissimo, per ora non lotteremo. Riguardo al vostro... AMICO. Perchè ci ha attaccato? Siete servi del Nemico?

- Noi non serviamo nessuno, ma siamo fedeli al Sommo Blue Dragon. Ci troviamo qui su richiesta di BrightBlade, Gran Maestro dei Paladini.
- Conosco BirightBlade e di certo non avrebbe nulla a che fare con un elemento come lui!

Mentre pronunciava le ultime parole, puntò la lancia verso Eruner

- Non sò cosa sia accaduto, ma vi assicuro che di solito non fa cose come attaccare senza preavviso! Non sò che dirvi, ma...

In quel momento, Eruner riprese i sensi, massaggiandosi la nuca. Thunderblade e gli altri presero le armi, pronti a combattere, ma rimasero spiazzati quando l'armatura e le ali scomparvero. Il giovane Paladino li guardò con aria interrogativa e disse

- Ma cosa cavolo è successo?! E soprattutto, chi mi ha tolto l'armatura?!

- Ma... Non ricordate nulla?

- Ricordare cosa?

[Modificato da Eruner 08/02/2006 0.28]

Eruner
00mercoledì 8 febbraio 2006 00:57
-Oh Misericodia... Io... Io non ho... Non ero io... Non volevo...

L'espressione di Eruner non lasciava spazio a dubbi: era veramente allo scuro di tutto. ThunderBlade aveva appena finito di narrargli le sue recenti gesta e più si era addentrato nel racconto, maggiore era la disperazione che si era disegnata sul volto del Paladino di Atlantide. Ora continuava a guardare i corpi dei guerrieri di Haryin, allineati su delle barelle improvvisate, lividi di morte e mezzi sepolti dalla neve. Dopo essersi alzato lentamente, andò di fronte a colui che sembrava essere il Capitano del gruppo, cadendo in ginocchio, lo sguardo fisso, dicendo con voce bassa e atonale

-Vi prego di concedermi il vostro perdono...

Haryin riuscì finalmente a guardare da vicino il Demone Blu. Era poco più che un ragazzo, avrà avuto si e no 16 anni, massimo 17. La figura era molto esile, decisamente non adatta ad un guerriero. Eppure, osservando le sue armi, capiva che doveva essere più forte di quanto desse a vedere. Come poteva un debole simile aver tenuto testa al Satan e aver ucciso cinque uomini come se nulla fosse?! Di certo centrava la magia, ne era sicuro... Appena Eruner finì di parlare, il Guerriero del Drago fece una smorfia. Perdono! Aveva massacrato alcuni dei migliori guerrieri del suo popolo e voleva essere perdonato?!

- Ti servirà ben più di questa patetica richiesta per essere perdonato, piccolo Demone! Prima di tutto, dimmi chi sei.

Il giovane alzò lo sguardo verso quello dell'uomo, che lo sovrastava e gli puntava la lancia contro il petto. Gli occhi marrone scuro saettavano rabbia ed offesa. L'aura di bene che lo circondava era sparita, così come i suoi poteri da Paladino. Daltronde, aveva commesso un atto gravissimo agli occhi degli Dei... Ma doveva, anzi voleva, espiare. Perciò, dopo un lungo silenzio, disse

- Il mio nome è Eruner, Paladino e Guerriero di Atlantide, nonchè Aspirante Vassallo del Sommo Blue Dragon. Il mio Maestro, Bright Blade, mi aveva inviato per aiutarvi nella lotta contro i vostri nemici, ma ho infangato il suo nome e disonorato il mio uccidendo delle persone che dovevano essermi alleate. D'ora innanzi mi impegno a servire voi e il vostro popolo, qualunque esso sia, fino a che non riterrete ch'io abbia estinta la mia colpa...

Il giovane riabbassò il capo, in attesa della risposta. Thunderblade era sorpreso dal comportamento di Eruner: sapeva del suo orgoglio e della sua testardaggine e non si aspettava una simile scena. Inoltre, non capiva perchè il condottiero del luogo usasse un linguaggio tanto poco rispettoso. Ma forse le loro tradizioni era differenti da quelle che aveva sempre consociuto... In ogni caso, il samurai attese in silenzio le parole del Capitano.

[Modificato da Eruner 08/02/2006 1.04]

Eruner
00lunedì 20 febbraio 2006 00:03
- Dici di essere un paladino di Atlantide? TU? NOn farmi ridere! Mio padre è stato Guerriero del Drago prima di me e ha conosciuto un Paladino di Atlantide, colui che tu chiami Maestro, BrightBlade. Egli era giusto e puro, cosa che certo non si può dire di te! Che prove avresti a carico della tua tesi, sentiamo!

Eruner era al limite massimo della sua pazienza. Non intendeva più sopportare che quell'energumeno lo insultasse ostinandosi a non volergli parlare col dovuto rispetto.
Il vento gelido che soffiava sulla pianura era molto forte, ma non veniva avvertito dal gruppo: la tensione era tale che si sarebbe potuto tagliarla con un coltello.
Il Paladino infilò una mano nelle pieghe del mantello d'orso e quando la mano ne uscì sul palmo era visibile l'anello d'argento che il Maestro gli aveva dato alla Gilda, durante il loro ultimo incontro. Haryin sgranò gli occhi dallo stupore. Come era possibile?! Che il ragazzo avesse detto il vero? No, BrightBlade gli era sempre stato descritto come una persona giusta, perchè aveva preso come allievo un.. un DEMONE?!
Combattuto sul da farsi, il Condottiero delle Fiamme decise che avrebbe affidato la decisione al Destino


- Il Grande Drago deciderà della tua sorte! Faremo uno scontro, qui e ora. Se dici il vero, allora mi batterai e i miei uomini ti porteranno al cospetto del Consiglio. Altrimenti morirai.

Eruner non voleva combattere con quell'uomo, ma evidentemente gli Assalmiti erano molto fatalisti e un rifiuto avrebbe potuto essere interpretato come un'ammisione di colpa. Non gli restava che lottare, purtroppo.
I due furono circondati dai guerrieri rimasti e si trovarono al centro di un'arena improvvisata. Il Mago guardò Thunderblade, dicendogli con la telepatia di non intervenire e chiedendogli di passargli Drath'Kahn. Il samurai annuì dubbioso e gli lanciò la spada, volata via insieme all'armatura durante la "trasformazione".
Appena Eruner l'ebbe in mano la sfoderò e si tolse sia il mantello che la casacca di peliccia, restando a torso nudo nella bufera che si stava scatenando intorno a loro.
Haryin sciolse a sua volta il mantello e rimase con l'armatura rossa, scoprendone i fregi complicati che andavano a formare il muso di un drago. Appena il mantelo nero del Guerriero del Drago toccò la neve lo scontro ebbe inizio.
Ad attaccare fu Haryin stesso, portando un colpo veloce e preciso verso il petto del giovane, sperando con tutto il cuore che anticipando le sue mosse sarebbe riuscito a eludere la sovrannaturale velocità del nemico.
Eruner riuscì ad alzare la spada poco prima che il colpo lo trapassasse, sopreso della velocità del'avversario, che invece si sorprese della sua lentezza. Il guerriero Nnon sapeva cosa stesse accadendo al giovane e, a dir la verità, al momento non gli importava molto perchè fosse divenuto così debole, ma anzi, ne era quasi felice.
Eruner decise quindi di contrattaccare e menò un fendente versò la spalla dell'avversario, tentando di colpirlo senza ucciderlo. Harryin parò il colpò e portò un altro attacco contro il Paladino, mirandò. Questa volta sentì distintamente la punta della lancia che penetrava nella carne e liberava la magia, invadendo il Demone con il potere del Fuoco.
Eruner percipì l'incatesimo, ma si liberò troppo tardi dall'arma. Il dolore lo invase da capo a piedi, facendolo cadere in ginocchio.
Harryin era sorpreso di aver già vinto e forse un po' deluso. Ma il Destino aveva deciso, non toccava a lui scegliere. Stava per dargli il colpo finale quando il ragazzo fece saettare la lama verso la sua gamba, riuscendo a colpirlo poco sopra il ginocchio. Il Guerriero del Drago cadde, macchiando la candida neve di rosso.
I due avversari si guardarono negli occhi: il marrone scuro di Eruner era intriso di determinazione, senza tracce di ira, come se quel combattimento fosse solo un altro duello, nulla di più. Le iridi dorate, quasi rapaci, di Harryin invece mostravano odio e furore, esattamente il contrario delle altre.
Tutto ciò avvenne in poco, pochissimo, tanto che gli altri non se ne accorsero. Appena le ginocchia del Guerriero del Drago toccarono terra, lo scontro riprese...
Eruner
00giovedì 22 giugno 2006 00:11
I due contendenti continuarono a lottare senza che uno dei due prevalesse. Alla fine, entrambi stremati, caddero nella neve, che a poco cambiava coloro assorbendo il sangue che colava dai corpi inerti. Era una patta. Guardandosi tra loro, i soldati non sapevano cosa fare e alla fine Thunderblade dovette prendere la situazione in mano, prima che fosse troppo tardi per salvare sia Eruner che il capo degli Assalmiti.
Parlando con rapidità, convinse le Fiamme che il Grande Drago non aveva saputo scegliere e che quindi occorreva rimettersi al giudizio degli Anziani, i quali sarebbero stati illuminati dalla Giustizia prima del loro arrivo, ne era sicuro.
I guerrieri d'élite rimasero ancora qualche istante perplessi, poi si organizzarono e costruirono due lettighe per trasportare i feriti.

Eruner sentiva un basso mormorio nell'aria. Strani profumi assalivano le sue narici e la consistenza del giaciglio dov'era riposto gli sembrava strana. Improvvisamente aprì le palpebre e si raddrizzò, come ridestandosi da un incubo.
Guardandosi intorno, capì di trovarsi in un palazzo, poichè i muri erano in pietra. Riconobbe anche la provenienza delle sensazioni precedenti, date dal canto di uno sciamano e dal lento bruciare di alcune erbe in un braciere. Non capendo cosa stasse accadendo, provò ad alzarsi, ma notò che non ne aveva la forza, quindi chiamò la prima persona che gli venne in mente, l'unica che conoscesse in quella terra, Thunderblade. Dopo qualche minuto il samurai entrò con foga dalla porta, quasi scardinandola per la forza usata nell'aprirla.


-State bene?! Oh, per fortuna... Dormite da tre giorni, sapete? Pensavamo foste oramai sul Viale del Tramonto!


ot

Dopo mesi, ecco il grande ritorno! Per la felicità soprattutto di otrebmu, vero Cronologo? [SM=x92702]

[Modificato da Eruner 22/06/2006 0.24]

Eruner
00venerdì 23 giugno 2006 00:07
Eruner era ancora confuso e non capiva cosa fosse successo. Thunderblade gli spiegò di come fossero entrambi svenuti, Haryin e lui, e di come fossero stati trasportati nella città degli Assalmiti, Cuore del Lago. La capitale, pesantemente fortificata e costruita su di un promontorio aggettante su un lago ghiacciato, resisteva da mesi agli attacchi del fratello di Eruner, ma negli ultimi tempi aveva mostrato segni di cedimento. Per questo avevano chiesto aiuto a BrightBlade. Hariyn si era ripreso il giono prima e ora stava cercando di convincere gli anziani che il Paladino di Atlantide era pericoloso come il Nemico, forse di più, e andava ucciso immediatamente. Sapendo cosa avrebbe dovuto fare, Eruner si fece aiutare dal samurai ad alzarsi e si direse verso l'Alto Consiglio, sicuro delle parole che doveva dire.

Vidovi stava osservando la scena in uno specchio. Così volevano uccidere il Sognatore... Beh, gli avrebbero fatto un favore, però non glielo avrebbe permesso. Quell'onore spettava a lui, soltanto a lui...
Un sorriso maligno gli apaprve sul viso cinereo e muovendo una mano, fece sollevare due golem di ghiaccio dalla terra morta sepolta dalla neve, ordinando loro di attaccare la città. Di certo suo fratello li avrebbe distrutti, così avrebbe provato il suo attaccamento alla causa degli umani e li avrebbe convinti a non ucciderlo...
Compiacendosi della propria malvagità e astuzia, il Demoniaco cominciò a ridere, riempendo la sua reggia sotterranea di un suono spettrale e terrificante.


Eruner
00sabato 24 giugno 2006 12:05
Eruner entrò nella sala del Consiglio appoggiandosi a Drath'Kahn. Appena le porte si aprirono, Haryin fermò l'orazione contro il Paladino e tutti si voltarono a guardarlo: era giovane, molto giovane... Avrà avuto, quanto? 17 anni? Come poteva quel ragazzo aver fatto ciò che asseriva il Guerriero del Drago?! Eruner zoppicò lentamente all'interno della grande sala: vi erano statue di antichi condottieri, il pavimento era ricoperto di tappeti e la luce filtrava tanto debole, che candele erano accese giorno e notte per illuminare l'aula. Ai lati del corridoio formato da file di colonne, vi erano soldati in esotiche armature, dai mantelli rossi e armati di temibili alabarde. Quando il giovane giunse di fronte gli anziani, Harryin riprese l'orazione:

-Eccolo! E' lui il demone che ha ucciso i nostri fratelli! Questo ragazzo, che ora si finge debole, è alimentato da una furia omicida senza paragone, eguagliata solo dalla sua terrificante potenza e velocità. Solo il Satan ha saputo tenergli testa, tutti gli altri sono caduti! Se il suo compagno non lo avesse fermato, oro io sarei sepolto nella neve! Dobbiamo ucciderlo finchè possiamo o ci distruggerà tutti!

Tra gli anziani si alzarono vari mormorii di approvazione e diverse esclamazioni incredule. Dulbain, in molti anni, non aveva mai dovuto decidere di un fatto tanto grave... Si parlava di aver ucciso ben cinque membri delle Fiamme! Non era mai accaduto nulla di simile prima, quindi la sua scelta sarebbe diventata la legge seguita gli altri anziani in futuro, come era stato per tutte le sentenze che per prime si erano espresse su un crimine... L'anziano capo del consiglio si alzò e prese la parola

-Harryin, tu parli da uomo sconfitto. Lascia che mettiamo alla prova il ragazzo e vedremo se...

Dulbain non riuscì a terminare. Un boato sconquassò la terra ed Eruner quasi cadde sullo stupendo tappeto azzurro che copriva il pavimento. Sentendo ritornargli le forze, seppe che Vidovi era lì. Mentre così pensava, un soldato con una grande ascia bipenne entrò correndo nella sala, urlando con quanta più voce avesse

-Le montagne sono qui! Due di quegli esseri ci attaccano!

Senza attendere le reazioni dei saggi, il Paladino di Atlantide si precipitò fuori dalla sala, seguito da Thunderblade e da Harryin.

"Dannazione Vidovi, questa volta ti ucciderò!"

[Modificato da Eruner 24/06/2006 12.05]

Otrebmu Ittoram
00giovedì 17 novembre 2011 02:41



Poco più di un mese dopo, che Eruner e TunderBlade erano partiti, i Guardman li videro tornare cavalcando insieme, i due fecero subito rapporto a BrightBlade.




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