Il mondo inferiore

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M@jere
00sabato 19 novembre 2005 16:34
Era notte fonda, e Majere era alla taverna di Ofena, dove sio trovavo per la morte di un lontano parente, a far fuori gli ultimi risparmi in un bel boccale di birra, quando una corrente gelida attirò la sua aattenzione su una finestra, dalla quale proveniva uno spiffero gelido.
Guardando fuori dal vetro appannato, gli parse di scorgere una figura.
Majere uscì in strada, per controllare chi fosse, ma non appena mosse un passo fuori dalla porta, sentì un dolore lancinante alla nuca, e cadde svenuto a terra.
Majere si risvegliò poco dopo, in mezzo a un rudere. Cercò di alzarsi, ma era legato con lacci di cuoio, che gli ferivano la pelle.
Già cadeva nella disperazione, quando entrò una figura vestita di nero, e sussurrò alle sue orecchie: -scappate, non raccontate nulla a nessuno, e dimenticate ciò che è successo questa notte!
sciolse i lacci che serravano il mago,e lo accompagnò alla porta.
Majer di fretta tornò a Ofena, e appena arrivato chiese aiuto alle guardie.
Queste, quando oramai il sole graziava della sua luce il mondo, vennero condotte ai ruderi.
Però, per quando Majere frugasse e cercasse non riuscì a individuare nulla di insolito.
Le guardie, infastidite, lasciarano il mago, dicendogli esplicitamente che secondo loro aveva bevuto un po' troppo.
Le guardie erano andate da poco, e Majere si stava convincendo di aver fatto solamente un incubo, quando sentì un tocco leggero alle spalle.
Si volse in fretta, e chi vide?
La misteriosa figura in nero era in piedi acanto a lui e lo fissava.
Dal cappuccio che gli copriva il capo si intravedevano gli occhi, assolutamente non umani: si scorgeva uno scintillio strano, dorato....cosa significava?
-Ti avevo avvertito- disse l'apparizione -non ti crederanno
Terminò, e, lasciando il mago inebetito a fissare il vuoto, scomparve.
Semplicemente, prima c'era e poi no.
Majere tornò a Ofena, e si fece una sana dormita.
Cosa poteva essere successo? forse era stato uno scherzo della mente, un incubo.
Eppure, i polsi dell'Aspirante Vassallo erano segnati come da cosrde.
mah....

Erano passati circa tre settimane dall'evento misterioso che che ave va coinvolto Majere,che era già er tornanto a Bluedragon quando, appesa al muro della taverna di vide un biglietto che recava scritto:

Caro Majere,
Io ti ho salvato la vita: tu ora, come compenso, mi farai trovare fuori dalla porta di cassa tua un sacco ricolmo di monete d'oro.
Non sai nemmeno cosa ti potrebbe accadere se tu rifiutassi.


Naturalmente il mago sapeva che era incantato, e quindi non se ne lamentò con le guardie.
Decise piuttosto di informarsi su questi tizi vestiti di nero.
E qual'era il modo migliore di farlo? un bel boccale alla taverna...
Majere scoprì che secondo una leggenda, degli incappucciati ogni dieci anni comparivano in una regione diversa del continente e trovavano un soggetto adatto ai loro scopi, oscuri a tutti.
Spesso il sogetto gli sfuggiva, ma gli incappucciati lo perseguitavano e alla fine tutti quelli presi di mira svanivano senza lasciare alcuna traccia.
Majere, anche se era un Aspirante Vassalo, e quindi avrebbe pottuto avvalersi dei suoi poteri per sfuggirgli, era allarmato da ciò che aveva appreso, quindi si appostò sull'uscio di casa sua, nascosto, ma in modo da tenere d'occhio il sacco di monete.
Naturalmente, per precauzione, le monete non erano altro che sassi, in modo che nel caso il misterioso figuro fosse riuscito a beffarlo, non avrebbe ottenuto nulla.
Passò la notte, e nulla successe.
Quando però il mago si accinse a recuperare il sacco da dove lo aveva lasciato, si accorse che era leggerissimo, e al suo interno si trovava solo un biglietto:

ci rivedremo


Majere non sapeva più cosa pensare, forse avrebbe dovuto arrendersi a questi malvagi? non credo proprio...



[Modificato da M@jere 20/11/2005 12.57]

Otrebmu Ittoram
00sabato 19 novembre 2005 21:53
OT-- Consigli del cronologo che e' in me, la distanza Ofena- Regno di Blue Dragon con un buon cavallo e' di 6 giorni non 2. Ma con i racconti dei templari e lady Angelicque sono impegnati quasi tutti i PG del Regno, non era meglio aspettare che un racconto finisse ? [SM=x92702] , non e' meglio rimandare a quando uno finisce e magari inserirsi in quello di Angelique che e' il piu' vicino nella linea temporale e dove si trova Markox il capo della gilda dei Maghi ? altra cosa forse sarebbe meglio se cambi i tempi e le persone del racconto, invece di dire ero li etc fai come se fosse un racconto, Majere aspirante vassallo era nella taverna di Ofena etc etc, quando porto' i soldati ai ruderi non trovaro nulla e non gli credettero e cosi via [SM=x92702] --OT

[Modificato da Otrebmu Ittoram 20/11/2005 5.33]

DragonKnight
00domenica 20 novembre 2005 09:46
OT
Chiudiamo la discussione in attesa della fine di qualcun'altra e poi si potrebbe riaprire.
M@jere
00domenica 20 novembre 2005 12:46
Ot-. allora... questo è un racconto, prego non intervenite
Comunque spero che non faccia proprio schifo [SM=x92705]
M@jere
00domenica 20 novembre 2005 13:04
2 giorni dopo l'incidente con le monete false...
Majere si accingeva a partire per dare la caccia agli incappucciati misteriosi.
Aveva predisposto delle torcie, acquistato alcune pozioni curative da un chierico, e studiato incantesimi molto potenti, relativamente a uno del suo livello.
Mise tutto in uno zaino, e uscì di casa.
Mentre chiudeva la sua dimora, gli si parò innanzi un giovane, che si presentò come Denzil.
Majere era convinto di averlo già visto da qualche parte, ma in fondo, più o meno conosceva tutti nei dintorni.
-Buonasera, avete bisogno..?
Chiese con gentilezza
-Vorrei accompagnarvi nel vostro viaggio- disse il ragazzo, spiegando che era in cerca di emozioni e di avventure, e avendo visto il mago preparare i bagagli si era deciso ad accompagnarlo, ovunque lui andasse.
-E' un viaggio molto pericoloso, e sopratutto segreto..- disse senza molta convinzione Majere, infatti anche se non voleva mettere in pericolo nessuno sapeva che un compagno gli sarebbe tato d'aiuto, e dopo numerose proteste di Denzil acconsentì a portarlo seco.
Così insieme a lui, al calar della notte uscì indisturbato dalle mura di Bluedragon, avviandosi nel bosco.
Spiegò tutta la storia al suo compagno, e insieme a lui montò il campo, preparò del cibo e finalmente si concesse un po' di riposo dopo la marcia estenuante di quella giornata.
Era quasi mezzanotte, quando Majere fu svegliato da un tocco leggero.
-Shht!- intimò Denzil
-Ho sentito qualcosa muoversi nella boscaglia.
Fotunatamente il rumore non era altro che un coniglio sonnambulo, ma questo li condusse involontariamente all'ingrasso di una caverna.
Dall'interno provenivano delle voci, ma era no dette come in una lingua incomprensibile.
-Seguimi- Bisbigliò Majere, e si addentrò nella caverna.
Denzil lo seguì dappresso.

[Modificato da M@jere 20/11/2005 13.08]

M@jere
00sabato 26 novembre 2005 08:51
Majere si avviò nella caverna.
Dopo pochi passi sentì come una strana cantilena a più voci, si sporse dietro un angolo e vide un circolo di incapcciati tali e quali quelli dei ruderi.
Stavano praticando un rituale incomprensibile per il mago, che subito si voltò, ma Denzil era sparito.
Preos da una strana agitazione, Majere cercò di uscire dala caverna, ma l'uscita era svanita.
Cosa restava?
Il mago si avviò verso il cerchio degli incappucciati, stando attento a non provocare il minimo rumore.
Aggirò i monaci, o qualunque cosa fossero e si appattì contro il muro muovendo in direziona di quello che poteva essere un portale.
Fortunatamente gli incappucciati non si accorsero dell'Aspirante Vassallo, tanto erano immersi nelle loro pratiche.
Tremante, Majere si avvicinò al portale, che emanava una strana luce rossa.
Lo esaminò con la magia, e grazie ad essa riuscì a essere quasi sicuro che questo portasse in superficie.
Per fortuna era un portale molto semplice da aprire, e majere stava già cantilenando le parole magiche queando il rituale terminò, e al centro della sala comparve un orrendo mostro.
Gli incappucciati, come risvegliati, guardarono verso il mago e iniziarono a corrergli addosso.
Egli iniziò a sparare magie dal suo bastone, distruggendo molti di quegli esseri, che svanivano appena venivano toccati da una magia.
Però gli incappucciati erano troppi: Majere si esibì in una delle sue spettacolari magie distruggendoli tutti in una volta.
Era incredibile: con la stessa magia non avrebbenemmeno scalfito la pelle di un cinghiale a questa distanza.
E ora Majere ne capì il motivo: gli incappucciati erano illusioni.
Ora il mago si trovava solo di fronte al mostro, che iniziò ad attaccarlo con artigli affilatissimi.
Majere no potè far altro che schivare i colpi, menati con una rapidità sconvolgente, e già si arrendeva alla morte quendo d'un tratto Denzil sbuco da un anfratto della roccia, e estrasse una spada luminescente.
Con essa, sotto lo sguardo incredulo del mago, combattè l'apparizione, all'apparenza con estrema facilità.
Il duello sembrò durare anni.
D'un tratto, la spada di Denzil sfolgorò, distrugendo il mostro.
Il guerriero svanì.
Majere, dopo essersi ripreso si avviò verso il portale e tornò in superficie.
Solo allora si accorse di un biglieto in tasca.
diceva:
CAro Majere,
Sei stato vittima di eventi più grandi di te: ogni cento anni il mostro che hai visto tenta di tornarenel mondo grazie ai suoi accoliti-illusioni.
E ogni cento anni, io mi devo mobilitare per distruggerlo.
Non ti preoccupare: domani non ricorderai più nulla di ciò che ti è successo.
Addio,
Denzil


Majere si svegliò, come previsto da Denzil, il giorno dopo senza ricordare nulla di ciò che era successo.
L'unica cosa che era variata in lui fu che da quel giorno Majere non sopportò la vista di monaci in nero.
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