Era notte fonda, e Majere era alla taverna di Ofena, dove sio trovavo per la morte di un lontano parente, a far fuori gli ultimi risparmi in un bel boccale di birra, quando una corrente gelida attirò la sua aattenzione su una finestra, dalla quale proveniva uno spiffero gelido.
Guardando fuori dal vetro appannato, gli parse di scorgere una figura.
Majere uscì in strada, per controllare chi fosse, ma non appena mosse un passo fuori dalla porta, sentì un dolore lancinante alla nuca, e cadde svenuto a terra.
Majere si risvegliò poco dopo, in mezzo a un rudere. Cercò di alzarsi, ma era legato con lacci di cuoio, che gli ferivano la pelle.
Già cadeva nella disperazione, quando entrò una figura vestita di nero, e sussurrò alle sue orecchie: -scappate, non raccontate nulla a nessuno, e dimenticate ciò che è successo questa notte!
sciolse i lacci che serravano il mago,e lo accompagnò alla porta.
Majer di fretta tornò a Ofena, e appena arrivato chiese aiuto alle guardie.
Queste, quando oramai il sole graziava della sua luce il mondo, vennero condotte ai ruderi.
Però, per quando Majere frugasse e cercasse non riuscì a individuare nulla di insolito.
Le guardie, infastidite, lasciarano il mago, dicendogli esplicitamente che secondo loro aveva bevuto un po' troppo.
Le guardie erano andate da poco, e Majere si stava convincendo di aver fatto solamente un incubo, quando sentì un tocco leggero alle spalle.
Si volse in fretta, e chi vide?
La misteriosa figura in nero era in piedi acanto a lui e lo fissava.
Dal cappuccio che gli copriva il capo si intravedevano gli occhi, assolutamente non umani: si scorgeva uno scintillio strano, dorato....cosa significava?
-Ti avevo avvertito- disse l'apparizione -non ti crederanno
Terminò, e, lasciando il mago inebetito a fissare il vuoto, scomparve.
Semplicemente, prima c'era e poi no.
Majere tornò a Ofena, e si fece una sana dormita.
Cosa poteva essere successo? forse era stato uno scherzo della mente, un incubo.
Eppure, i polsi dell'Aspirante Vassallo erano segnati come da cosrde.
mah....
Erano passati circa tre settimane dall'evento misterioso che che ave va coinvolto Majere,che era già er tornanto a Bluedragon quando, appesa al muro della taverna di vide un biglietto che recava scritto:
Caro Majere,
Io ti ho salvato la vita: tu ora, come compenso, mi farai trovare fuori dalla porta di cassa tua un sacco ricolmo di monete d'oro.
Non sai nemmeno cosa ti potrebbe accadere se tu rifiutassi.
Naturalmente il mago sapeva che era incantato, e quindi non se ne lamentò con le guardie.
Decise piuttosto di informarsi su questi tizi vestiti di nero.
E qual'era il modo migliore di farlo? un bel boccale alla taverna...
Majere scoprì che secondo una leggenda, degli incappucciati ogni dieci anni comparivano in una regione diversa del continente e trovavano un soggetto adatto ai loro scopi, oscuri a tutti.
Spesso il sogetto gli sfuggiva, ma gli incappucciati lo perseguitavano e alla fine tutti quelli presi di mira svanivano senza lasciare alcuna traccia.
Majere, anche se era un Aspirante Vassalo, e quindi avrebbe pottuto avvalersi dei suoi poteri per sfuggirgli, era allarmato da ciò che aveva appreso, quindi si appostò sull'uscio di casa sua, nascosto, ma in modo da tenere d'occhio il sacco di monete.
Naturalmente, per precauzione, le monete non erano altro che sassi, in modo che nel caso il misterioso figuro fosse riuscito a beffarlo, non avrebbe ottenuto nulla.
Passò la notte, e nulla successe.
Quando però il mago si accinse a recuperare il sacco da dove lo aveva lasciato, si accorse che era leggerissimo, e al suo interno si trovava solo un biglietto:
ci rivedremo
Majere non sapeva più cosa pensare, forse avrebbe dovuto arrendersi a questi malvagi? non credo proprio...
[Modificato da M@jere 20/11/2005 12.57]