Ritorni

Il giovane Guardmen stropicciò i piedi con impazienza.
"Jonas, Jonas, Jonas..." Lo riprese con delicatezza il sergente. Non ci voleva molto a leggere i pensieri di quel giovanottone: non si era certo arruolato per fare la guardia ai cancelli e si annoiava terribilmente a dare il benvenuto a contadini che portavano le vacche al mercato, e a star lì a salutare Vassalli e Aspiranti ogni volta che uscivano o ritornavano, loro sì, da chissà quali avventure.
"Il nostro compito qui è importante. E non aver fretta di cercar grane... ci pensano loro a venirti a trovare. A proposito", aggiunse, squadrando con sospetto uno sconosciuto che si avvicinava.
La prima cosa che lo colpì fu la sua cavalcatura. Non aveva mai visto un destriero così grosso e dall'aspetto così poco raccomandabile. Procedeva lentamente, picchiando a terra degli zoccoli pelosi larghi più della sua mano spalancata come se volesse spaccare il selciato. Era pieno di cicatrici, soprattutto una spaventosa alla base del collo, e sbuffava di continuo.
Senza briglie e su una comoda sella militare lo montava uno strano individuo dal volto completamente nascosto dal cappuccio dell'ampio mantello. Doveva essere un guerriero, a giudicare dal massiccio guanto da battaglia con cui stringeva il pomo dell'arcione; a tratti un'armatura completa d'acciaio lucidato appariva fra le pieghe del mantello.
Senza aspettare l'alt si fermò pochi passi prima del cancello e abbassò il cappuccio, scoprendo un volto dall'età indefinibile incorniciato da lunghi capelli grigi.
"Chiedo di poter entrare nel Regno", disse con voce ferma, guardando tranquillamente il Sergente.
"Bene messere; chi devo segnare sui registri?", rispose l'anziano sergente senza perdere di vista un suo movimento.
"Greyhawk, Signore di Hightower", rispose lo sconosciuto sorridendo. Il sergente ebbe un sussulto.
"State scherzando...", ma prima che potesse finire la frase il suo subalterno aveva puntato la lunga albarda e si era messo in posizione d'attacco.
"TU non puoi essere Greyhawk!", disse quel giovanottone lentigginoso. "LUI è alto due metri, cavalca un falco gigante e soffia fumo e fiamme dalle narici come un drago".
Greyhawk stava per scoppiare a ridere, ma guardò in modo molto serio il giovane Guardmen.
"Attento a dove punti quell'arma, ragazzo. Potresti farti male, molto male", ripetè con una strana cantilena. Per un attimo il Guardmen si sentì come istupidito, e si riscosse guardando la punta della sua arma... era rovente, al punto che il metallo si stava piegando.
"Su, dammi la tua alabarda prima che si rovini del tutto", disse in modo suadente. Istintivamente Jonas obbedì, e solo dopo un istante si rese conto di ciò che aveva fatto. Lui, un Guardmen, consegnare la sua arma a uno sconosciuto! ma questi non sembrava avere intenzioni particolarmente ostili; stava lisciando il filo dell'alabarda, come fanno i contadini con le falci... con la mano nuda! Gliela restituì dopo un attimo, perfettamente dritta e in ordine.
"Ecco, adesso puoi fartici la barba... se ti cresce già. Sergente, avete intenzione di farmi entrare? Avevo una mezza idea di invitare anche voi in taverna, dopo che aveste finito il turno... ma se continuate così mi costringerete a riferire al Sommo Ostri, a cui sono debitore di una visita, che l'accoglienza ai viandanti è molto peggiorata".
Il sergente era una persona abbastanza sensata da non voler litigare con quello sconosciuto; senza contare che effettivamente poteva essere veramente chi diceva di essere, anche se i suoi ricordi erano molto diversi. Comunque era molto più sicuro farlo entrare e annunciare il suo arrivo... in modo che potesse essere accolto a dovere, in ogni caso.
Greyhawk sembro intuire tutti i ragionamenti che gli passavano per la testa e si fece avanti senza aspettare altro, salutando lui e la recluta ancora sbigottita con un grazioso cenno del capo.
"Alto due metri, ma guarda un po'", disse fra sè e sè mentre avanzava lentamente cercando di ricordare. "Non ti puoi assentare un attimo che subito comincia a circolare ogni sorta di leggenda incontrollata..."

Non era il caso di ricevere il Guardman Sergente con l'urgenza che egli stesso dichiarava necessaria, Ostri poteva percepire l'energia vitale di ogni singolo essere vivente all'interno delle mura del Regno, e nessuno di questi aveva intenzioni aggressive o violente. Il rapporto del Sergente poteva aspettare qualche attimo, giusto il tempo necessario al Sommo per muovere un pezzo nella difficile partita a scacchi che i due Sommi stavano portando avanti da mesi. Non appena uno dei due aveva tempo libero andava a muovere un pezzo. Ostri mosse un alfiere e si decise poi a ricevere il Sergente.
«Sommo Ostri, devo assolutamente riportarvi l'ingresso di un viandante che ha dichiarato di essere Greyhawk!»
«Davvero? Oh questa sì che è una bella notizia!»
Il Guardman veterano rimase sorpreso, voleva capirci decisamente qualcosa di più e decise di domandare in tutta schiettezza: «Mio Sovrano, quindi si tratta davvero di Greyhawk? Come dobbiamo comportarci? Ho sentito molte storie su di lui, e non so se considerarlo un nemico delle Vostre Maestà oppure no...»
Ostri assunse un'espressione interrogativa.
«Quali storie avete ascoltato, Sergente? E soprattutto da chi? Vi risulta che noi Sommi vi abbiamo mai messo in testa storie del genere? Dovete stare attenti a dar retta alle voci, tendono a distorcere la realtà, dovrste saperlo. Bene sappiate che Greyhawk è stato invitato da me e da oggi, lui come qualunque altro visitatore di cui avete ascoltato storie simili, saranno i benvenuti. Trasmettete pure l'ordine ai Cancelli.»
«Ai Vostri ordini Maestà.» Disse il Guardman veterano assumendo un'espressione incredula.

OT- beh io darei un bentornato al vecio, che ne diciamo ragazzi? Holux Grey! Prima di tutto direi di farci un bel giro di boccali in taverna!!!

La Guardia Reale quel mattino si trovava poco fuori la Locanda, seduto ad un tavolo, dove discuteva su avventure passate insieme ad altre persone. Dopo un po'notò uno strano andirivieni di alcune guardie ed alcuni abitanti non molto lontano. Quando passò una guardia che conosceva da un po'gli chiese cosa mai fosse quello strano correre avanti e indietro.
<<Holux! Perdonatemi, ma come mai vi è così tanto trambusto stamane?>> Chiese Drago con fare interrogativo.
<<Holux Drago! Ehm...dicono che sia ritornato Greyhawk ed è da tempo immemore che manca nelLO Regno>> rispose la guardia.
<<Se possibile saperlo, dove potrei trovarlo?>> Chiese ancora Drago prima di salutare l'amico.
<<Di sicuro ai Cancelli, sta attendendo un cenno per poter entrare e varcare la soglia, il Guardman veterano non sapeva se fosse davvero Greyhawk o qualcuno che si spacciasse per lui...sapete di questi tempi bisogna stare molto attenti, non si sà mai!>> Rispose la guardia, che poco dopo scomparì fra le case.
<<Questo significa che il dovere di coloro che devono sorvegliare i Cancelli funziona a merviglia, vi ringraz...>> La Guardia Reale non riuscì a finire la frase che l'amico era già sparito per ritornare al suo dovere. E'fuggito alla velocità della luce, caspita...dopotutto, credo avrà il suo da fare pensò poi Drago. Dopo la breve discussione Drago si diresse verso i Cancelli. Vide ritornare in fretta e furia un Guardman che si fermò sull'uscio e diede il consenso a varcare la soglia del Regno al cosiddetto Greyhawk. Quando varcò la soglia, vide il cavallo mastodontico e l'uomo massiccio che lo cavalcava. Senz'altro incuteva un certo timore in molti, ma non nel cuore impavido della Guardia Reale che in fin dei conti, adesso, dopo molto tempo trascorso nelLO Regno riusciva a riconoscere subito un'aura benigna da una maligna. L'uomo a cavallo venne subito fermato da Drago, il quale era coperto dalla solita armatura completa di Oricalco smaltato dal color verde acqua e portava le sue solite spade, ben riposte nei foderi dietro lo schiena. La Guardia Reale era a piedi ma la sua mole non lo sminuiva innanzi all'uomo a cavallo. Non appena l'uomo vide Drago sulla sua strada, fece per parlare ma venne interrotto.
<<Holux messer Greyhawk e bentornato nelLO Regno! Non ci siamo mai conosciuti ma, permettetemi, come di consueto, di offrirvi una pinta, idromele o altro nella nostra Taverna!>> Detto questo il giovane Guardiano Reale attese una risposta.

OT-Anche se non ho avuto il piacere di conoscervi, bentornato nelLO Regno messer Greyhawk!>>

OT- Ciao Greyhawk, forse non ti ricordi di me ma ci siamo già sentiti circa due anni fa via ffz mail riguardo alla raccolta dei racconti del forum; in ogni caso sono molto contento di darti il bentornato

Ti risparmio la risposta in gdr perchè immagino che col farti salutare dal mio pg ai Cancelli quando dovrebbe essere via in almeno due racconti diversi mi attirerei le ire del Cronologo e del suo set di coltelli da lancio -OT

Greyhawk procedeva lentamente, ricambiando i saluti che gli venivano offerti. Alcune facce conosciute e molti visi ignoti, ma tutti lo accolsero con la stessa cordialità: era veramente gradevole.

Finalmente arrivò davanti al palazzo e smontò con un balzo, tenendo in mano un grosso involto. Attraversò corridoi e sale che gli erano familiari, e di nuovo fu di fronte al Sommo.
"Ogni promessa è debito", disse accennando un inchino, dopodichè estrasse due oggetti dall'involto. Mostrò una larga coppa di ceramica dipinta: "Questa è la Coppa dell'Amicizia", disse, sollevando poi con un po' di sforzo un grosso recipiente di vetro pieno di vino scuro.
Lo girò, e l'emblema di un grande drago inciso nel vetro si rivelò agli occhi dei presenti.
"E questa... be', non credo che necessiti di presentazioni. Offro io il primo giro!"

OT: sì, questa è proprio la Grande Dama Istoriata dell'Adunanza... mi sono accorto ora di non possedere nemmeno una fotografia di questo meraviglioso oggetto! Un giorno ne tenterò il recupero^^

Ricambio i saluti delle persone a me note e meno note, e vi ringrazio per la calorosa accoglienza!

OT-- Ciao, Ci sentimmo 4 anni fa quando cercavo pg per scrivere Un segreto nel Regno di Blue Dragon, bentornato, lo so dovrei scrivere in gdr ma non ho tempo ho un racconto che mi aspetta per inserirlo poi in cronologia
ps Clauidum volendo puoi esserci i racconti in cui ci sei sono del 2008 e 2009 --OT

Quella mattina, BrightBlade si diresse di buon mattino al Castello. Aveva appena finito di controllare che i lavori procedessero secondo il calendario, e voleva riferire di persona al Sommo.
Mentre si avvicinava alla Sala del Trono, l'atlantideo si domandò se quello fosse giorno di udienze: i grandi corridoi erano fin troppo affollati per quell'ora. Mentre camminava, incrociò persino un drappello di Guardman. BrightBlade ne riconobbe un paio: facevano parte dell'unità assegnata ai Cancelli del Regno. Molto strano, pensò il Vassallo.
Quando finalmente raggiunse la meta, la sala era già occupata da un piccolo capannello di persone, dal quale svettava l'imponente figura del Sommo Ostri e un altro cavaliere dall'aspetto stranamente familiare. In qualche modo, il Paladino riuscì a farsi largo fino alla prima fila, e...
"Greyhawk, che mi venga un colpo! Ma siete proprio voi? Che bello rivedervi da queste parti!!!"

"I miei omaggi, esimio Gran Maestro", disse Greyhawk accennando un inchino. "Sono proprio io, e mi fa piacere incontrare qualcuno dei "vecchi". Non che l'accoglienza di altri sia stata meno gradevole e gradita", aggiunse, accennando a ciascuno degli altri presenti.
"Spero che ci darete una mano ad esaminare questo strano artefatto, retaggio della Seconda Adunanza", disse poi, sollevando con maggior facilità la dama già svuotata per metà. "E' bene che ci portiamo avanti col lavoro... si dice che sulle orme di un Ramingo molti altri ne arrivano. E nessuno di loro è particolarmente astemio".

Luce stava osservando alcuni oggetti, che aveva esposto un bottegaio, quando ad un tratto vide della gente camminare vociando con passo svelto. Seguì il gruppetto curiosa, prendendo dietro a loro la via che conduceva ai Cancelli. Quando vi giunse notò che alcuni Aspiranti e Vassalli erano riuniti attorno ad un misterioso cavaliere. Avvicinandosi sentì BrightBlade chiamarlo "Greyhawk". Si fermò un attimo, perchè nonostante quel nome le dicesse qualcosa, non riusciva a ricollegarlo a qualcuno che conoscesse. Poi d'un tratto si illuminò e accostandosi al cavaliere lo salutò:<< Salve messere, purtroppo non ho mai avuto il piacere di avere a che fare direttamente con voi, ma mi ricordo molto bene di quando eravate nel Regno; bentornato tra noi!>>
Poi aggiunse ridendo:<<Se non vi dispiace mi unirei anche io ai festeggiamenti!!>>

Quella mattina Trekentoff stava camminando lungo uno dei corridoi del Castello, diretto all'armeria del regno. Aveva lasciato la sua spada al fabbro, perchè ne riparasse alcune ammaccature, e adesso che era scaduto il termine che l'esperto gli aveva dato, stava recandosi a vedere a che punto erano i lavori.
I suoi pensieri vennero interrotti dal vociare confuso di un folto gruppo eterogeneo di guerrieri e civili che affollava il corridoio.
Incuriosito, li seguì finchè non entrarono nella Sala del Trono.
Una volta lì vide che si radunavano attorno a un misterioso cavaliere, il quale stava conversando con il Sommo Ostri, il Maestro Brightblade e anche molti degli altri Aspiranti.
Deve trattarsi di qualcuno di importante, pensò.
Lo osservò per un attimo e si diede dello sciocco pe rnon esserci arrivato subito.
Si trattava di Greyhawk, un famoso eroe del Regno allontanatosi tanto tempo prima per motivi a Trekentoff sconosciuti.
Un po' a fatica, l'Aspirante Vassallo si fece strada tra la folla, fino a giungere di fronte al cavaliere.
"Holux a voi, messer Grayhawk!" lo salutò "Non ho avuto la fortuna di conoscervi prima, ma lasciate che vi dia il bentornato qui nelLO Regno, mi chiamo Trekentoff ed è per me un vero onore conoscervi"

-OT- Bentornato, messere Fa sempre piacere conoscere dei veterani per noi poveri pulcini Aspiranti
A dire il vero all'inizio non ricordavo chi foste, poi mi sono ricordato dell'esercito di BlueDragon per Warhammer e mi è tornato in mente il vostro nome tra i Grandi Vassalli
Comunque sia, bentornato! E adesso giro doppio in Taverna per festeggiare! -OT-

Il Calice dell'Amicizia era un regalo che Ostri aveva gradito molto. "Si vede che mi conoscete bene, vecchio compagno di mille avventure e bevute! Questo calice in ceramica non è fatto di oro o pietre preziose, ma per me vale più di cento tesori. Però non era necessario presentarvi con un regalo, sapete che l'etichetta preferisco evitarla per quanto sia possibile! Hahahaha! Piuttosto, a questo punto dovete concedermi di sdebitarmi, accettate questo piccolo stemma del Regno, l'ho intagliato con le mie mani, potete farci un ciondolo se fate passare uno spago in questo buco qui."

OT- non dirmi che è Sangue di Drago! Ho capito bene?!?! Cavolo mi ricordo il sapore come l'avessi bevuto ieri, uno spettacolo!!! L'hai più prodotto poi? Credo che per la prossima Adunanza ti tocchi portarlo!

x Luce: l'ultima parola che hai scritto mi è piaciuta proprio!!!i!ii!

Sommo Ostri, 17/09/2010 22.56:

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x Luce: l'ultima parola che hai scritto mi è piaciuta proprio!!!i!ii!

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OT- ooopss OT

OT: adesso siamo curiosi di sapere cosa abbia scritto^^

"In realtà non è la coppa ad essere un dono... essa ha viaggiato di mano in mano, e spero che non si fermi mai. Come potete notare se la osservate da vicino si è rotta più volte, ma svolge egregiamente il suo compito dopo essere stata riparata! La dama, invece, arriva da qui ed è giusto che qui ritorni. Contiene il famoso Sangue di Drago... e ne avrà abbastanza per tutti, fossimo anche dieci volte di più".
Osservò con attenzione il regalo che gli veniva offerto. "E' molto bello, lo vestirò volentieri. Con un significato diverso da quello con cui in precedenza ho portato i colori del Regno, visto che ho un'altra bandiera sotto cui combattere; ma questo non impedirà che porti con me un pegno di amicizia".
Salutò con cordialità le persone che mano a mano giungevano. "Voi mi lusingate troppo: ho l'unico merito di essere arrivato qui prima, ma mi sono assentato a lungo, per cui al massimo siamo pari. A voi invece", disse alla cordiale Luce, "che avete avuto parole così gentili per me, chiederò un dono. Uno soltanto dei vostri capelli d'oro, perchè questo simbolo possa essere completato con la più preziosa delle catene, e io possa indossarlo subito".


OT: il Sangue di Drago l'abbiamo fatto ancora qualche volta. Ultimamente ci riesce più difficile perchè uno degli ingredienti è diventato quasi introvabile e un altro è stato modificato, al punto che abbiamo tentato di produrlo in proprio (per ora con risultati scarsi). Ma, come detto nel testo sopra... quando servirà ci sarà. Sempre!

Greyhawk, 18/09/2010 0.34:

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OT: il Sangue di Drago l'abbiamo fatto ancora qualche volta.

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OT: ne ho un certo ricordo effettivamente

In quei giorni il Bardo era al lavoro su un'opera, a suo dire, monumentale. Chiunque passasse davanti al suo studio poteva vederlo sempre all'opera, concentratissimo. Così concentrato che sembrava fosse in un altro mondo, precisamente quello dei sogni. La penna cascava dalla mano, la testa era appoggiata agli spartiti, di lato, con la bocca aperta. Le narici emettevano dei buffi suoni gravi.
Il giovane apprendista che da tempo cercava di apprendere da lui l'arte dell'ordinar le note, arrivò di corsa verso l'abitazione squarciando l'aere con un urlo: "Signorambasciatormaestrosignoreeeee!".
Tale era la concentrazione profusa dal Maestro nelle sue mansioni che non si accorse dell'avvento del giovane, dando, come unica risposta, un mugugno.
C'era solo un modo per attirare la sua attenzione. Il ragazzo lo sapeva bene e iniziò a strattonare il suo mentore con vigore.
"All'arme! All'arme, miei soldati! Chi? Cosa? Che ci fate Voi qua? Quante volte V'ho detto di non distrarmi così... di soprassalto, mentre creo?" chiese Enricus.
"Scusate, Maestro, ma ritengo sia importante!" rispos'egli.
"Nulla è più importante di una pennicch... di una sana creazione!"
"Ma... insisto!"
"Dovete imparare il valore della pazienza... su, contate fino a venti, poi se è importante me lo direte!"
"Ma..."
"Forza!"
"Uno, due..."
"In greco"
"Cosa?"
"Greco Antico, su!"
"Uff... ena, dyo..."
Arrivato a venti l'apprendista fece un grosso respiro e disse: "E' arrivato Greyhawk!"
"Cosa?" disse sobbalzando il Bardo. "Me lo dite così? Ma cosa me ne importava di sentirVi contare in greco, insomma, potevate dirmelo che era importante!"
"Ma..." sussurrò il ragazzo. Ma davanti a lui c'era il nulla. Enricus era già corso verso l'amico di vecchia data.
Si presentò davanti alla porta e, con voce tonante, interruppe il chiacchiericcio. Scoperte le membra dal mantello svolazzante gli armonici timbrati scandivano un antico richiamo: "Ajò!!!"

OT - Un ritorno grandioso non merita che una grandiosa accoglienza!
E... per inciso, custodisco ancora gelosamente una bottiglia di Sangue di Drago originale: la tengo come una reliquia! - OT

OT- Spero che la tua bottiglia non sia vuota, perchè ciò mi rattristerebbe; ma spero anche che non sia PIENA, perchè vuol dire che non te lo sei goduto^^
Il segreto è proprio questo: bottiglie e coppe non devono essere mai piene, nè mai vuote. Come la Grande Dama Magica che mi sono portato appresso.
Salute a un grande artista, che vedo si sta facendo strada. Spero di rivederti prima o poi, o perchè capiti da queste parti o perchè sono venuto in Sardegna io (e potendo ci vengo sempre volentieri...).

OT- che te possino allora la Coppa dell'Amicizia non posso tenerla? Che cavolo! E' un peccato perchè una collana d'oro, per quanto preziosa sia, si può sempre replicare, un oggetto come la Coppa invece no, non è il materiale a renderla preziosa.

La parola che aveva scritto Luce era un errore di battitura che poi ha corretto

Il sorriso sparì dal viso della giovane, non certo per l'audace richiesta, quanto perchè i suoi capelli tutto erano, meno che dorati. Ora le opzioni potevano essere due, o il cavaliere la stava prendendo in giro, o era bastato quel poco sangue di drago per dargli alla testa. Alzò un sopracciglio con aria perplessa continuando a squadrare il vassallo, che le continuava a sorridere. D'un tratto una folata di vento, le fece volare un ciuffo di capelli davanti agli occhi. Lo afferrò per scostarlo e d'un tratto scoppiò a ridere. L'estate, con il suo sole caldo, aveva schiarito alcuni ciuffi di capelli, tali che apparissero quasi biondi. Sorridendo, ne staccò tre e li porse a Greywack:<<Beh non posso certo ignorare una richiesta posta in modo tanto galante..>> aggiunse poi in tono malizioso << seppur alcune donzelle la potrebbero ritenere sfrontata..>>
Stava per aggiungere altro, quando senti un possente richiamo, tuonare alle sue spalle.

OT comunque avevo scritto"festeggiament!i!!" OT

OT ecco, proprio quando uno cominciava a immaginarsi chissà che... un semplice errore di battitura

Quanto ai tuoi capelli: in effetti ho letto la tua scheda che non lascia molti dubbi... ma a vedere l'avatar m'ero persuaso per motivi tutti miei che il tuo personaggio fosse biondo. Comunque non ti preoccupare, che Greyhawk possiede il talento "arrampicarsi sui vetri EPICO" :D

Quanto alla coppa posso dire... a maggior ragione in questo caso non conta il contenitore ma il CONTENUTO :D

fine OT


Greyhawk accettò con un inchino il dono dalle mani della donzella... e mentre cominciava a intrecciare i tre capelli con gesti rapidi e precisi degni di un marinaio, le sorrise.
"Ovvio che parlar d'oro, riferito alle vostre chiome d'ebano, è poco pertinente riguardo al colore... ma io mi riferivo al pregio. Valgono molto più oro di quanto non pesino, e con tre capelli perfino... ecco qua!", disse, mostrando i tre capelli intrecciati a formare una minuscola corda compatta. "Questa è più resistente di un filo d'acciaio e sicuramente più bella! Grazie!". Stava per aggiungere qualcos'altro, quando il possente richiamo fece trasalire anche lui...

Trekentoff sorrise al breve scambio di battute tra Greyhawk e Luce.
"La vostra bellezza deve aver folgorato messer Greyhawk più di quanto diano a vedere le sue buone maniere, madamigella Luce" ridacchiò, mentre il cavaliere intrecciava i capelli della ragazza con mani esperte.
Lo sguardo di Trekentoff venne attratto dalla strana coppa di ceramica che Greyhawk aveva portato con sè come dono al Sommo.
"Se non sono indiscreto" disse a Greyhawk "Di quale manufatto si tratta questa Coppa?" chiese curioso della sua funzione. Da come ne parlavano sembra qualcosa di molto importante.
Aspettava la risposta, quando un possente richiamo alle sue spalle quasi non gli fece venire un colpo.

-OT- Domanda d'obbligo per i neo-arrivati Il Sangue di Drago suona bene come bevanda -OT-