Il mare

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Mariuccia5
00lunedì 26 febbraio 2007 20:48
Era mattina: una mattina fredda e pungente, ma estremamente chiara, limpida e velata dal soffio di una brezza leggera.
L'alba era passata da poco, ed il sole si alzava come suo solito per cominciare la salita prima del desinare. Il Regno era ancora semideserto; per le strade passava qualche viandante, la fontana zampillava pigra accompagnando il rumore del vento leggero con il gocciolio lento.
Chiusa in una piccola stanza su un piano alto della Gilda dei Paladini, un'esile figura, avvolta fragile in una tunica bianca e in un mantello scuro e scolorito, era china su diversi alambicchi e qualche libro, come soleva fare. Stava esaminando alcuni liquidi in piccole ampolle scivolare da una parte all’altra dei contenitori e confluire in una boccetta più in basso.
Mariuccia sollevò il capo da quell’impiego, ed osservò attraverso la sottile finestra della biblioteca il cielo chiaro e solenne. Sbadigliò con noncuranza, non tanto per la stanchezza di una notte quasi insonne o del restare ferma in quella posizione curva per più d’un ora, ma più che altro per la monotonia di quei giorni.
Molto dei compagni erano partiti, soli o accompagnati, scomparsi, tornati da poco, appena giunti… ma lei era rimasta tra le sue carte, limitandosi a salutare chi partiva ed arrivava e svolgere i suoi doveri di Aspirante e Guardiana.
La giovanissima donna si stiracchiò, stirando la schiena ed allungando le braccia per sgranchirle. Uno scricchiolio alle scapole la riportò al reale tempo che aveva trascorso ricurva sulle sue pozioni. Con gesti veloci, si lisciò i capelli di paglia sulla testa, cercando di sistemarli, e si alzò in piedi.
“Devo muovermi” sussurrò al silenzio del luogo, come per dare una spiegazione ai i suoi successivi movimenti.
A larghe falcate uscì dalla porta della biblioteca quindi, ritrovando la presenza di spirito che la caratterizzava, si precipitò quasi correndo giù per le piccole scale, ed uscì all’aria gelida. Inspirò profondamente e stirò ancora la schiena.
“Buongiorno, Regno!” Esclamò sorridendo. Prese a camminare per le strade lastricate. L’interno delle Mura cominciava finalmente ad animarsi: qualche altro Aspirante, Vassallo e viandante compariva salutando in qualche caso la giovane; la Taverna spalancava ospitale il portone e le ante delle finestre, qualche piccolo animale ed uccello scorazzava senza pensieri intorno alle piazze.
L’alchimista non aveva una meta, ma pensava.
Diventerò vecchia in fretta, se non esco un poco da qui, si disse scherzosamente. Aveva deciso: era stanca di fermentare dentro le mura e, benché non vi fosse immediato bisogno di partire e temeva di venir meno ai suoi doveri nell’allontanarsi, voleva viaggiare.
Il mare! Scelse il mare. Davvero poche volte era stata a bordo di vascelli e barche, sulle onde fredde e tiepide dell’azzurro: l’ultima volta che le era capitato, per quanto poteva ricordare, era stata su una nave volante… ed il viaggio non era proprio un piacere. Forse aveva passato il mare altre volte, da allora, ma non le sovveniva alla memoria nulla di particolare.
Di buona lena, contenta della decisione, si appoggiò bene al suo bastone dalla punta ferrata e si diresse alla Taverna. Era certa di trovarvi qualcuno anche a quell’ ora. Tuttavia non aveva per nulla fretta.
Bussò due volte sulla pesante porta, e l’oste venne ad aprirle. Mariuccia si lasciò cadere su una sedia, osservando chi fosse presente nel luogo.


OT
Impressioni? Consigli? Partecipazioni? >__< susu!

[Modificato da Mariuccia5 27/02/2007 12.39]

Vinyadan
00martedì 27 febbraio 2007 16:26
Ot - Spero di aver interpretato nel modo giusto "partecipazioni" e di non star facendo errori... -Ot

Seduto su di una panca, un giovane assorto nella lettura di una pergamena stava terminando la sua colazione. Nell'udire il suono della grande porta che si richiudeva alle spalle della fanciulla, alzò lo sguardo dall'incartamento e, individuatala, la invitò con un sorriso ad unirsi a lui. "Voi siete Mariuccia, vero?", chiese. "L'alchimista? Vi prego, lasciate che vi offra la colazione. A dire il vero, avrei un favore da chiedervi, ma intanto..."
Chiamò l'oste con un cenno e disse, indicando la ragazza: "Potreste portare qualcosa anche per lei?"
Mentre mangiavano, le spiegò perchè avesse bisogno del suo aiuto. "Il mio nome è Vinyadan, sono un aspirante Vassallo. Sebbene in teoria la mia professione sia quella del filosofo, in realtà mi piace occuparmi di qualsiasi cosa che sia antica. Vedete, ho comprato questa pergamena da un vendtore di cianfrusaglie. Di per sè non riporta nulla di interessante, qualche inno sacro che non usa più nessuno. Toccandola, però, ho sentito il palmo della mia mano scottarsi. Mi chiedo se la pergamena in realtà non sia ricoperta di qualche altra sostanza, a celarne il vero aspetto. Voi che ne dite?" Le passò la carta, evidentemente stropicciata e mal conservata.

[Modificato da Vinyadan 27/02/2007 16.29]

[Modificato da Vinyadan 28/02/2007 19.49]

Odius
00martedì 27 febbraio 2007 16:52
Nel frattempo il pretoriano era tornato nel Regno dopo un breve soggiorno a Griferia, si sentiva stanco: aveva camminato a lungo e la notte precedente non aveva dormito.
Il cappuccio gli copriva al solito il volto rendendolo irriconoscibile; appena varcato il grande cancello e salutato i vari guardmen si diresse verso la tavena già pregustando la squisita birra lì prodotta.
Sentiva in essa la presenza dell'amico Vinyadan e voleva scambiare con lui qualche parola: entrò quindi senza pensarci e vide il filosofo accanto a una fanciulla che conosceva per fama.
-Qeulla dev'essere Mariuccia- pensò scrutando la giovane.
Tuttavia vedendoli così impegnati e chini su una carta all'apparenza molto antica, si diresse verso il banvcone con l'idea di bersi qualcosa prima di andarli a salutare.
Morgan Melnarmor
00mercoledì 28 febbraio 2007 11:01
Morgan entrò, per la prima volta da quando era nel Regno, nella Taverna, con l'intenzione di sorseggiare un'ottima birra. L'ambiente non era particolarmente affollato, e Morgan non faticò a trovare un tavolo libero dove accomodarsi, accompagnata come sempre dal suo lupo nero, Ohtar. Morgan aveva appena appoggiato il proprio bastone vicino a sè che l'oste giunse per chiedere cosa volesse ordinare, e la giovane Druida si fece portare una birra scura che non si fece attendere per molto, dopodichè prese da una delle tasche nascoste delle sue vesti un piccolo involto, da cui trasse dei bocconcini di carne che iniziò ad offrire a Ohtar. Questi drizzò le orecchie, fortemente incuriosito, e accettò di buon grado il pasto. Contemporaneamente, Morgan prese a far vagare il suo sguardo per la Taverna, cercando di riconoscere se ci fosse qualcuno che già aveva avuto modo di incontrare da quando era giunta nel Regno, solo pochi giorni prima. Fu così che vide Vinyadan, occupato a discutere con Mariuccia di una strana pergamena, e riconobbe Odius, seduto in disparte, al bancone, anche lui apparentemente interessato a ciò di cui stavano discutendo i due. Tuttavia decise di non intromettersi nella discussione tra Mariuccia e Vinyadan per andarli a salutare (non voleva disturbarli, per il momento), così come attese qualche istante prima di alzarsi e dirigersi verso il Pretoriano Odius.

[Modificato da Morgan Melnarmor 28/02/2007 11.03]

[Modificato da Morgan Melnarmor 28/02/2007 17.32]

Odius
00mercoledì 28 febbraio 2007 13:25
OT veramente sarei un pretoriano non un pretore [SM=x92706] Ot
Morgan Melnarmor
00mercoledì 28 febbraio 2007 17:32
Re:

Scritto da: Odius 28/02/2007 13.25
OT veramente sarei un pretoriano non un pretore [SM=x92706] Ot



OT Accidenti sono sempre la solita frana!!! [SM=x92712] Perdonate Odius, provvedo immediatamente a correggere l'errore madornale... [SM=x92705] OT
Dondolin
00mercoledì 28 febbraio 2007 17:37
Dondolin passeggiava per la via principale, illuminata dalla luce ancora fredda e pallida del sole nascente. Olyva, il compagno cinghiale del druido, camminava a passo lento insieme all'amico, tenendo il suo stesso ritmo. Dondolin, nel suo vagabondare a prima mattina, era giunto per caso alla taverna, forse attirato incosciamente dalle voci che provenivano dall'interno. Sbirciando dalla finestra della locanda, il mezzelfo riuscì ad intravedere alcune sue conoscenze: Odius il pretoriano, Vinyadan il giovane filosofo e la nuova venuta, Morgan, la druida. Egli scorse Vinyadan che parlava con una persona che il druido conosceva solo di vista e di fama, lady Mariuccia l'alchimista. Deciso a passare quella mattinata in compagnia, Dondolin, seguito dal cinghiale, entrò nel locale caldo ed accogliente, un ambiente molto diverso dall'atmosfera che si trovava all'esterno...

OT- E così ci sono anch'io, a quanto pare! [SM=x92706] [SM=x92702] -OT
Morgan Melnarmor
00mercoledì 28 febbraio 2007 17:57
Morgan sentì la porta della taverna aprirsi, e continuando a offrire i bocconcini di carne a Ohtar, da dietro i propri capelli bianchissimi, che ne nascondevano in parte il viso, lanciò uno sguardo in direzione della porta per vedere chi fosse appena arrivato e scorse Dondolin, il druido.
"Salve!" gli disse con un sorriso cordiale, mentre dava a Ohtar l'ultimo pezzo di carne. "Volete sedervi e farmi compagnia?"
Dondolin
00mercoledì 28 febbraio 2007 18:00
L'invito della donna fu ben accolto da Dondolin che, ringraziando Morgan, si sedette accanto a lei, mentre Olyva si accovacciava sul pavimento ai suoi piedi, osservando con sguardo apparentemente pigro il lupo della druida.
Morgan Melnarmor
00mercoledì 28 febbraio 2007 18:12
Morgan osservò con estrema curiosità la creatura che accompagnava Dondolin, così come anche Ohtar.
Poi, sempre con animo gioviale "Vedo che anche Voi vi siete alzato di buon ora questa mattina" fece Morgan al druido. "Personalmente, nonostante forse sia ancora un po' presto, ero ansiosa di venire ad assaggiare la famosa birra del Regno di Bluedragon! Da quando sono giunta qui non ne avevo avuto ancora l'occasione! Ma ditemi, posso avere l'onore di offrirvi qualcosa?"
Dondolin
00mercoledì 28 febbraio 2007 18:19
"No grazie, non bevo mai tanto così presto." disse Dondolin alla druida con un sorriso. Poi il mezzelfo si volse a guardare l'alchimista, che stava ancora chiacchierando con Vinyadan, mentre sorseggiava la sua bibita...

OT- Secondo voi come finirà questo topic? In una qualche avventura o in un semplice incontro alla taverna? [SM=x92706] [SM=x92714] -OT
Morgan Melnarmor
00mercoledì 28 febbraio 2007 18:44
Morgan seguì lo sguardo di Dondolin, cercando di intuirne i pensieri. Era anche lui incuriosito come lei dalla discussione che si stava tenendo tra Lady Mariuccia e Vinyadan? Anche lui aveva notato l'antica pergamena e si domandava da dove provenisse? Morgan non resistette alla tentazione e glielo domandò:
"Spero di non apparire indiscreta, mio Signore, ma... ho notato che anche Voi state osservando nella stessa direzione in cui anch'io guardavo fino a poco fa... secondo Voi di cosa tratta quella pergamena? a vederla sembra molto antica..."

OT Onestamente me lo stavo chiedendo anch'io! [SM=x92713] Spererei in una bella avventura, soprattutto visto che è la prima volta che partecipo a un topic [SM=x92701] . Ma se anche fosse un semplice incontro in taverna ne sarei lieta lo stesso! [SM=x92702]OT

[Modificato da Morgan Melnarmor 28/02/2007 18.45]

Dondolin
00mercoledì 28 febbraio 2007 18:55
Il druido rivolse nuovamente la sua attenzione verso la donna che gli sedeva accanto, ridendo fra se dell'espressione usata poco prima da Morgan, "Signore". "In realtà non ero attirato dalla pergamena, milady, bensì dalla signora seduta al tavolo con il filosofo. Vede, è da molto tempo che lady Mariuccia sta chiusa nella sua stanza a lavorare alle sue pozioni, ed il fatto che oggi sia uscita ad una simil ora del mattino mi incuriosiva..." disse Dondolin in sincerità, posando ora lo sguardo sul suo amico, ancora accucciato a terra intento a fissare il lupo di Morgan.
Morgan Melnarmor
00mercoledì 28 febbraio 2007 19:06
"Capisco..." fece Morgan, osservando Lady Mariuccia, mentre intanto accarezzava distrattamente il folto mantello di Ohtar. "Che cosa ne dite di andarla a salutare?" fece poi la donna riavviandosi all'indietro i lunghi capelli bianchi come neve e... lasciando apparire le sue orecchie a punta, tipiche degli elfi.

OT fa così ridere il fatto che Vi ho chiamato Signore?.. [SM=x92713] eh!eh! OT

[Modificato da Morgan Melnarmor 28/02/2007 19.07]



OT io mi devo assentare, vado a sfamarmi [SM=x92701] ! Non andate troppo avanti senza di me...! eh!eh!eh! scherzo! [SM=x92702] [SM=x92702] OT

[Modificato da Morgan Melnarmor 28/02/2007 19.16]

Mariuccia5
00mercoledì 28 febbraio 2007 19:22
Mariuccia sembrava non accorgersi degli avventori, del vociare degli stessi e dei loro sguardi.
Osservava attentamente la pergamena mostratale da Vinyadan ed i suoi occhi sembravano mostrare per quell' oggetto un'insolito timore reverenziale.
"uhm... una sostanza, dite?"
L'alchimista allungò una mano verso la pergamena, e la abbassò fino a sfiorarla con il palmo. Non appena ne toccò la dura superficie, l'oggetto prese ad illuminarsi di una soffusa luce rossa. Mariuccia strinse i denti, avvicinando di più la destra. Dopo pochissimi attimi, il palmo della giovane parve prendere fuoco, prendendo la medesima luminescenza dello strano oggetto.
"Ahi!" con uno scatto veloce, la donna ritrasse la mano, massaggiandola con la mancina.

Restò ancora qualche secondo ad osservarla, silente.
Poi, finalmente, sembrò prendere in considerazione gli astanti.
Girò lentamente il capo, verso Dondolin, Morgan e Odius. Sorrise al gruppo e chinò il capo in un silente segno di saluto.
"Avvicinatevi" fece, dimostrando di aver udito i loro mormorii. O di averli indovinati. Accompagnò il dire con un gesto della mano, e gli altri poterono notare il palmo visibilmente ustionato.
Era un' ustione particolare, però: al centro si apriva come una larga scottatura perfettamente circolare, circondata da segni viola che lambivano la carne e si disperdevano su tutta la mano. L' ustione pareva seguire questi segni, creando dolorose tracce arcane sul palmo dell'alchimista.
"Venite" invitò ancora i compagni, distraendoli da quelle osservazioni.


PS
Piccolo accorgimento: da ora in poi evitate di mettere la firma alla fine dei post, d'accordo? Dato che la storia continuerà [SM=x92702]
E andateci piano! [SM=x92706]
Dondolin
00mercoledì 28 febbraio 2007 19:39
Dondolin si alzò dalla sedia, imitato da Odius e da Morgan, che si diressero con lui verso l'ala ovest della taverna, dove erano seduti Mariuccia e Vinyadan, e così fecero anche Odius ed Othar. Il druido rimase stupito osservando la cicatrice della maga, che aveva un colore ed una forma strani: ora era la curiosità per la pergamena ad attirare il mezzelfo verso il tavolo. "Ho come l'impressione che questa volta Vinyadan non ha trovato un banale pezzo di carta" pensò tra se il druido; Olyva nel frattempo osservava con attenzione la cicatrice sul palmo dell'alchimista, immerso anche lui nei suoi pensieri.

OT- Si hai ragione, ci siamo fatti troppo prendere la mano! [SM=x92713] -OT
Mariuccia5
00mercoledì 28 febbraio 2007 19:57
Mariuccia fece un altro gesto con la mano, finché tutti non furono stretti intorno al suo tavolo.
"Mi sembrate interessati. Sbaglio?" La giovane sorrise ai tre.
Poi, senza attendere una risposta, si guardò il palmo, esaminandolo accuratamente. Fece passare un dito magro e pallido della sinistra, con un gesto aggrazziato, lungo tutti i simboli tracciati dall'ustione: i solchi formavano una sorta di doppio cerchio, dentro il quale correvano alcune linee ed un ottagono.
La giovane fece schioccare la lingua; senza dir nulla, si sporse sul tavolo, afferrò le mani di Vinyadan ed individuò quella scottata dall'oggetto. L'avvicinò al viso, studiandola. Una lievissima cicatrice, solo un esiguo segno, formava una piccola parte della stessa figura disegnata dalla scottatura sulla mano della donna.
"Comincio a capire..." disse in un soffio.
"Ma la cosa non mi è chiara... senza dubbio vi è stata applicata una sostanza - nel dire questo lasciò la mano dell' Aspirante e odorò la bruciatura sulla sua - ma... ma questo è senza dubbio un incantesimo."
Sospirò.
"Certo sono anche una maga ma io studio la magia bianca... e questa non lo è"

[Modificato da Mariuccia5 28/02/2007 19.59]

Vinyadan
00mercoledì 28 febbraio 2007 20:01
Vinyadan guardò gli astanti. Poi sorrise e disse: "Beh, Signori, sono lieto che questa pergamena possa essere interessante ai vostri occhi. A dire il vero, ne sono felicissimo! Se tutti i presenti uniranno le proprie forze, potremo scoprirne qualcosa di più. Intanto, ecco quel poco che so sulla sua origine: il venditore mi ha raccontato di averla trovata fra le assi di una nave naufragata sulla costa, ad est del Regno. Ho il sospetto che la soluzione a questo arcano si trovi al di là del Mare, anche se non so esattamente dove. Un genere simile di incantesimo potrebbe superare i limiti del fatto interessante e raggiungere quelli dell'arma, abbiamo il dovere di indagare! Qualcuno ha qualche idea? Per intanto, la mia proposta è di indagare sul relitto."
Dondolin
00mercoledì 28 febbraio 2007 20:09
Dondolin prese la parola: "Quelle cicatrici sono sicuramente opera di una stregoneria, ma sono certo che non si tratta di magia druidica; quel disegno" disse indicando il palmo di lady Mariuccia "sembra il risultato di una qualche, come dire, maledizione." Detto questo, il druido aspettò di sentire cosa ne pensassero gli altri, lanciando un occhiata interrogativa in direzione di Olyva, che annuì con la testa pelosa.
Mariuccia5
00mercoledì 28 febbraio 2007 20:25
"Maledizione?" ripeté Mariuccia.
Osservò accuratamente la ferita ancora una volta. La mano le pulsava insistentemente e bruciava come se fosse stata su una brace ardente nel focolare appena spento.
Strinse il polso e chiuse gli occhi per reprimere il dolore, che andava via via affievolendosi.
"Non credo. Più che altro sembra... come un avvertimento"
Con queste parole, l'Alchimista si alzò e si rivolse a Vinyadan.
"Dove sarebbe questa costa di cui parlate, quella dove è stata ritrovata la nave?"
Prese il suo bastone nodoso e vi si appoggiò, passando tra i compagni.
"Avevo proprio in mente l'idea di fare una capatina in mare"
La giovane sorrise: finalmente qualcosa di interessante si prospettava nel suo immediato futuro. La ferita non la spaventava, i pericoli non le incutevano ancora timore.
Era viva di nuovo.
Morgan Melnarmor
00mercoledì 28 febbraio 2007 21:16
Ohtar fece per avvicinare il muso verso la pergamena, ma quando fu a pochi centimetri da essa si ritrasse bruscamente emettendo un lieve ringhio.
"A Ohtar la pergamena non piace per nulla" fece Morgan mentre lanciava un'occhiata sia al foglio, sia ai segni lasciati sulle mani di Mariuccia e di Vinyadan. "E se devo essere sincera, percepisco anch'io un oscuro potere provenire da essa. Mariuccia ha ragione, vi è stato applicato un incantesimo. Ma che sia una maledizione, o che sia un semplice avvertimento, concordo con la proposta di Vinyadan; credo che dovremmo indagare sul relitto su cui è stata trovata la pergamena, e cercare di capire da dove proviene. Forse così potremo iniziare a capire di più sul significato di quegli strani segni."
E credo anche che non ci sia un minuto da perdere... Pensò poi cupamente.
Dondolin
00mercoledì 28 febbraio 2007 21:51
"Sono daccordo con lady Morgan" fece Dondolin "Dobbiamo recarci al relitto il prima possibile, poichè non sappiamo ancora di cosa si tratta" disse poi, accennando agli strani simboli sui palmi "Se poi anche il lupo ha avvertito qualcosa, allora significa che abbiamo a che fare con una magia molto potente. Ora faremo un altro controllo" concluse. Poi il druido si chinò sul cinghiale suo compagno e gli sussurrò delle parole all'orecchio. Dopodichè Olyva, imitando Ohtar, annusò la pergamena, sotto gli sguardi incuriositi degli uomini e del lupo; dopo qualche istante, il cinghiale ritrasse la testa per inspirare, poi alitò sul foglio un soffio verdastro: non successe nulla. Però, dopo qualche secondo, un simbolo lampeggiò rosso sulla carta consumata, nell'angolo in fondo a destra della pergamena: lo stesso simbolo simbolo impresso sulle mani del filosofo e della maga. Il simbolo brillante durò solo pochi istanti, ma rimase impresso chiaramente nella mente di tutti. Dondolin si chinò nuovamente sul compagno e, dopo aver scambiato con lui altre parole, i due fissarono lo sguardo su Vinyadan e Mariuccia, aspettando una spiegazione riguardo all'evento da poco accaduto.

OT- Dovrebbe essere scritto anche nella mia scheda, ma lo scrivo comunque: Olyva non è un semplice animale, è una sorta di spirito della foresta ed ha poteri non comuni. Questo può spiegare il suo "alito", spero [SM=x92702] -OT

[Modificato da Dondolin 28/02/2007 21.53]

Otrebmu Ittoram
00mercoledì 28 febbraio 2007 22:09
Da un angolo in penombra della locanda, si senti’ il rumore di una sedia che veniva spostata, gli aspiranti e la guardiana si voltarono in quella direzione e videro una massiccia figura in armatura, la quale si mosse piuttosto velocemente verso il bancone dove porto’ piatti e calici e saldo’ il conto, all’oste che lo ringraziava di avergli portato le stoviglie.
L’uomo che aveva un elmo completo saluto’ l’oste e si diresse verso il tavolo dei cinque fermandosi al fianco dell’alchimista, con un gesto lento si tolse l’elmo e saluto’ con un
- Buon giorno, Lady Mariuccia e a voi aspiranti -
La guardiana che lo aveva riconosciuto dal mantello e spada dei Templari Sin Fein di cui anch’ella faceva parte, rispose al saluto sorridendo e dicendo
- Salve Otrebmu Ittoram, colazione dopo la solita ronda notturna a caccia di mostri ? –
- Propio cosi’, e ora che tutti si svegliano io andro’ a dormire –
Rispose il Vassallo ricambiando il sorriso della fanciulla.
- Se volete scusarmi –
Disse facendo un leggero inchino alla dama, e un cenno con la testa agli aspiranti che risposero all’unisono
- Arrivederci –
Fatti pochi passi verso l’uscita il cavaliere disse a voce alta
- Se in futuro vi servisse una nave normale andate al porto di Popolis se invece vi serve una nave volante chiedete a Ser Gianlu’ di mettervi in contatto con il capitano Hannok , e buona fortuna -
Fini la frase poco prima di arrivare alla porta e uscire.

OT-- Mi spiace ma ho poco tempo e troppi racconti in sospeso [SM=x92707] [SM=x92713] , se riesco a trovare del tempo ho un racconto da finire Lady Mariuccia sa quale [SM=x92706] , Ps Lady Mariuccia ha l'iscrizione sul palmo l'altro si e' solo scottato [SM=x92702] visto che non ha scritto di strani iscrizioni sul suo palmo [SM=x92713] -- OT

[Modificato da Otrebmu Ittoram 28/02/2007 22.10]

Odius
00mercoledì 28 febbraio 2007 22:51
Quando il Vassallo uscì Odius per la prima volta da che era rientrato nel Regno proferì parola: "Ah vedo quindi che avete intenzione di scoprire da dove proviene questa carta...bene,bene...purtroppo non credo di potervi essere utile, è roba da maghi: al di là delle mie conoscenze e possibilità, oltre al fatto che non mi piace lavorare in comapagnia. Messer Vinyadan volevo scambiare qualche parola con voi, ma sarà per un'altra volta.Ora scusatemi, ho bisogno di dormire un poco.Holux e buona fortuna a tutti voi!"
Detto ciò uscì.
" Al massimo li seguirò a debita distanza, senza farmi vedere, per intervenire solo nel caso siano in pericolo....ahahah, stavo dimenticando che con loro c'è Lady Mariuccia...forse allora non avranno bisogno di una mano" pensò tra sé.


OT per qualsiasi riferimento alla voglia di far tutto da solo e rimanere nascosto vi rimando alla mia presentazione nella sezione AI CANCELLI OT
Eruner
00mercoledì 28 febbraio 2007 23:39
Eruner vide un folto gruppetto di nuovi arrivati intorno Mariuccia, quindi Otrebmu si avvicinò loro e parlò, per poi andarsene poco dopo. Incuriosito, il paladino di Atlantide si avvicinò lentamente, il mantello che svolazzava placido nell'aria a ogni suo passo. Dopo aver fatto un leggero inchino, parlò agli astanti con voce calma e lenta.
"Salve a tutti. Ho notato del movimento e mi sono incuriosito, così sono venuto a vedere cosa accadeva. Posso unirmi a voi, in modo che qualcuno mi metta al corrente? Sempre che ne abbiate voglia, s'intende..."
In realtà non era solamente incuriosito, ma preoccupato. Stava passando davanti la Taverna, di ritorno dal rito che effettuava sulle mura tutte le mattine, quando aveva avvertito nettamente la magia avvenuta in quel luogo. Non che fosse difficile, data la potenza e la stranezza dell'incanto... Non sapeva dire se fosse malvagia, ma non gli era piaciuta per il semplice fatto che non la conosceva cosa che, grazie all'addestramento del Maestro, non accadeva molto spesso... Eccetto per le nozioni che BrightBlade dimenticava di dirgli!

[Modificato da Eruner 28/02/2007 23.56]

Morgan Melnarmor
00mercoledì 28 febbraio 2007 23:40
Il gruppo salutò Odius, dopodichè ci fu un breve silenzio, durante il quale tutti cercarono di riflettere sulla cosa più appropriata da farsi.
"Proporrei di andare subito ad esaminare il relitto, con la speranza che sia ancora dove il venditore ha detto di averlo trovato; a quel punto potremmo cercare di capire da dove proviene ed accertare se i sospetti di Vinyadan sono fondati e davvero la nave naufragata e ciò che vi era contenuto provenissero effettivamente da al di là del Mare. E così decidere se muoverci con una nave normale o recarci da Gianlu come consigliato da Otrebmu Ittoram, per metterci in contatto col capitano Hannok e usare una nave volante. Voi cosa ne pensate?" fece Morgan. Il lupo la osservò per tutto il tempo in cui lei parlò, dopodichè emise un suono gutturale in segno di assenso, e spostò il suoi occhi azzurri come acquamarina sul resto del gruppo, come in attesa di una risposta.
Ma prima che qualcuno di loro potesse rispondere e dare un parere, i loro pensieri furono interrotti dall'arrivo di Eruner, che incuriosito dal movimento si era fatto avanti per sapere cosa stesse succedendo, e offrendo al gruppo il suo appoggio.
"Saremo ben lieti di mettervi al corrente degli ultimi fatti, Messer Eruner!" lo accolse Morgan con un sorriso. "Forse sarete in grado di aiutarci in questa insolita situazione."

[Modificato da Morgan Melnarmor 28/02/2007 23.45]



OT Salve Eruner, benvenuto nel gruppo! [SM=x92701] Siccome avevamo inserito il messaggio nello stesso istante ho provveduto a modificare leggermente il mio ultimo messaggio, così da farlo coincidere col Vostro arrivo! [SM=x92702] "

[Modificato da Morgan Melnarmor 28/02/2007 23.47]

Eruner
00giovedì 1 marzo 2007 00:02
"Spero che il mio limitato potere e le mie conoscenze sia sufficienti per aiutarvi... Chi mi potrebbe spiegare meglio l'accaduto? Inoltre, mi è permesso esaminare un momento la pergamena?"
L'elfo prese una sedia e si sedette, dopo aver sganciato Drath'Kahn dalla cintola e averla appoggiata alla spalla, facendosi quindi apparire un calice di vino bianco.
"Inoltre, non chiamatemi "messere". Sono solo un aspirante vassallo, l'unica cosa diversa tra noi è il tempo da cui aiutamo il Sommo. Sono Eruner e basta..."

[Modificato da Eruner 01/03/2007 0.13]

Morgan Melnarmor
00giovedì 1 marzo 2007 00:13
"Certo, la pergamena è a Vostra disposizione, Eruner" fece Morgan. "Ma Vi consiglio di essere molto prudente, in quanto su di essa dev'essere stato lanciato una sorta di incantesimo; non sappiamo se sia solo un incantesimo di avvertimento, o qualcosa di peggio, ma... siamo pressocchè tutti convinti che non si tratti per niente di magia bianca..."
Così Morgan indicò i segni lasciati dalla pergamena sui palmi delle mani di Lady Mariuccia e di Vinyadan, e assieme agli altri del gruppo spiegò a Eruner nei particolari tutto ciò che era in loro conscenza, a partire dal fatto che era stata trovata da un venditore tra le assi di una nave naufragata a Est del Regno, fino ad arrivare agli strani segni che rimanevano a seguito della bruciatura causata dall'incantesimo lanciato sulla pergamena.
Eruner
00giovedì 1 marzo 2007 00:26
-Vediamo se quest'affare è più furba di me...
Mentre così pensava, il paladino sguainò la lunga spada runica e l'avvicinò al foglio, disteso sul tavolo ligneo consumato dall'uso. All'avvicinarsi del foglio liso, le rune della sua Lama presero a brillare violentemente, sintomo che non solo era magia oscura, ma perdipiù necromantica.
-Come sospettavo... Dunque, com'era quella formula? Ah, sì.
Mormorando alcune parole magiche, l'elfo tentò di aggirare la difesa magica dell'artefatto, così da scoprire se vi fossero scritte celate, ma incredibilmente il suo tentativo fallì e dal foglio partì uno sbuffo di colore simile all'alone che circondava la pergamena all'avvicinarsi di mani non marchiate dal simbolo. I riflessi del paladino gli permisero di evitare la trappola appena in tempo, facendo schiantare il "dardo" contro le assi del soffitto, che stranamente ne uscirono intatte.
-E và bene, sembra che tu sia più furba di me...
"Evidentemente non sono in grado di decifrarla. O meglio, forse con l'aiuto di Markox riusciremmo a farcela, ma non ho intenzione di dargli questa soddisfazione. Inoltre, ci toglierebbe molto del divertimento! Direi che l'unico modo sia andare a esplorare questo fantomatico relitto, sempre che non abbiate fretta di raggiungere la soluzione dell'enigma. In tal caso, ci conviene andare alle Torri di Magia dal mio esimio Fratellino..."

[Modificato da Eruner 01/03/2007 0.31]

Dondolin
00giovedì 1 marzo 2007 13:44
"Be, speriamo allora che il "fratellino" ci possa dare una mano" disse Dondolin sorridendo "Inoltre, l'idea di Eruner mi pare ottima: meglio lasciar fare il lavoro a maghi più esperti di noi. Non che ne dubiti, ma secondo voi vostro fratello sarà all'altezza del compito, messere?" domandò quindi il druido fissando incuriosito il paladino di Atlantide.
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