"La Porta"

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Antonidas Dragonstorm
00domenica 13 febbraio 2005 15:21
Era un passo molto importante, i due giovani, però dovevano affrontarlo... L'uno avrebbe dovuto rinunciare del tutto alla sua forma, almeno in questo mondo, l'altro solo a parte del suo potere...
...I Sigilli di Eshan, i sigilli che avrebbero modificato la loro vita per sempre...

Il Tecnomago dai capelli castani disse: “Allora Eruner, iniziamo?”

Eruner il drago blu, rispose: “Sì, ma tu ne sei sicuro?”

Antonidas: “Sì, entra nel Cerchio di Eshan!”

E i due entrarono in un cerchio con inscritte varie rune, tutte illuminate da vari colori.

“Io invoco il potere di Eshan, l'antico mago dei sigilli. Ascolta il mio volere, o grande! Per il potere concessomi dalla mia casata, quella dei Dragonstorm, io ti ordino di sigillare i miei poteri e la mia forma reale in questo mondo! Ora tocca a te, Eruner.”

“Io invoco il potere di Eshan, l'antico mago dei sigilli. Ascolta il mio volere, o grande! Per il potere derivante dalle Arti Arcane dell'Acqua Sacra, io ti ordino di darmi la facoltà di restare umano illimitatamente!”

“Tu, che invochi il mio potere e appartieni alla famiglia dei Dragonstorm... E tu, Drago, perché volete i miei sigilli? Per quale motivo dovrei aiutarvi?” disse apparendo l’immagine di un giovane uomo. La figura eterea esprimeva un aura di potere.

”Perché ho paura di far del male a qualcuno con i miei poteri, credo che un forma più facile da gestire sia quella del mezz-elfo...”

E il drago: “Perché è il Sommo Blue Dragon ad aver ordinato la mia mutazione... Quindi ciò avverrà.”

E la figura portatrice del nome di Eshan rispose: “E così sia! Ma che sigilli vorreste... forse dei tatuaggi? o forse dei bracciali o altri gingilli...”

Il tecnomago pensò per qualche attimo prima di decidere: “Forse un tatuaggio col simbolo della mia casata... e magari sulla schiena… Bhe, non a fuoco, spero...”

“Un tatuaggio... Un drago, di colore nero, solo disegnato nei contorni, non riempito... Sulla parte destra della schiena, dietro la spalla... Insomma qui...”
Eruner, il Mago d’Acqua, indicò il punto.

E il mago dei sigilli pensò: ‘...Come al solito...’

”Però Antonidas, il sigillo che ti imporrò...”disse Eshan.

“Si?????”Chiese incuriosito il Tecnomago

“Ha una piccola controindicazione...”

“Quale? Per caso sarò più vulnerabile al male?”

“No, solo che devi stare attento quando la costellazione del drago...” Avvicinatosi al giovane rasendar, il volto evanescente di Eshan sussurrò il resto delle parole di avvertimento prima di scomparire lanciando l'incantesimo.

Un dolore lancinante prese Antonidas facendolo inginocchiare. Strinse con forza i pugni fino a farli sanguinare...

Il drago, a torso nudo fin dall'inizio della cerimonia, sentì un calore immenso alla schiena e dovette inginocchiarsi per la fatica di non urlare. Sulla scapola destra, iniziò a delinearsi un disegno di drago, realizzato a fuoco dall'incanto del mago. Una volta terminato, risplendette di calore ancora per pochi istanti e si estinse, lasciando al suo posto un marchio nero, raffigurante un drago-spirito, dalle fattezze molto strane. Quindi il Mago dell'Acqua si alzò e avvertì la completa assenza del solito prosciugo di energie causato dal suo restare in forma umana. Il rituale aveva funzionato.

Impassibile, Eruner disse: “Però... Doloroso... Beh, era necessario... Almeno ora posso restare al Regno... Antonidas! Come state? Tutto bene?”

Antonidas era ancora inginocchiato, sentiva un dolore lancinante alla schiena. Le sue mani erano grondanti di sangue e stava piano piano diventando pallido. Il camiciotto bianco che portava durante il rituale si era stracciato, e si poteva vedere chiaramente che il tatuaggio si stava formando. Sembrava una luce dai mille colori che lentissimamente tracciavano il disegno del tatuaggio. Era un drago di mithril, in posizione eretta sulle due zampe posteriori. Le ali spiegate, le zampe anteriori alzate ai lati all'altezza delle spalle. Sugli artigli erano poste due sfere, una contenente un ingranaggio, l'altra un simbolo magico. la coda era messa davanti al drago, appoggiata al terreno come per indicare qualcosa... Un tomo dalla copertina verde e con sopra scritto "De Studio Fatui: Allendor" in oro e argento.

“Non... ...Avvicinarti... ...Eruner... ...e non... ...tentare... di aiutarmi... ...non... funzione... ...ranno... ...leagie... ...cura... ...tive...” disse stremato per poi svenire quasi dissanguato.

“Antonidas!”

Poi pensò: “A mali estremi, estremi rimedi! Evocatio Enemesis!” Nelle mani del Drago si materializzò Enemesi, la sua spada, e con essa praticò un taglio sull'avambraccio di Antonidas e sul suo, dicendo con sommessa voce: “Scusatemi amico mio, ma è necessario...”

“Irisv mrith iejir!!!” Dopo aver avvicinato gli avambracci il drago pronunciò quelle parole in draconico, la cui traduzione è "guarire con il sangue" e le sue vene si unirono a quelle del giovane uomo. Ora il sangue del Drago, molto più forte di quello umano, scorreva in Antonidas, cosicché i due soffrivano in ugual modo, solo molto meno di prima... Il rituale draconico durò tutto il tempo del supplizio del Dragonstorm e terminò solo con la fine della sua parte di rituale. Finito l'incanto e separati i bracci, Eruner cadde a terra sfinito.

“Antonidas, me ne dovete una... Mamma mia che stanchezza... Ahio, il mio povero braccio... Come state?” disse in tono un po’ beffardo.

“Non benissimo, ma grazie. Però così hai compiuto il primo passo della profezia dettami da Eshan:”
E iniziò a recitare:
"Quando la costellazione del drago alta nel cielo sarà,
Quando il sangue di un amico drago nelle tue vene scorrerà,
Quando una luce di fuoco tra drago e mezz’elfo passerà..."
non posso continuare...

All'improvviso una fiammella verde e azzurra apparve tra i due e scomparve dopo qualche minuto.
Eruner alzò lo sguardo al cielo e vide risplendere la costellazione dei suoi antenati... Al che si voltò verso Antonidas e gli disse

“Abbiamo un problemino.... Torniamo al Regno, Qualcosa... Ahio... Ci... Ahia!... Inventeremo... Uff, che fatica!!!”

Il giovane Mago d’acqua rialzò e aiutò il compagno a farlo... Mentre si rialzava, Antonidas fissò Eruner. Anche se lui sembrava meno indenne del tecnomago, era spossato e dolorante. Decisamente, non era la loro giornata... Nel viaggio di ritorno gli disse: “: Antonidas, dovrei dirvi una cosuccia... Io domani parto con o per Nightlord... Perciò dovremo aspettare il mio ritorno per risolvere il problema delle stelle... Fino ad allora, restate al Regno, lì sarete al sicuro, con i Sommi e i Fratelli che vi proteggono... Di certo molto più che con me... Poi, fate ciò che volete...”

.

“Non converrebbe neanche a te andartene, però lo fai...”

Gli fu risposto: “Non sto male come te, e poi sono un drago, lo sai!”

“Però...” disse soppesando le parole successive; “Allora ti seguo. Dopotutto quello che hai fatto è quasi un patto di sangue, no?”

Poi, come sentito un suono si voltò di scatto ed esclamò: “Ma cosa...”

“Che c'è Antonidas?”

“Oh, niente... Sarà per una prossima volta...” Detto questo si allontanò a passo veloce. Mentre andava, un'immagine eterea si materializzò davanti a lui. Egli si arrestò e disse:

“Che c'è Leron?”

Era anch’essa un’immagine eterea, ma dai lineamenti elfici ed esprimeva un’aura sacra. “Fratellino... abbiamo un problema...” Esordì la figura.

“Quale? E' per caso "La Porta"?”

“Si, non resisterà per molto e lui ti sta cercando...”

Quasi urlando il tecnomago disse: “No, se arriverà qui... Bloccatelo in tutti i modi! Arriverò domani! Aspettatemi!”

“Non so se... ti conviene, non stai bene, vero? Ti si legge negli occhi... Ci penserò io.”

“No! I tuoi poteri di combattimento sono troppo scarsi! Ti ucciderà soltanto con lo schiocco delle dita! Nemmeno i poteri concessi dalla Dea possono contrastarlo ora!”

“E allora che possibilità hai tu? Sei anche ferito!”

“Io l'ho sconfitto grazie all'astuzia e al consiglio di Eronas! Io sono un suo discepolo, mentre la Dea non può neanche scalfirlo, ti ricordi?” disse scocciatoil Tecnomago.

“Va bene... ti aspetterò.” Disse rassegnato l’elfo.

”Ci conto! Niente di avventato! Domani entro mezzo giorno sarò lì.”

------------OT------------
Se qualcuno (che nn ha partecipato alla missione di Nightlord) volesse partecipare... è il benvenuto.
Pau£
00domenica 13 febbraio 2005 22:19
OT-In che posto si trova il PG?-OT
Antonidas Dragonstorm
00mercoledì 16 febbraio 2005 17:51
Ot, quale?
Pau£
00mercoledì 16 febbraio 2005 21:38
OT- Quello che è appena partito, in modo tale da trovare un modo per incontrarlo-OT
Antonidas Dragonstorm
00sabato 19 febbraio 2005 08:56
Ot: Chi, Leron?
Antonidas Dragonstorm
00sabato 19 febbraio 2005 09:44
Quella notte il giovane tecnomago ebbe un incubo:
Vide un'ombra, forse umana, che si piegava come in preda ad un dolore terrificante. Quell'essere poi mutò in qualcosa di orribile. Una specie ghoul, ma con zanne lunghissime. Quel mostro corse a velocità folle passando a lato del ragazzo. Non sapendo dove fosse diretto, si precipitò all'inseguimento. Quel mostro lo conduceva per vari corridoi di un castello, un castello molto familiare... Era il castello di Bluedragon!
Come un lampo il tecnomago si accorse dell'obiettivo di quell'abominio. Corse allora ancora più velocemente, ma non abbastanza.
Il mostro ormai era arrivato. La stanza del trono era gremita di gente impaurita. Molti vassalli erano partiti insieme a Nightlord e i pochi rimasti erano in preda a chissà quale potente incantesimo che li terrorizzava.
I Sommi si erano alzati in piedi, armi in pugno. Ad un cenno del sommo Palank, Ostri capì di dovergli lasciare quella lotta. Il ragazzo corse davanti al mostro in posizione di attacco, ma dopo aver visto i suoi occhi si svegliò di soprassalto.
Era completamente sudato e turbato nel profondo.
Si ricordò subito della seconda terzina proferita da Eshan:

Tu vedrai in sogno l'abominio,
Tu vedrai in sogno il destino,
Tu vedrai in sogno il Naremor.
Antonidas Dragonstorm
00giovedì 24 febbraio 2005 22:47
Si, il Naremor. Una creatura del suo pianeta d'origine, creduta ormai estinta, voleva portare scompiglio nel Regno.
Antonidas, seminudo, si era seduto sul bordo del letto. Tremava per il terribile incubo. Lo sguardo rivolto in basso, cercando di scacciare l'orrenda sensazione che lo aveva pervaso.
Il sudore ormai gli dava fastidio.
Nella fresca aria dell'aurora andò a farsi un bagno riposante.
Camminò lungo il corridoio della sua abitazione fino ad una porta di legno scuro.
Come la aprì delle piccole luci sfavillarono come per dargli il benvenuto. Erano tutte di vari colori e svolazzavano a pochi centimetri da terra.
Il tecnomago, ormai abituato, camminò tra di esse evitandone il contatto senza neanche guardare dove metteva i piedi.
Al centro della stanza era posto un vascone seminterrato nel pavimento.
L'acqua all'interno era calda e una leggera nebbiolina si espandeva dalla superfice limpida.
Arkan Quake
00giovedì 3 marzo 2005 21:45
ot
azz. vorrei entrare ma è meglio se aspetto i "Templari Sin Fein"
e stare a vedere cosa fanno.
ot
Antonidas Dragonstorm
00venerdì 4 marzo 2005 18:52
ot, puoi entrare, ma il prob è se sei entrato in quella di Night, se si svolge quasi in contemporanea...
Otrebmu Ittoram
00sabato 5 marzo 2005 04:25
OT--Non e' entrato in quella di NightLord ma in quella di Kyle ma cmq si svolgono in contemporanea visto che ha fatto un'apparizione in quella di NightLord prima di andare in quella di Kyle --OT
Antonidas Dragonstorm
00sabato 5 marzo 2005 14:36
Dopo qualche minuto di rilassamento nella vasca, il Tecnomago ne uscì pensoso; quello stesso giorno avrebbe salutato il Regno, senza sapere se lo avrebbe rivisto un giorno.
Prese un asciugamano grende e vi si avvolse. Uscì dalla stanza diretto alla sua stanza.
Black Drake
00lunedì 21 marzo 2005 23:16
nello stesso istante in cui il tecnomago si sdraiò sul letto, avvertì che l'indomani sarebbe successo qualcosa di strano e terribile allo stesso tempo "Spero che sarò ricordato nei prossimi giorni di assenza...e spero anche che non riesca ad uscire dalla porta troppo presto..." dette queste parole si addormentò in un sonno profondo...
Una porta si ergeva al centro di un campo disperso...Antonidas la guardava con paura ed angoscia..."Vi ucciderò Antonidas, vi uccidero!" una voce soffocata arrivava da dietro quella porta...
Tump! Tump! Crash! la porta si aprì scaturendo una luce accecante e...
"AHH! devo sbrigarmi!"...
Antonidas Dragonstorm
00martedì 22 marzo 2005 06:49
Si era riaddormentato, come molte volte gli capitava. E tutte le volte aveva una premonizione molto precisa.
Ma ora doveva sbrigarsi.
Si vestì con una camicia blu scura e un pantalone verdone scuro. Poi calzò un paio di stivali rinforzati neri come la pece.
Mentre se li legava qualcuno busso alla sua porta.
Chi può mai essere a quest'ora del mattino? Pensò il tecnomago dato che era l'alba.
----ot----
ora ci sei tu Black
Black Drake
00martedì 22 marzo 2005 13:34
OT-OKK!-OT
"Potrei entrare?" chiese una voce familiare al tecnomago
"Si..." un'uomo alto dai capelli e occhi castani, con una fascia in mano, entrò nella camera del tecnomago "Salve Antonidas! Tutto bene?" chiese il ragazzo "S-si, Black..." rispose Antonidas con una voce non molto convincente "Sicuro? Siete pallido..." "Non vi preoccupate Black...stò bene..." rispose Antonidas. Il tecnomago camminò con passo veloce verso la porta della stanza, ma Black lo fermò "Che vi succede? Mai vi ho visto così preoccupato..."chiese il paladino "Lasciatemi andare Black!" Antonidas scaraventò il paladino contro il muro "Io non lascierò mai i miei amici soli! Perciò che vi vada bene o no, vi seguirò fino all'inferno se necessario!" Disse con decisione Black "Grazie ma è meglio di no..." rispose il tecnomago con calma "E' meglio di si!" rispose bruscamente il paladino..."Va bene...grazie" il tecnomago strinse la mano del paladino "Ora ci siamo capiti!". Antonidas e Black si diresserò verso i cancelli del regno e li oltrepassarono senza troppi problemi...

OT-Antò continua tu...non saprei come scrivere il viaggio, ma per i dungeon sono disponibilissimo!-OT
Antonidas Dragonstorm
00martedì 22 marzo 2005 19:36
"Black Drake...." disse titubante il Tecnomago.
"Si? Allora, dove andiamo?"
"Seguimi, devo andare alla mia madrepatria, Atmos..."
"Atmos?... Non ne ho mai sentito parlare... dove si trova?"
"Ehhh..." Il tecnomago sospirò. "La mia patria è una citta di Allendor, una dimensione simile a questa, ma difficile da raggiungere... Siete sempre sicuro di voler venire?"
Black Drake rispose: "Si, vi ho detto che vi avrei seguito fino all'inferno, e dunque non rinuncio così facilmente"
"L'avevo immaginato, ma passare da questa all'altra dimensione... è peggio di arrivare all'inferno..."
"E perchè mai?" domandò per niente turbato il paladino.
Dopo un lungo sospiro Antonidas disse: "Per arrivare in quel luogo... dobbiamo attraversare il Regno delle Ombre: Isktalia. E non solo, perchè il confine tra queste realtà è sottilissimo e basterebbe un mio piccolo errore per finire nel Nulla!"
----ot----
continuo io dopo cena.

[Modificato da Antonidas Dragonstorm 22/03/2005 20.36]

Antonidas Dragonstorm
00martedì 22 marzo 2005 20:55
"Tanto l'hai fatto per arrivare al Regno, no?" disse tranquillamente il paladino.
"Come? non hai neanche un po' di paura? Ti ho appena detto che questo rito è difficilissimo, e per di più non lo faccio da molto tempo e tu te ne esci con 'Tanto l'hai fatto per arrivare al Regno'?" ribattè stupito Antonidas.
----ot----
cosa posso scrivere? (blocco dello scrittore....NOOOOOOOOOOOO[SM=x92712] [SM=x92712] [SM=x92712] [SM=x92712] )
Antonidas Dragonstorm
00mercoledì 23 marzo 2005 19:02
Mentre il tecnomago spiegava il processo al paladino si stavano avvicinando ad una grotta.
L'entrata era circondata da un'area desertica che si opponeva assiduamente al prato appena attraversato.
Antonidas Dragonstorm
00mercoledì 23 marzo 2005 23:12
Ot:
disegno una cosuccia e la inserisco, va bene?
Black Drake
00giovedì 24 marzo 2005 17:28
i due, entrati nella grotta, avvertirono subito un'aria satura di malvagità..."Andiamo" disse Antonidas. Camminarono per ore attraverso quella caverna malsana, in cerca di qualcosa "Ma che cosa state cercando?" chiese incuriosito il paladino "Il portale che ci condorrà nella dimensione oscura...sperando che non l'abbiano nascosta". continuarono a camminare e a cercare senz'alcun risultato, ma dopo un pò "Eccolo! l'ho trovato" disse gridando Antonidas a Black. Una circonferenza, trapassata da un teschio con quattro ali, era al centro di un maestoso cunicolo della grotta "Sedetevi al centro Black..." il tecnomago ed il paladino si sedettero al centro della circonferenza ed Antonidas si mise a recitare uno strano rituale "Alk estremus incanter malis! Tin hater reiki yrtj! Dojrta ensecui dormus! Et vitium erect malis! una folata di vento si alzò dentro quella caverna...tutto si oscurò e nessuno dei due vide più niente....Il luogo dove si trovavano era un piano astrale dove i due camminavano a mezz'aria "Questo è il meglio del piano oscuro...ancora i pericoli devono arrivare..." disse il tecnomago, vagarono in quel piano per quelli che sembravano metri e metri...ma niente cambiava dall'entrata di quel luogo maligno..."Stiamo vagando! Cosa potremmo fare?" chiese il paladino "Se siete indeciso, mai vedrai il vero aspetto di questo posto maligno..." rassicurò il tecnomago. Dopo quelle che sembravano ore di cammino Black s'innervosì "Allora posto maligno fatti vedere nella tua vera forma! Non ho paura di questo posto!". Quello che sembrava un posto astratto e senza fine, si trasformò in un posto sanguigno e mostruoso...immense file di lance con teste di uomini e mezz'uomini trafitte, erano conficcate nel terreno, ruscelli di sangue bagnavano il terreno paludoso..."Oddio!" gridò il paladino "Ve l'avevo detto...ma siete testardo..." disse il tecnomago a Black. Il paladino dopo qualche secondo di shock, si riprese..."Meglio andare, in fretta!" disse..."E voi vorreste andarvene via da questo posto paradisiaco?" una voce roca e terrificante parlò da dietro le spalle di Black, che girandosi vide l'aspetto del mostro...un gigante dei vulcani con un gigantesco arco e avente lancie al posto delle freccie, nella gigantesca faretra..."Vediamo di divertirci insieme AH!AH!AH!"...OT-Continua tu Anto![SM=x92702] -OT
Antonidas Dragonstorm
00giovedì 24 marzo 2005 19:36
Il mostro dall'aria spavalda non conosceva i due aspiranti, e per questo ne avrebbe pagato le conseguenze...
Il tecnomago fermò il paladino mettendo una mano davanti al suo petto.
"Non cadere nel suo tranello... guarda!" e indicò una piccola chiazza grigia a pochi passi da loro.
Antonidas prese un foglio di carta dalla sua borsa.
Il paladino squadrò il tecnomago interrogandosi sulle sue intenzioni.
"Questo è il sigillo di Arastoff, il Re di Isktalia! Lasciaci passare!" disse il mezzelfo.
"Arasoff? Quell'imbecille non può nulla contro di me... e ora MORITE!!!" così dicendo il gigante impugnò l'arco e mirò al tecnomago.
"L'hai voluto tu..." disse Antonidas chiudendo gli occhi.
Il foglio che aveva in mano divenne trasparente come una lastra sottilissima di ghiaccio. Il mezzelfo la buttò a terra ed essa si ruppe in mille pezzi, pezzi che volarono dritti verso la mostruosità.
---ot---
Black, se riesci continua tu.
Otrebmu Ittoram
00giovedì 24 marzo 2005 20:19
OT--Ricordo ai fratelli aspiranti di non esagerare con nemici potenti avendo pochi VP e quindi una forza bassa, come dice NightLord non esagerate [SM=x92702] --OT
Antonidas Dragonstorm
00giovedì 24 marzo 2005 20:20
Ot: lo so, lo so
Antonidas Dragonstorm
00giovedì 24 marzo 2005 20:43
Ma... i pezzi di ghiaccio si sciolsero a contatto con la pelle del mostro.
Il Paladino, visto ciò, tentò un'assalto frontale alla creatura, cosa molto imprudente. Imprudente non solo per la mole del gigante, ma anche perchè se il paladino lo avesse abbattuto conficcandogli la spada nel cuore, la caduta del bestione lo avrebbe schiacciato.
Attaccando, però, non si era curato del punto indicato dal tecnomago. Calpestandolo dei viticci magici gli si erano avvinghiati addosso, stringendolo in una morsa letale.
"Ma cosa..." Imprecò Black.
"Resistete, vi libero subito." disse con calma Antonidas.
Avvicinatosi a lui impuse le mani sul bulbo rimasto scoperto.
Dopo pochi attimi il bulbo rinsecchì insieme ai viticci. nel mentre il gigante si stava sbellicando dalle risate per quella che lui definirebbe 'incapacità'.
"Propongo un attacco incrociato..." disse con sguardo assente il mezzelfo.
"Daccordo, ma come? Se ha disseminato il terreno con quelle io non posso avvicinarmi..."
"Tieni, con questa attacca da lontano" disse Antonidas porgendo una balestra argentea al paladino.
"Ma non ci sono dardi! non posso colpirlo senza!" disse sconcertato Black.
"Fai un tentativo e capirai..."
Il paldino eseguì, e quando premette il grilletto un debole raggio di luce partì dalla punta della balestra.
Black Drake
00martedì 29 marzo 2005 19:41
il 'dardo', si scaglio contro il gigante, che carcando di schivare il dardo cadde e sbattè la testa in una roccia li vicino...Il paladino colse l'occasione al volo, prese Tunderbolt e corse velocemente verso il gigante stordito "O la và o la spacca!" il paladino cercò di saltare le piante maledette e ci riuscì. Arrivato alla testa del gigante, tagliò la gola al gigante che morì sul colpo..."Per un pelo! Andiamo...". Il paladino ed il tecnomago proseguirono la loro strada attraverso quel mondo mostruoso, dopo un pò arrivarono davanti ad una fortezza gigantesca dove sembrava tutto normale "Entriamo...ma...aspetta un'attimo" le porte si aprirono da sole, i due entrarono dentro la fortezza e videro che le pareti erano infestate da migliaia di melme "Volete morire? Vi accontento subito!" disse il paladino "Esplosione di ghiaccio!" una gigantesca esplosione di ghiaccio invase le vie del castello distruggendo tutte quelle melme che avevano tentato di attaccare i due "Non sapevo che conosceste certe magie" disse il tecnomago sfinito dall'attacco del paladino "Oh...scusatemi Antonidas mi ero scordato di dirvelo" si scusò il paladino "Non fà niente...proseguiamo" Black e Antonidas proseguirono attraverso la via principale del castello, le pareti erano piene di trofei, teste di umani e di umanoidi ancora gocciolanti di sangue...arrivarono in una stanza con un altra circonferenza uguale alla prima..."Sembra molto strano...non vi sembra troppofacile Black?" chiese il tecnomago "In effetti...comunque, meglio andare avanti..." Antonidas fece per una seconda volta lo stesso rito, ma non funzionò..."Deve esserci qualcuno che ci vuole attaccare nelle vicinanze" infatti dopo un pò un demone alato con la pelle rattrappita e bianca come le nuvole..."Salve, io sono Torke...vedo che vorreste proseguire ma data la mia presenza non potete" disse il demone "Ma guarda un pò...un demone gentiluomo...che cosa volete da noi?!" disse il paladino "Voglio solo fare cena...vedimo se due upmini arrosto sono buoni..." con uno schiocco di dita il demone fece apparire un muro di fuoco attorno ai due "Ci penso io...Esplosione di ghiaccio!" stavolta il tecnomago sapeva che fare, si mise accanto a Black per ripararsi dall'attacco, Antonidas non si fece niente ma neanche il muro di fuoco "Dovevo prevederlo..." disse il paladino "Vedimo se..." Antonidas si mise a correre contro il muro, lo attraverso e vide che era tutta un'illusione "Black venite, era solo un'illusione...ora possiamo riprendere" Antonidas rifece il rito e questa volta ci riuscì. Adesso si trovavano in un posto tranquillo dove tutto era verde e gli uccellini cantavano...era un posto paradisiaco..."Guardate la realtà, è un'illusione pure questa!" disse Antonidas. Black ora vedeva il vero posto...era sempre lo stesso, ma qualcosa era cambiato "Siamo in un'altro posto, ma quando finirà mai questo posto?" Black ora sapeva che quel mondo era pieno di insidie ed ora era messo in guardia...Black si mise in marcia deciso e allerta, usciti dal castello videro che il posto era cambiato...in quel posto, dove prima c'era un gigante, adesso c'erano miliardi di non-morti "All'attacco!" Black ed Antonidas preserò le rispettive balestre e cominciarono a tirare dardi come dei matti, Antonidas faceva la sua parte con la sua balestra magica, ma Black avendo una normalissima balestra poteva fare ben poco..."A mali estremi estremi rimedi...copritemi Antonidas!" Black si mise a recitare una formula in una lingua sconosciuta..."Sbrigatevi Black!" i non-morti si stavano avvicinando velocemente..."AAAAAAAH!" Black si mise a gridare di dolore, mentre due sfere di luce uscivano dal cuore di Black e da quelle sfere di luce uscirono fuori due persone..."Forza! Oxian, Emerald attaccate!" Black gridò ai due nuovi 'arrivati'...i due chiamati Oxian ed Emerald iniziarono ad attaccare come dei matti "Iperdrago!" Emerald scaglio un'attacco magico contro i non-morti che vennero decimati, dopo quell'attacco fù facile finire i nemici..."Black state bene?" Oxian, un'uomo alto con dei capelli lunghi e rossi e con degl'occhi blu, Emerald un demone alato come quello di prima ma con delle gemme attorno che volavano a mezz'aria ed Antonidas chiesero..."Rientrate...per...favore..." Black svenì e i due uomini rientrarono nel corpo di Black...Dopo un'ora o due il paladino si svegliò e vide che Antonidas stava dormendo...

[Modificato da Black Drake 29/03/2005 21.23]

Black Drake
00mercoledì 30 marzo 2005 07:32
mentre Antonidas dormiva...
...Black prese il ciondolo...ma non c'era! "Antonidas svegliatevi!" gridò il paladino "Che cosa è successo?" chiese stordito Antonidas "Il ciondolo!" "Quale ciondolo?" chiese il tecnomago "Quello che avevo sul collo! Quello per evocare il trio! Davvero non l'hai mai visto?" chiese Black "No...sicuro che stiate bene?" "Oh no! Andiamo di corsa!" i due uscirono dalla tenda rudimentale costruita la sera scorsa e videro che uno zombi arrivava verso di loro "trallalla! Eccovi qua! Il ciondolo l'ho io, ve lo ridarò ad una condizione...dovete vincere il mio gioco!" disse lo zombie inteliggente "Siamo daccordo!" disse il paladino ignorando le consegunze di quello che stava facendo "Le regole sono le seguenti...nessuna! Ah! Il gioco è questo, dovete uccidere tutti i miei mostri, compreso me...che il gioco inizi!" lo zombie fece comparire un'arena da combattimento recintata "Entro io! Da solo!" disse deciso Black "Ma non saprete quanti mostri sono!" "Sono deciso!" disse Black. Entrò nell'arena ignaro dei pericoli che l'attendevano, dopo un pò nell'arena entrò un cerbero, un cane a tre teste del piano elementale del fuoco "Questo è abbastanza semplice...Esplosione di ghiaccio!" come prevedette Black il cerbero fu distrutto in un'attimo, un'altro mostro entrò subito dopo, era un'altro gigante dei vulcani, ma stavolta aveva un'ascia gigante, perciò sarebbe stato molto più pericoloso "Oh cavolo! Perchè non penso mai a quello che faccio! Se lo rifaccio sarò molto più vulnerabile al prossimo mostro...dovrò arrangiarmi!" Black prese Tunderbolt e cominciò ad avanzare verso il piede del gigante, ma esso iniziò a menare colpi d'ascia, Black allora dovette rifarlo "Esplosione di ghiaccio!" il gigante cadde a terra svenuto e Black gli tagliò la gola, essendo stanco disse "Antonidas copritemi voi!" "Ma non si può!" disse il tecnomago "Niente regole!" disse il paladino...
OT-continua tu Anto![SM=x92702] -OT
Antonidas Dragonstorm
00mercoledì 30 marzo 2005 18:16
"E niente regole sia!" detto ciò il Tecnomago si slanciò in avanti, caricando il bersaglio successivo. Apparve un piccolo animale peloso, simile ad un orsacchiotto, ma azzurro e fluttuante in aria. "Ma cosa!!!" disse il Paladino stupito da quell'immagine. L'orsacchiotto evitò con molta scioltezza i colpi del Main Gauche del mezzelfo, come se Antonidas fosse un inetto nell'uso delle armi da mischia. 'Che scena penosa' pensò il paladino non sapendo la vera natura dell'entità.
'Un Odek? Non dovrebbero essercene in un mondo oscuro!' pensava invece il tecnomago che stava indietreggendo mentre osservava lo strambo avversario.
"Black! copritevi gli occhi!" tuonò dopo essere indietreggiato di parecchi passi. Il paladino eseguì.
Il tecnomago pronunciò lentamente queste parole con la mano destra levata al cielo: "Adrammelech, Adonai, Raphael, Devia, Efar!"
Subito una massa liquida uscì dalla sua mano. Era argentea e di muoveva come se avesse vita propria. Il liquido si mosse come un lampo imprigionando l'orsacchiotto. Antonidas abbassò di scatto la mano e la palla di pelo esplose rilasciando un fortissimo flash di lunga durata.

[Modificato da Antonidas Dragonstorm 30/03/2005 22.19]

Black Drake
00giovedì 31 marzo 2005 07:20
dopo quel lunghissimo flash, uno scheletro di mammhut era al centro dell'arena ma il flash l'aveva stordito "Andate! Questa è la vostra occasione!" disse il tecnomago al paladino, il paladino si scagliò contro quel mostro e gli spaccò l'osso del collo "Questo era facile perchè l'ho stordito!" disse fiero Antonidas "Ah è così? Va bene! Il se uccido il prossimo mostro mi date 20 kion ok?" disse Black in tono di sfida "No grazie...non ho più un kion..." disse Antonidas. Il quinto mostro era un lich un mostro spaventoso con brandelli di carne che pendono dal proprio corpo e con degl'artigli spaventosi. Il paladino era specializzato in questo genere di mostri ed allora prese la spada e la rimise nel fodero "Ma che state facento?!" disse stupito Antonidas "Non vi preoccupate sò quello che faccio" Black si fermò davanti al lich che si fermò, Black prese velocemente la spada e la conficco nel cervello del mostro "I lich sono mostri d'onore...se non attacchi loro non attaccano, ma se riescono a prenderti..." disse Black "Basta! Mi sono scocciato di queste scene pietose! Tutti fuori!" disse il demone. Tutti gl'altri mostri uscirono, uno scheletro dalle dimensioni gigantesche, un cucciolo di drago ed il demone...Black e Antonidas erano paralizzati dal terrore "Non credo che ci riusciremmo..." disse Black "No aspettate..." Antonidas passo in velocità verso lo scheletro...ma lo trapassò "Sono illusioni" disse Antonidas "Bene avete vinto...tenete questo coso!" il demone tirò il ciondolo con tutta la propria forza "NO!" Black corse a tutta velocità, il ciondolo cadde in un buco senza fondo "Lo vado a riprendere!" disse Black "No! Non andate!" ma Black si buttò dentro il buco ed il tecnomago non sapendo che fare lo seguì...

[Modificato da Black Drake 31/03/2005 7.21]

Antonidas Dragonstorm
00giovedì 31 marzo 2005 21:36
La voraggine cupa era ora illuminata solo dalla magia di Antonidas. Il paladino e il tecnomago stavano precipitando ormai da una decina di minuti, ma nulla sembrava arrestare i loro corpi.
"Black! Cosa vi è venuto in mente?" gridò Antonidas Dragonstorm.
"Ho bisogno di quel ciondolo!" rispose urlando il paladino.
Il tecnomago mise le braccia contro il corpo e le gambe unite, per poi sfrecciare oltre al paladino.
Il ciondolo era poco più in basso, pochi centimetri dalla mano del mezzelfo che tentava di prenderlo.
Come lo tocco, però, prese una forte scossa che lo stordì.
Black Drake
00giovedì 31 marzo 2005 22:19
"Oh no!" il paladino fece come Antonidas per raggiungerlo, raggiunto il tecnomago prese il ciondolo e Antonidas.
"Meglio svegliarlo ma come?" il paladino indeciso si mise a schiaffeggiare il tecnomago "Svegliatevi presto!" gridò "M...m...ma dove sono?" disse il tecnomago risvegliato "Aia...che dolore ma che mi è successo Black?" chiese "Non sapendo che fare per risvegliarvi, vi ho schiaffeggiato" disse in tono di scusa. Precipitando e precipitando, non succedeva nulla, non si vedeva il fondo...dopo un pò videro un puntino rosso e l'aria cominciò a riscaldarsi "Oh dio!" gridarono in coro, si avvicinavano sempre di più senza qualcosa a cui aggrapparsi per salvarsi. La lava si avvicinava sempre di più, finche non si sentirono presi e portati in superficie "Kalk! Sapevo che ci avresti salvato!" disse Antonidas alla figura draconica che si vide accanto. Era un draconico nero con delle ali maestose e degl'artigli spaventosi "Come state Antonidas?" chiese amichevole Kalk "Male...fino a poco fà" rispose il tecnomago. Per il 'viaggio' continuarono a parlare di quello che Antonidas stava facendo in quel posto e perchè c'era andato in compagnia "Black è cocciuto" disse Antonidas arrivati in superficie "Lo sò" disse spavaldo il paladino "Bene, allora arrivederci" disse il draconico "Arrivederci" dissero in coro Antonidas e Black. Detto questo cercarono di ritrovere la strada, trovata la strada proseguirono attraverso una palude maleodorante. La palude era piena d'intrecci di stradine e di acquedotti, camminarono fino a che non si persero "Ma voi già ci siete venuto giusto? Cercate di ricordarvi la strada, lo sò che non è facile ma provateci!" disse Black...

OT-Anto questa è tua![SM=x92702] -OT
NightLord
00venerdì 1 aprile 2005 12:34
OT suvvia ragazzi ...
... Otre allora non aveva tutti i torti.
Giganti che muiono come mosche, scheletri e nonmorti che sbucano come formiche, paladini che lanciano incantesimi elementali (della serie : i maghi a cosa servono ?), mosse che sembrano Dragon Ball senza averne la possibilità a causa della vostra carica ... direi che forse sarebbe meglio che diminuiste di qualche zero il numero delle vostre vittime.
Mi pare che tra voi non ci siano Vassalli nè altro, e dunque a mio avviso un Gigante vi polverizzerebbe ... per non parlare di un Lich [SM=x92712]

A nessun lettore interessa vedere esagerazioni o quante bestie buttate giù : è molto più interessante leggere una storia ben calibrata, piuttosto che leggere una storia da power player (senza averne i mezzi reali qui dentro) che dopo un pò, risulta noiosa e priva di realismo.

Ragazzi vi faccio un esempio : nella mia storia Eruner, Qixote, Otrebmu, Paunovic, Kieran, Silvus (un ottimo png) e diversi Nani, TUTTI INSIEME le hanno prese da UN Demone minchione (ok, di buon livello).
Non so se mi spiego.

Ma presto non ci saranno più possibilità di errore : io e Paunovic stiamo studiando il metodo per creare Schede PG che rispecchieranno in maniera veritiera in questo Regno la "forza" e "abilità" di un PG.

In ogni caso per ora, ve lo chiedo come Guardiano ma anche come lettore : contenete la vostra fantasia sui mostri e se proprio volete usarla fatelo per le parti di implementazione dellastoria [SM=x92702]

Thanks for your attention

OT

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