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Centro Italia: un altro forte terremoto

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2016 21:17
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02/09/2016 16:43
 
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Certe cose mi fanno arrabbiare oltre ogni misura, una di queste cose è questa vignetta!
Ora vorrei sapere da tutti quegli imbecilli connazionali (e non) che si sono sentiti di dire "Je suis Charli" cosa ne pensano! Non sono indignato, ma sono incazzato nero contro chi ci rappresenta. Guardate che squallore si cela dietro a questi vignettisti parigini della malora. Sono arrabbiato, se avessi uno di loro a portata di mano non vi nego che lo tempesterei di pugni e riducendolo a una larva. Maledetti bifolchi. Io voglio sapere che mi rappresentano quei minuti di silenzio negli stadi? che mi rappresentano quegli abbracci "presidenziali" alle vittime? chi schifoso ci rappresenta?
Questo sarebbe il rispetto che meritano i nostri morti, i nostri feriti, la nostra gente?
[Modificato da SolarKnight 02/09/2016 16:45]






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

[SM=x92774]Regio Analista e Vassallo del Regno di Blue Dragon
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02/09/2016 17:09
 
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Ed è per questo che condivido l'opinione di Ostri sulla faccenda di Parigi e delle vignette.
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02/09/2016 22:30
 
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Non vi dico che razza di soggetti ho dovuto rispondere su feisbuk, allucinante, pur di difendere la libertà di pensiero alla carli ebdò (che io la vedo più come un imposizione di massa) giustificavano e pretendevano di far capire un simile schifo.
Se vogliono criticare la mafia-governo e gli appalti edilizi, che lo facciano pure, anzi è giustissimo; ma non mettete i morti in mezzo.
Che razza di idioti, filosofeggiare cavolate e criticare chi rimane esterefatto, indignato e incavolato davanti a questo schifo.

Claudium è per questo che siamo in pochi, questi idioti lecchini delle tendenze si fanno sempre più numerosi.






Lottare per rinnovare il presente. Bisogna lottare sempre, fino all’ultimo respiro, questa è la condizione umana.

Il male maggiore proviene da piccole impostazioni di pensiero sbagliate

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02/09/2016 22:39
 
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Hai ragione ma ti dirò di più: dicono che pubblicare insulti è giusto perchè è satira. Errore. La satira è nata come genere letterario con regole ben precise. Chi ha un po' di voglia si cerchi su wikipedia Giovenale e Ariosto; la satira la si fa contro i potenti ed in maniera sottile, mai esplicita e volgare. Quelle vignette non sono più legittime di uno che vitupera in mezzo alla strada.
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Regio Analista
02/09/2016 22:45
 
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Grazie Claudium ne prendo nota, alla prossima risposta che farò a quel filosofo disturbato su feisbuk. Magari in www pubblico i risultati della diatriba, se ci saranno risultati, ma penso che certi soggetti piace prendersi la ragione e basta.






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03/09/2016 00:33
 
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Re:
SolarKnight, 02/09/2016 16.43:



Certe cose mi fanno arrabbiare oltre ogni misura, una di queste cose è questa vignetta!
Ora vorrei sapere da tutti quegli imbecilli connazionali (e non) che si sono sentiti di dire "Je suis Charli" cosa ne pensano! Non sono indignato, ma sono incazzato nero contro chi ci rappresenta. Guardate che squallore si cela dietro a questi vignettisti parigini della malora. Sono arrabbiato, se avessi uno di loro a portata di mano non vi nego che lo tempesterei di pugni e riducendolo a una larva. Maledetti bifolchi. Io voglio sapere che mi rappresentano quei minuti di silenzio negli stadi? che mi rappresentano quegli abbracci "presidenziali" alle vittime? chi schifoso ci rappresenta?
Questo sarebbe il rispetto che meritano i nostri morti, i nostri feriti, la nostra gente?



Il giornale è fatto da atei dichiarati (e in questo coerenti mentre solitamente il 90% della satira di sinistra sulla religione è a senso unico) quindi non ci si può aspettare il rispetto di valori come la compassione. Detto questo penso che rifletta molto come vengano percepite le vittime dalla politica: ci mangiano sopra. Il fidanzato della Pezzopane che si fa i selfie e poi ci mette la toppa confessando -ammesso che sia vero- un mezzo reato (uno che mi scava a mani nude senza nessuna preparazione quando ci sono già i vigili del fuoco intorno è come un bidello che mi vuole fare la tracheotomia), il certificato anticrollo obbligatorio per tutti su cui insistevano i tg finché non hanno scoperto che la scuola crollata lo aveva già, il dualismo della narrazione dove da una parte c'è il governo con i mezzi imponenti che risolve tutto subito (e per me sarebbe stato plausibile, l'epicentro per fortuna non ospitava centinaia di migliaia di abitanti) e poi la narrazione epica della protezione civile che fa tutto il lavoro senza divise a mani nude mentre i vigili sono inutili che neanche hanno la benzina per raggiungere il luogo....abbiamo due versioni ufficiali in antitesi tra loro!

Comunque già io vedo i francesi uccisi in attentati come sacrifici umani stile azteco: il governo che ne approfitta per fare leggi sempre più stringenti, poi usa ogni scusa per evitare attriti con i suoi protetti sennò "si alimenta il conflitto" e infine vengono fuori infamie che fanno sperare che sia fatto apposta (altrimenti dovrebbero tornare a ripetere le elementari) come il fatto che chi ha sgozzato il parroco era con il braccialetto elettronico e agli arresti domiciliari ma nessuno lo controllava nonostante i precedenti da terrorista.
Immaginiamo l'opinione dei francesi che partono già con la puzza sotto il naso!




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03/09/2016 10:37
 
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Io penso che il Je suis Charlie, in Italia, sia stato interpretato in tutti i modi più sbagliati. In realtà, non so effettivamente che cosa dovesse significare, a parte la grande paura dei media, veicoli d'opinione, che hanno diffuso il Je suis Charlie per raccogliere solidarietà intorno a sé. Questo spiega anche perché Charlie Hebdo sia stato praticamente l'unico nome a essere ricordato, quando, negli stessi giorni, un intero supermercato ebraico veniva sequestrato e quattro ebrei venivano assassinati.

Il fatto è che era (è) giusto condannare gli attentati e gli assassini. Il male, però, nell'aggressione alla redazione di Charlie Hebdo, non era nel fatto che la gente si sia incazzata o offesa nel leggere le vignette, o che sperasse che il giornale chiudesse in fretta. Il male è nel fatto che questa rabbia si sia espressa attraverso la violenza criminale, opponendo a quelle che erano parole (per quanto offensive, parte del dialogo e della libertà di parola) l'omicidio. Il Je suis Charlie poteva avere senso solo nel "Io sono vittima", quando la vostra libertà di parola è violata, lo è anche la mia; a cui si unisce il fatto che, da sempre, vige in Occidente il principio che il dolore merita rispetto.

Esattamente il concetto che Charlie Hebdo non ha rispettato.

A parte questo, la glorificazione della satira dovuta al non aver capito cosa dovesse significare "Je suis Charlie" ha avuto effetti stravaganti in Italia e in Europa. Non ci si poteva più offendere per le vignette di cattivo gusto, perché se no non siamo più tutti Charlie. Vauro celebra la morte di Casaleggio disegnando Grillo come burattino coi fili tagliati? La gente non può dirsi offesa dalla mancanza di rispetto verso il defunto, almeno nelle ore immediatamente successive alla sua dipartita, perché "eh ma non si era Charlie?" (questo lo dico da persona assolutamente non amante di Casaleggio). Soprattutto, la satira, con la sua tendenza all'umiliazione e alla deformazione nel grottesco del nemico politico da sempre è stata il mezzo dei razzismi e della propaganda dell'odio. Non la si può santificare in toto, come non si può santificare Charlie Hebdo, che, comunque, era una rivista con un pubblico specializzato e molto ristretto: adesso che è un fenomeno di massa, sarà ancora meno accetta di prima. E, per qualche motivo, queste cose non le si legge quasi mai (solo un articolo sulla Sueddeutsche Zeitung faceva notare le ambiguità di un'improvvisa glorificazione della satira).

Meno "Je suis Charlie", più "Vous êtes victimes. Moi aussi je suis victime", perché è questo il sentimento di comunione e solidairtà che può aiutare ad andare avanti, senza escludere alcuni morti per il fatto che non scrivono in un giornale.




Vinyadan, filosofo errante
Aspirante Vassallo del Regno e membro della Gilda degli Artisti
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03/09/2016 13:20
 
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Ogino-DC, 03/09/2016 00.33:



Il giornale è fatto da atei dichiarati...



Questo non vuol dire nulla, fratello. Perché un ateo che non crede in niente porta "teoricamente" ancora più rispetto di chi come me crede in Dio, e magari mi faccio coraggio "pensando a un mondo migliore per quelle persone". Sotto il punto di vista di un vero ateo la morte è molto più grave.
Dietro di loro c'è ben altro, una propaganda subdola e schifosa dell'insensibilità umana, che non serve ad altro che portare tutti noi ad accettare le ingiustizie, le loro ingiustizie.

Vinyadan, 03/09/2016 10.37:

Io penso che il Je suis Charlie, in Italia, sia stato interpretato in tutti i modi più sbagliati.



Vinyadan, non è la prima volta che trattiamo di questi argomenti e molte volte il dibbattito è stato più scottante.
Io non mi immedesimerò mai in una rivista del genere, perché il giochetto sta nel veicolare le informazioni con altre informazioni, come avvolgere una pillola di veleno sotto uno strato di cioccolato. Un ottimo confetto, confezionato a posta per chi non legge gli tutti gli ingredienti.

Inoltre specifico, io non ce l'ho coi francesi, che loro abbiano tollerato vignette "satiriche" (e meno male che Claudium ha espresso sopra il concetto di satirico) sulle loro "sfortune", vuol dire che sono diventati col tempo più insensibili di noi, anche se poco ci credo che nessuno di loro non si è indignato e/o protestato in maniera civile e/o violenta.


Al riguardo ho fatto due esempi a un soggetto di feisbuk, il primo:
Se ti morisse un caro e un imbecille viene a fare battutele insensibili sulla sua morte, tu che faresti?
E se io come infermiere vado vicino a un parente di una persona oramai defunta e gli farei batutelle stupide su come è morto, il parente che mi farebbe?

Francamente, nel primo caso il tizio le busca da tutta la parentela del defunto. Nel secondo caso io le busco, poi mi rovinano la carriera, nel caso peggiore la radiazione dal collegio Ipasvi e addio professione.

Secondo voi (terzo esempio, quello finale), come è capitato a me di essere punito per la mia profesisone, perché non dovrebbe capitare a chi lavora per l'informazione pubblica? (anche quello che si vende è pubblico)

Ditemi voi, è forse sbagliata l'interpretazione italiana di tale rivista?






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03/09/2016 15:44
 
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Vado su feisbuc e trovo una valanga di immondizia scritta in difesa di questa carta straccia. Nemmeno il tempo di leggere sul cellulare che mi sono incavolato all'istante.
Come si fa a dire "subito ad attaccare ciarli ebdo perché nessuno capisce il senso della vignetta" "ecco i buonisti che arrivano" "vedete quanta ignoranza scriverà inserendo puntini sospensivi nelle frasi" "...!" (queste sono fonti trovate su feisbuc).
Possono chiamarlo "black humor" "umore nero" "pozzo nero", ma trovo che solo dei decerebrati possano ridere davanti a vignette senza senso come queste.
Ma poi un bambino che vede queste vignette e pensa che siano divertenti, come crescerebbe? Crescerebbe con un cuore di pietra senza alcun sentimento... (puntini sospensivi ignoranti)
Infatti come mio fratello ha fatto il seguente esempio <<Secondo voi (terzo esempio, quello finale), come è capitato a me di essere punito per la mia professione, perché non dovrebbe capitare a chi lavora per l'informazione pubblica? (anche quello che si vende è pubblico)>> perché mai non dovrebbe succedere anche a loro di essere mandati a quel paese?
Non dobbiamo sostenere questi di ciarli ebdo, dobbiamo usare la loro carta straccia per appiccare il fuoco nel forno a legna. Così capiranno la vera utilità delle loro vignette.
[Modificato da Lester96 03/09/2016 15:59]
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03/09/2016 16:35
 
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Eh figuriamoci se puniscono, per i comuni mortali c'è il reato di istigazione a delinquere mentre per i giornali nostrani (ma anche esteri recentemente) l'apologia di Caino è la regola e qui non parlo di satira ma persino di informazione!




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03/09/2016 20:50
 
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Concordo perfettamente con Solar e Lester ed al 90% con Vinyadan. Ci aggiungo solo una provocazione: voi avete avuto l'impressione che la manifestazione con oltre 1 milione di persone a Parigi avesse lo scopo di onorare le vittime oppure no? Io penso proprio di no e vi spiego perchè.

Dunque, un concetto alla base del terrorismo (correggetemi se sbaglio) è quello di sfidare l'autorità statale: tu stato/Occidente dici di essere abbastanza potente da proteggere i tuoi cittadini ed io dimostro il contrario uccidendone alcuni (un po' il concetto: far sanguinare Dio). Gli attentati da questo punto di vista possono essere considerati quindi come una messa in dubbio del potere dello Stato.
Nel caso specifico poi delle vignette, a mio parere, l'insulto fatto con quei disegni è stata una sorta di "espressione" di un potere ultetiore in virtù del quale io giornalista/occidente/ateo posso insultare chi voglio.

La risposta è stata poi l'attacco alla redazione e tutto il resto.

Quale è stata la risposta a questo atto da parte di giornali e governi? Un'ammissione di parziale colpevolezza per via degli insulti seguita però da una dura condanna nella perdita di vite umane per via di semplici disegni?

No, è stata una condanna a tutto tondo con ulteriore conferma della facoltà di poter insultare il prossimo quando e come si vuole.
E, per ricollegarci al discorso statale, la risposta non è stata un pianto collettivo per le vittime o una fiaccolata generale per dire: "noi vi ricordiamo", no, è stata una sfilata in grande stile per le vie di Parigi con le principali cariche statali in testa al corteo, come a dire: "ci hai ferito perchè eravamo girati di spalle ma adesso che sono a viso scoperto perchè non mi colpisci? Dai, sono qua in mezzo alla strada. Perchè non mi spari? Ecco, non ci riesci perchè adesso che ho gli occhi aperti sono troppo forte per te".
A mio parere quindi la sfilata non è stata una manifestazione in onore dei morti o per combattere la paura ma un modo per riaffermare l'autorità statale. E considero questa una cosa triste, perchè la cosa grave in tutta questa faccenda è che sono morte tante persone; fare a gara a chi è più potente non è solo un atto infantile, indegno da parte di un governo, ma, in questo caso, anche disonorevole.


[Modificato da Claudium 03/09/2016 20:55]
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04/09/2016 16:38
 
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... la cosa più triste ci sono persone di "ogni livello" come gli stessi scrittori, ministri come Hollande e persone comuni come quello di feisbuk, che sono ben consapevoli che non si da più valore alla vita umana e che siamo in continuo degrado culturale, un degrado culturale-morale abbellito solo dalla tecnologia.






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04/09/2016 18:27
 
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il problema di Fessbook è che la gente è portata a seguire il mainstream previo calo di popolarità, "valore" più importante su fessbook. Quindi arrivano a dire cose logicamente assurde e poi quando sono loro stessi a notare le idiozie che dicono, non possono cambiare idea per orgoglio, neanche davanti all'evidenza, e continuano a sparare altre cretinate per giustificarsi. Questa gente (la stragrande maggioranza) è il problema, neanche tanto Charlie che fa queste schifezze solo per farsi pubblicità, nel peggiore dei modi, disonore massimo ovviamente, ma lo fa perchè così si parla di loro e vendono di più, non per altro. Ritardati i compratori di quella testata di sterco, venduti immorali gli autori, e non c'è una definizione abbastanza offensiva per chi è Charlie e li difende.




"Spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi d'estate." (G.K. Chesterton)

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05/09/2016 11:56
 
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Il problema è che queste "persone popolari" per non perdere i "mi piace" scelgono di dire la cosa sbagliata. Tanto a loro che importa se dicono un'idiozia, sono i soldi e la popolarità che contano.
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05/09/2016 16:24
 
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Fessbook... [SM=x92712].

Comunque, il tipo non demordeva a mettermi in bocca parole che io non ho mai scritto, prendendo spezzoni di frasi e facendo interpretazioni abbastanza fantasiose pur di giustificare le sue cavolate. Alla fine si è voluto umiliare da solo, quando facendogli l'analisi logica, grammaticale e del periodo della frase che lui mi incriminava fuori logica, non mi ha risposto più. Povero lui non ha capito che non si trattava a una gara a chi era più saputello, ma un interpretazione obiettiva dei fatti.






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05/09/2016 21:17
 
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[SM=x92712]




"Spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi d'estate." (G.K. Chesterton)

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